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Joan Beaumont, Alfredo Canavero (a cura di) – Globalization, Regionalization and the History of International Relations – 2005

Joan Beaumont, Alfredo Canavero (a cura di)
Milano, Unicopli-Deakin University, pp. 523, euro 30,00

Anno di pubblicazione: 2005

?During the 19th International Congress of Historical Sciences (Oslo, August 2000) the commission of History of International Relations (CHIR) devoted one of its scientific session to Globalization, Regionalization and the History of International Relations. We are now presenting this book that, in my opinion, happily resumes and deepens the problems discussed in Oslo?. Così scrive Brunello Vigezzi in apertura di questo libro, che, in diretta connessione con quel Congresso, non costituisce tuttavia in senso stretto gli atti di una delle sessioni. Il volume si divide in due parti, senza titoli che ne riassumano i rispettivi contenuti. La prima ospita saggi riguardanti aree collocate in tutti i continenti e periodi diversi del XX secolo, da cui emerge però un tema prevalente: il rapporto fra globalizzazione e regionalizzazione. La seconda è aperta da una Introduction to Globalisation and its different interpretations di Alfredo Canavero, ma solo il terzo gruppo di saggi qui ospitati è dedicato a Reflections on Globalisation, mentre precedono altri due gruppi dedicati rispettivamente a Politics, religion and society e Military Alliance.
Si tratta di un volume dalla struttura complessa e variegata, che raccoglie saggi di storia diplomatica, economica, politica, militare, religiosa e altro (ma non tutti di taglio esclusivamente storico) nonché contributi metodologici e storiografici. La qualità, come sempre accade in questi casi, è disuguale. A titolo di esempio, segnalo l’interesse di saggi come quelli di Wolfgang Dopcke sulla Regional Integration in Africa e di Hirotaka Watanabe su alcuni aspetti della diplomazia giapponese tra le due guerre. Ma molti altri meriterebbero di essere menzionati.
Per un volume di questo genere, tuttavia, l’attenzione è richiamata soprattutto dalla validità dell’approccio d’insieme che lega i vari contributi. Non a caso, gli interventi introduttivi di Vigezzi, Beaumont e Canavero si concentrano sull’uso del termine globalizzazione, riconoscendo peraltro la varietà dei significati e la sua applicazione corrente ad ambiti cronologici differenti. Tale riconoscimento dovrebbe scoraggiare dall’uso del termine in sede storica, ma ? come testimonia proprio questo volume ? sta crescendo l’interesse di molti storici di estrazione diversa per la questione globalizzazione (e per quella, sotto diversi aspetti connessa, della regionalizzazione). C’è di più: come osserva Vigezzi dell’introduzione, la chiave storica sta guadagnando terreno nella ricerca di una più adeguata comprensione. A mio avviso, il volume conferma che, in senso stretto, la globalizzazione non può essere assunta acriticamente né come oggetto di indagine né come categoria storiografica, per il carattere (ancora) troppo indefinito del fenomeno e per la forte carica ideologica che spesso lo accompagna. Tuttavia, l’assenza di rigore nell’uso di molte parole correnti non costituisce un ostacolo insormontabile all’approccio storico, per sua natura particolarmente adatto ad esplorare i terreni della complessità, e la globalizzazione ? di qualunque cosa si tratti ? costituisce oggi una ?provocazione’ culturale troppo importante perché l’indagine storica la ignori.

Agostino Giovagnoli