Cerca

Giulia Galeotti – Storia dell’aborto – 2003

Giulia Galeotti
Bologna, Il Mulino, pp. 131, euro 8,00

Anno di pubblicazione: 2003

Dottoranda in Giurisprudenza all’Università di Roma ?La Sapienza? e studiosa della ricerca di paternità nell’Italia dall’Unità alla riforma del Codice di famiglia, Galeotti presenta con questo agile testo un’efficace sintesi della storia dell’aborto dall’antichità ai più recenti dibattiti delle società occidentali contemporanee. In linea con le finalità della collana ?Farsi un’idea? in cui appare, l’autrice introduce ai diversi aspetti e piani che hanno storicamente composto la storia dell’aborto, dal punto di vista religioso, politico e giuridico. Galeotti ha privilegiato un’organizzazione tematica, che nella narrazione è esposta secondo un filo cronologico, il quale tuttavia è subordinato ai temi su cui sono incentrati i quattro capitoli. Il primo è dedicato a Quando l’aborto era una questione di donne, in un arco di tempo che va dall’antichità alla prima epoca moderna. Qui l’autrice descrive lo statuto dell’aborto nella tradizione cristiana, ebraica ed in parte islamica. Il secondo capitolo si concentra sul periodo compreso tra le prime ricerche embriologiche del Sei e Settecento e la Rivoluzione francese, quando si è espresso in maniera forte il progressivo investimento biopolitico sulla nascita e le questioni che la circondano. Nel terzo capitolo si passa all’Ottocento e soprattutto al primo Novecento, il periodo del Feto come termine privilegiato, vale a dire il momento in cui le legislazioni ed i dispositivi giuridico-sociali cercano di tutelare la natalità e diminuire la mortalità sulla scena del parto. L’ultimo capitolo è invece dedicato alla Donna come termine privilegiato ed è focalizzato sulle diverse legislazioni che nel secondo Novecento hanno formalizzato l’interruzione della gravidanza. In linea con il proprio percorso Galeotti predilige gli aspetti giuridici e filosofici della storia dell’aborto. In questo senso trovano spazio il confronto con il diritto, filosofico e codificato nelle diverse legislazioni che si sono susseguite nella storia, le posizioni della teologia cattolica e della dottrina della Chiesa, mentre rimangono in secondo piano, pur presenti ed accennati, gli aspetti del rapporto con la scienza e la medicina, elemento di per sé decisivo nell’intera dinamica diacronica della nascita e passaggio rilevante nel fare dell’aborto un problema etico e politico. L’esposizione già di per sé chiara, è resa ulteriormente scorrevole da citazioni letterarie (Pirandello; Allende), musicali (Nirvana) e riferimenti cinematografici, che rendono questo lavoro una valida sintesi introduttiva ai diversi piani che si sono intersecati nella storia dell’aborto e che continuano ad incrociarsi anche nei dibattiti contemporanei. Da questo punto di vista, pur nei limiti del profilo editoriale della collana, l’autrice non manca di accennare alle contraddizioni ed ai problemi irrisolti, lasciando al lettore la possibilità di cogliere gli elementi che definiscono la storicità delle posizioni della Chiesa cattolica e le significative differenze nello sguardo sulla nascita che sono esistite e continuano ad esistere tra Cattolicesimo, Ebraismo ed Islamismo.

Emmanuel Betta