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Jean-Yves Frétigné – Biographie intellectuelle d’un protagoniste de l’Italie libérale. Napoleone Colajanni (1847-1921) – 2002

Jean-Yves Frétigné
Roma, École française de Rome, pp. 844, s.i.p.

Anno di pubblicazione: 2002

Delle tre parti della sua tesi di dottorato ? lavoro di grossa mole e di grande impegno, che colma una lacuna su una personalità di rilievo dell’Italia liberale, molto più citata che studiata ?, Frétigné pubblica in questo volume solo le prime due.
L’una è dedicata alla formazione culturale di Colajanni e alla peculiarità del suo contributo alla cultura dell’ultimo ventennio dell’800, esaminata dal triplice punto di vista del dibattito filosofico generale, delle polemiche sull’antropologia criminale e dei rapporti tra teorie positiviste e teorie socialiste. L’altra, di oltre 500 pagine, tratta invece dell’attività politica di Colajanni dai primi entusiasmi garibaldini alle battaglie meridionaliste e antiliberiste dell’inizio del ‘900, in quattro capitoli che abbracciano rispettivamente: il periodo dall’Unità alla riforma elettorale del 1882; l’età del trasformismo e delle riforme crispine; gli anni dei fasci siciliani e del fallimento della politica coloniale; la crisi di fine secolo e l’avvio dell’età giolittiana.
La scansione cronologica e tematica indurrebbe a crederli altrettanti capitoli di una storia dell’Italia liberale. E in qualche modo è proprio così, nel senso che l’attività e gli scritti di Colajanni offrono all’autore l’occasione di ripercorrere le principali vicende politiche e culturali del paese e il relativo dibattito storiografico. È questo, insieme, il pregio e il limite del lavoro: il pregio di saper complicare il tracciato biografico spostando di continuo il fuoco dal protagonista ai diversi contesti in cui agisce; il limite, perché il testo è esageratamente appesantito da lunghe digressioni non sempre essenziali e spesso ripetitive.
Se esemplare è la cura impiegata nel reperimento e nell’uso delle fonti, la pur vastissima bibliografia denuncia, invece, una certa dipendenza dagli autori che in qualche modo si sono occupati di Colajanni: solo così si spiegano le non sporadiche citazioni di lavori datati e men che mediocri, in stridente contrasto con l’esclusione, ingiustificata in un’opera così ampia e sistematica, di studi ben più recenti e meditati. Frétigné si muove, comunque, con sicurezza all’interno dei dibattiti storiografici antichi e recenti sull’Italia liberale, in coerenza del resto con la dichiarata ambizione di avere col suo lavoro ?un peu contribué à une meilleure connaissance de l’histoire de l’Italie libérale du Risorgimento au fascisme? (p. 757). Resta tuttavia l’impressione che il personaggio Colajanni sia un filo conduttore troppo esile per un compito così impegnativo. Nella Introduction Frétigné fa esplicito riferimento al rinnovamento della storia politica lungo le linee avviate in Francia da Rémond. E in effetti la sua biografia intellettuale di Colajanni può inscriversi tra i frutti migliori di quell’indirizzo, che coniuga la storia delle idee con quella degli avvenimenti utilizzando nozioni quali quelle di famiglia politica e di cultura politica. Ma proprio i lavori come il suo ? di cui è fuori discussione la serietà e l’interesse ? rivelano quanto quel rinnovamento resti incompiuto senza un dialogo con la storia sociale, che integri lo studio delle idee e delle culture politiche con quello delle pratiche sociali.

Alfio Signorelli