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Giuseppe Armani – Gli scritti su Carlo Cattaneo. Bibliografia 1836-2001 – 2001

Giuseppe Armani
Lugano, Casagrande editore, pp. 566, euro 65,00

Anno di pubblicazione: 2001

Tra gli strumenti di consultazione e di ricerca che di solito si costruiscono per favorire gli studi su un autore, uno dei più utili è certamente la bibliografia degli scritti a lui dedicati nel tempo. Una bibliografia ben concepita consente infatti agli studiosi la rapida acquisizione di dati bibliografici richiesti dalle ricerche, li sollecita a incontri inizialmente non previsti, suggerisce percorsi d’indagine e agevola il cammino lungo piste altrimenti difficili e defatiganti. Non solo: fornisce il filo rosso per una ricostruzione della presenza dello scrittore nei diversi periodi storici, per un esame delle letture che ne sono state date, e delle diverse interpretazioni che sono state espresse.
Una conferma esemplare del valore di una bibliografia è fornita dall’ampio e rigoroso lavoro con cui Giuseppe Armani ha inteso partecipare al fervore di iniziative suscitato dal bicentenario della nascita di Cattaneo da poco concluso. Frutto di un trentennale censimento, applicato a un amplissimo arco temporale (dagli anni trenta dell’Ottocento in cui Cattaneo entrò da protagonista nel dibattito intellettuale italiano, al 2001), il volume fornisce, sulla scia di lontane anticipazioni qui unificate con le più recenti integrazioni, ben 3.501 schede relative a volumi, opuscoli, articoli e note, cui sono stati aggiunti in appendice brani autobiografici e storiografici e quattro indici alfabetici riguardanti gli autori, i nomi di persona, i periodici e gli editori e stampatori. Il tutto organizzato in un volume che ha pure il duplice pregio di avere una struttura molto funzionale e di essere realizzato in bella veste editoriale.
Ma il lavoro di Armani è anche più di tutto questo, perché fornisce in una gran quantità di schede opportuni rinvii bibliografici, citazioni di brani emblematici e note riguardanti il contenuto dei principali lavori censiti e della posizione degli autori registrati. L’attenzione inoltre è riservata non solo ai testi dichiaratamente riferiti a Cattaneo, ma anche a molti altri, in cui si trovano significative testimonianze della considerazione maggiore o minore del pensiero e del ruolo dello scrittore milanese nella cultura nazionale. Ciò che alla fine emerge sin dalla prima consultazione del volume sono i nodi problematici della storiografia cattaneana, su cui l’autore si sofferma opportunamente nelle pagine introduttive: le ragioni della ?fortuna? e della ?sfortuna? di Cattaneo nei diversi periodi della storia culturale e politica italiana; il carattere delle correnti che a lui si sono richiamate o che lo hanno avversato; il significato delle ?scoperte? volta a volta fatte da intellettuali come Salvemini, Gobetti e Bobbio; il ruolo delle edizioni dei suoi scritti e delle grandi raccolte in particolare che, riunendo la dispersa opera dello scrittore, hanno consentito la ricomposizione della poliedrica sua attività intellettuale, il rafforzamento della sua presenza nella vita culturale e politica italiana, e il riconoscimento sempre più ampio sia del realismo positivo che stava alla base del suo approccio riformistico, sia della forte tensione progettuale verso obiettivi di dignità umana collettiva, che continua, non meno del suo concretismo, a renderlo attuale agli uomini del nostro tempo.

Carlo G. Lacaita