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Gian Enrico Rusconi – Germania, Italia, Europa. Dallo stato di potenza alla ?potenza civile? – 2003

Gian Enrico Rusconi
Torino, Einaudi, pp. XXIII-373, euro 22,00

Anno di pubblicazione: 2003

Questo volume sulle relazioni tra Germania e Italia dalla formazione dei due Stati nazionali ai giorni nostri consta di 14 capitoli, più una Introduzione e una conclusione. Si va dunque dalla guerra del ’66 alle tormentate relazioni tra i due paesi al tempo della Triplice Alleanza, tra giri di valzer e reciproci sospetti; alla vexata quaestio del tradimento italiano del 1914-15, inasprita dalla mancanza di concreti risultati dell’impegno tedesco a ottenere dall’Austria le ?compensazioni? richieste dall’Italia; all’altra storia complicata di alleanze, sospetti, guerre parallele, tradimenti e punizioni del 1939-45. Qui emerge la coppia dei leader totalitari, Hitler e Mussolini, così come nel dopoguerra emergerà una nuova coppia di leader democratici (cattolici), Adenauer e De Gasperi. Nel mondo nuovo postbellico pesano, scarsamente rielaborati nella memoria, gli eventi del passato e i reciproci rancori o sospetti, ma anche una certa solidarietà perché i due paesi sconfitti passano attraverso le vicende, simili e diverse tra loro, della ricostruzione, della rilegittimazione internazionale, del riarmo, della creazione di un campo occidentale, tra tentazioni neutraliste e spinte comuniste che sono esterne nel caso tedesco ed interne in quello italiano. Il rapporto a due viene adesso mediato da istituzioni collettive (l’Alleanza Atlantica, la Comunità Europea), sino alla vicenda delle guerre jugoslave, che paradossalmente hanno riportato con finalità più o meno umanitarie nei Balcani gli antichi alleati-aggressori del 1941; nel quadro problematico segnato dall’emergere di una ?potenza civile? europea che segna la definitiva eversione nel nostro continente dello Stato-potenza ottocentesco, il punto di partenza da cui Rusconi aveva preso le mosse.
Il periodo preso in esame in questo lavoro è molto lungo, gli argomenti numerosissimi: da qui la struttura un po’ frantumata, che piuttosto che a un’opera unitaria fa pensare a un volume di saggi. Viene peraltro enfatizzato, nel grande flusso delle relazioni italo-tedesche, un filo tematico e interpretativo unitario, ?la circolarità degli stereotipi e delle memorie sulla ?inaffidabilità italiana’ e sulla ?prepotenza tedesca’?, gioco di specchi che secondo l’autore andrebbe una volta per tutte risolto non più con la riproposizione di una memoria estenuata ma ?alla luce della critica storica? (p. XII). Questa svolta, fa capire Rusconi riferendosi però più all’Italia che alla Germania, è importante nel momento in cui le vecchie identità nazionali vanno a collegarsi con la nuova costruzione continentale.

Salvatore Lupo