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Gianfranco Tortorelli – Tra le pagine. Autori, editori, tipografi nell’Ottocento e nel Novecento – 2002

Gianfranco Tortorelli
Bologna, Pendragon, pp. 287, euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2002

Il volume raccoglie nove saggi dedicati alla storia della tipografia e dell’editoria italiana e pubblicati su diverse riviste tra il 1997 e il 2000.
Pur affrontando temi che coprono un ampio spettro temporale attraverso saggi talvolta occasionati da ragioni contingenti, la raccolta ha una sua intrinseca coerenza e validità, anche se si nota qualche indugio di troppo e alcune ripetizioni, in particolare nei saggi (peraltro assai incisivi) dedicati alla Zanichelli. Tortorelli, del resto, è da tempo impegnato su questi temi con un approccio critico che ha contribuito a svecchiare e rinnovare gli studi di genere affrontandone le questioni di metodo, la storiografia, la stessa definizione e individuazione della materia di studio. Da questo punto di vista l’autore sottolinea come, dopo l’alta lezione di Marino Berengo (al 1980 risale la fondamentale opera Intellettuali e librai nella Milano della Restaurazione), gli studi di storia della tipografia e dell’editoria italiana negli ultimi due secoli siano rifluiti, o in un ambito strettamente accademico, oppure in ricerche spiccatamente di genere incapaci di correlarsi e interagire con le vicende più generali della storia culturale del Paese. Sotto questo profilo di particolare significato appare il saggio introduttivo (Gli studi di storia dell’editoria in Italia) che ripercorre con incisività la storiografia sull’argomento cogliendone i limiti, individuando possibili direttrici di sviluppo e segnalandone la recente ripresa. Oppure quello su Editoria in guerra: il Congresso del libro del 1917 nel quale viene approfondito un tema che, seppure apparentemente marginale nel clima bellico di quegli anni, acquista significato assai pregnante se analizzato nell’ambito della crescente mobilitazione della cultura a fini ?nazionali? che prelude a orientamenti e scelte che troveranno concreta realizzazione nei decenni successivi (organizzazione degli intellettuali, sviluppo della cultura italiana fuori d’Italia, ammodernamento tecnico e organizzativo tanto più necessari in una logica comparativa). Come pure interessante si presenta il saggio dedicato alle trasformazioni intervenute nell’editoria italiana nel secondo dopoguerra quando, accanto all’accentuarsi sotto il profilo organizzativo e tecnico della modernizzazione intervenuta durante il fascismo (industria editoriale, distribuzione e controllo del mercato), si manifesta un rinnovato fervore che attinge a suggestioni politiche e ideologiche nuove e a influssi culturali provenienti da altri paesi. Tuttavia, tale effervescenza si presenta spesso con i tratti della caducità dovuta alla diffusa gracilità imprenditoriale che le nuove dimensioni del mercato accentuano; senza contare il permanere di forti squilibri territoriali che confermano lo svantaggio del Mezzogiorno d’Italia anche nel settore editoriale.

Luigi Ponziani