Cerca

Giorgio Bigatti, Sergio Onger (a cura di) – Arti, tecnologia, progetto. Le esposizioni d’industria in Italia prima dell’Unità – 2007

Giorgio Bigatti, Sergio Onger (a cura di)
Milano, FrancoAngeli, 301 pp., Euro 22,00

Anno di pubblicazione: 2007

I saggi raccolti nel volume sono l’elaborazione degli interventi presentati nella giornata di studio svoltasi presso la Facoltà di Economia dell’Università degli studi di Brescia nell’aprile 2005. Il tema dell’incontro verte sulle esposizioni italiane organizzate negli anni precedenti l’unificazione. Per quanto concerne le finalità della pubblicazione, l’obiettivo degli studi è quello di dare maggiore risalto alle manifestazioni espositive e alle pratiche di premiazione dei prodotti industriali, a esse collegate, nei primi sessant’anni dell’800, alle quali la storiografia ha rivolto minore attenzione rispetto a quelle della seconda metà del XIX secolo. I saggi contengono significativi approcci che si possono raggruppare in alcuni filoni interpretativi: l’ipotesi delle radici cinquecentesche simboleggiate dalla tradizione rinascimentale del «teatro delle macchine» e la rappresentazione della tecnica e della scienza che si evolve dai manuali alla spettacolarizzazione promossa, per la prima volta, dall’Esposizione di Londra del 1851 con la costruzione del Crystal Palace (L. Dolza, V. Marchis); la relazione stretta tra le esposizioni e il mondo associativo culturale in ambito locale rappresentato da accademie scientifiche, società agrarie e istituti di incoraggiamento (F. Della Peruta, G. Moricola, S. Onger, G. Fumi); i prodromi del design industriale con i primi esempi di oggetti di consumo per le classi meno agiate e la volontà di riqualificare il ruolo dell’artista e dell’artigiano sul piano intellettuale e professionale (R. Riccini, F. Mazzocca, G. Meda Riquier); l’esigenza modernizzatrice e di rilancio economico del Regno di Sardegna e del Lombardo-Veneto e gli aspetti simbolici connessi alla politica e al consenso prima e all’esordio dell’unificazione (S. Montaldo, G. Bigatti, A. Giuntini).Il merito di questo volume sta nell’avere condotto un’interessante riflessione sull’alta circolazione di idee e di uomini (promossa dalle esposizioni e dai premi come incentivi all’innovazione) che contribuisce alla formazione della cultura industriale e tecnologica della penisola. Inoltre emergono alcune chiavi di lettura rilevanti: il ritardo e l’arretratezza economica e produttiva delle regioni italiane negli anni che precedono l’unità del paese, la politica che promuove le esposizioni come strumento di incentivazione economica, la ricerca di consenso per orientare l’opinione pubblica a favore del modello di sviluppo del liberismo, elemento percepito da Cavour come la qualità principale di queste manifestazioni.Infatti nel corso di tutto l’800 le esposizioni presentano stretti legami con la sfera politica mischiando caratteri ideologici, interessi economici e innovazione tecnologica. Da questo punto di vista, nella seconda metà del XIX secolo, la classe dirigente coglie questo nodo promuovendo il fenomeno espositivo come strumento per persuadere l’opinione pubblica che il progresso economico-scientifico si possa conciliare con quello politico-sociale.

Cristina Accornero