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Giulio Sapelli – L’impresa per la giustizia sociale. Storia della Cmb cooperativa muratori e braccianti di Carpi, – 2008

Giulio Sapelli
Milano, Bruno Mondadori, XIII-160 pp., euro 15,00

Anno di pubblicazione: 2008

Negli ultimi anni si è avuto un ritorno di interesse per l’impresa cooperativa che si è manifestato sia attraverso la pubblicazione di business histories o di storie regionali (ricordiamo le ormai numerose pubblicazioni della collana «Storia e studi cooperativi») sia con la rivisitazione di lavori già pubblicati in passato. Il volume di Sapelli appartiene a questa seconda categoria: il nuovo libro nasce dalla riproposizione di un saggio pubblicato nel 1983 all’interno di Impronte: testimonianze del lavoro della Cooperativa muratori e braccianti di Carpi, al quale è stata aggiunta una seconda parte che ripercorre brevemente le vicende della stessa impresa negli ultimi venticinque anni.Il volume, che come ci si poteva aspettare risente della frattura cronologica fra la stesura della prima e della seconda parte, le quali sono diverse anche dal punto di vista strutturale, mantiene tuttavia una sua unitarietà nella particolare lettura che viene proposta della vicenda cooperativa. Infatti, degli oltre cento anni di vita della cooperativa vengono soprattutto narrati l’evoluzione della governance e, connessa ad essa, l’introduzione di modelli organizzativi adeguati ad una dimensione progressivamente maggiore. Particolare attenzione viene prestata alle modalità e all’intensità della partecipazione dei soci alla vita e alla elaborazione delle strategie della Cmb e delle due cooperative dalla cui fusione essa nacque nel 1967 (la Cooperativa braccianti risalente al 1904 e la Cooperativa muratori costituita nel 1908). Altrettanto spazio viene dedicato all’emergere delle prime tecnostrutture e alla loro successiva evoluzione in virtù della quale due imprese create da manovali disoccupati si trasformeranno in un importante general contractor, il tutto con la volontà di preservare la centralità del socio e il legame con gli ideali egualitari che avevano caratterizzato il mondo valoriale sia dei fondatori nonché dell’originario contesto sociale.Molti altri aspetti, tuttora al centro dell’attenzione degli studiosi, sono invece solamente accennati, come il sistema a rete, in molti recenti saggi indicato come uno dei più importanti punti di forza delle imprese cooperative italiane (si veda il n. 37 di «Imprese e storia», gennaio-giugno 2009); l’innovazione tecnologica; le politiche di espansione territoriale e le strategie di partecipazione agli appalti e tanti altri. Soprattutto è assente un qualunque riferimento alle tante altre storie di impresa pubblicate negli ultimi dieci anni.All’a. va comunque riconosciuto il merito di avere affrontato, oltre venticinque anni fa, la storia della Cmb con un approccio che ancora oggi è attuale.

Patrizia Battilani