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Italy before Italy. Institutions, Conflicts and Political Hopes in the Italian States, 1815-1860

Marco Soresina
London-New York, Routledge, 216 pp., £ 120,00

Anno di pubblicazione: 2018

Come si è formato lo Stato italiano? Quando sono iniziate le pulsioni che hanno
prodotto quel processo collettivo che poi, nel tornante epocale 1859-1860, ha condotto
alla creazione di uno Stato unitario e monarchico all’interno della penisola italiana? E
ancora, quali erano le aspettative degli uomini che quel processo animarono anche a costo
della propria vita?
Queste le domande di fondo che hanno mosso lo studio di Marco Soresina e a cui
troviamo risposta nel suo agile ed efficace volume di sintesi.
Anche se non mancano nel panorama editoriale italiano e internazionale studi che
riepilogano le vicende del Risorgimento nostrano, questo di Soresina costituisce un lavoro
utile per chiunque sia interessato alla storia dell’Italia del primo ’800. Due, almeno, sono
i punti di forza: il primo deriva dall’approccio, non teleologico, al processo di unificazione
narrato nel suo divenire tutt’altro che scontato, nei tempi e nelle forme, e nella sua complessità
politica senza indulgere nella narrazione di un’immagine oleografica e superata della
«nazione italica». Ugualmente da segnalare, e siamo al secondo punto di forza, è l’attenzione
— conseguente all’approccio storiografico — che l’a. dedica agli anni che precedono l’unificazione
del 1860 (pp. 1-178). Ben sei, dei sette capitoli di cui si compone il volume, infatti,
sono dedicati al periodo preunitario e due di questi sono centrati sul tornante rivoluzionario
1848-1849 del quale, opportunamente, l’a. analizza sia lo scenario europeo sia quello interno
evidenziando, a differenza di altri lavori consimili, l’aspetto costituzionale.
Protagonisti di ampia parte di questo racconto sono pertanto gli Stati regionali
«preunitari» considerati nella loro complessità intrinseca e nel loro insieme, come tasselli
di un’Italia «plurale». Plurale non solo, e non tanto, dal punto di vista territoriale ma anche,
e soprattutto, dal punto di vista istituzionale, amministrativo, sociale, economico e
culturale. Così, fa bene l’a. a precisare che tali specificità regionali confluirono all’interno
dello Stato italiano che, per quanto unificato sotto un’unica dinastia (Savoia), con un
unico modello di amministrazione (franco-napoleonico) e un’unica Carta costituzionale
(lo Statuto albertino del 1848), a lungo mantenne un profilo interno composito.
E proprio le ben evidenziate specificità, costituzionali e culturali, di ciascuno Stato
regionale aiutano a comprendere la complessità del processo di unificazione di cui il volume
tratta.
Conforme alle intenzioni editoriali l’apparato critico è ridotto all’essenziale ma al
termine di ogni capitolo il lettore trova, per i principali temi svolti, una Bibliografia minima
con cui eventualmente approfondirne lo studio.
Il progetto che ha mosso questo volume può dirsi dunque riuscito, anche se, giunti
al termine dell’ultimo capitolo, si avverte il bisogno di qualche pagina di conclusione per
meglio valorizzare la aggiornata linea storiografica che il volume, per quanto di sintesi,
segue nel suo sviluppo.

Antonio Chiavistelli