Anno di pubblicazione: 2012
Prendere sul serio il fascismo portando sotto i riflettori dell’indagine storica la socie¬tà: è questo l’asse metodologico e interpretativo attorno a cui una nuova generazione di studiosi, che per la prima volta si presenta, collettivamente, a un pubblico anglofono, pro¬pone di articolare una lettura più complessa dell’Italia di Mussolini. A partire da questioni specifiche, sono affrontate le tensioni tra le intenzionalità, così rilevanti nel cultural turn che ha segnato i recenti studi sul ventennio, e gli apparati, i condizionamenti materiali, i soggetti sociali di riferimento del fascismo: dapprima come movimento politico proietta¬to verso la conquista del potere, poi come regime che entra in modo sempre più invasivo nella vita quotidiana degli italiani. Spostando la verifica delle dinamiche di consenso e coercizione sul terreno della società, i saggi ruotano attorno a quattro grandi snodi che apportano, nel loro insieme, un contributo importante agli studi sull’Italia fascista: la vio¬lenza (Benadusi, Albanese), i processi di mobilitazione sociale (Baris, Pasetti, Gagliardi), le reazioni ai progetti totalitari (Giorgi, Galimi), le posizioni di alcuni gruppi di italiani su aspetti qualificanti della politica estera del regime (Pergher, Gobetti, Angelini).