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La Lega delle autonomie 1916-2016

Oscar Gaspari
Bologna, il Mulino, 435 pp., € 32,00

Anno di pubblicazione: 2016

Cento anni di storia del movimento ripercorsi in questo volume di Oscar Gaspari, uno studioso che da tempo si dedica alla storia del governo locale. In realtà la narrazione prende avvio dalla fine dell’800, dai primi tentativi di aggregazione nati insieme con l’associazionismo operaio e dalla nascita dell’Anci nel 1901.
La periodizzazione scelta suddivide la storia della Lega in tre fasi, la prima, breve, dalla nascita nel 1916 alla sua soppressione, derivata dalla scissione del 1922 nel Partito socialista tra riformisti e massimalisti, che travolse anche la Lega dei comuni socialisti, come allora si chiamava, alla vigilia dell’affermazione del fascismo. La seconda fase inizia con la rinascita della Lega, avvenuta nel dicembre 1947, dopo due anni di incontri e discussioni, sotto l’influenza di Luigi Sturzo e Massimo Severo Giannini, impegnati ambedue nella difesa dell’autonomia comunale, in un momento assai delicato della vita del paese, tra l’estromissione delle sinistre dal governo, la disattenzione dei costituenti rispetto alle autonomie locali, i successi ottenuti nelle elezioni amministrative; fu questo il periodo più intenso, in cui la Lega si batté per l’attuazione piena della Costituzione e per l’autonomia politica e finanziaria delle amministrazioni locali, tenute sotto pesante tutela dai governi centristi, sempre attenta a dare assistenza e sostegno agli amministratori locali, talvolta impreparati, e ai cittadini, soprattutto nei momenti più difficili. Infine la terza fase, dal centro-sinistra a oggi, con una particolare attenzione agli anni ’90 del ’900, il decennio che vide mettersi in moto la riforma delle istituzioni, cominciando proprio dall’ordinamento delle autonomie locali, e manifestarsi un inedito protagonismo dei sindaci.
Emerge, da questa attenta e interessante ricostruzione, un’azione costante di proposta e di pressione da parte della Lega per un rafforzamento dell’autonomia di comuni e province rispetto al governo centrale e alla tutela prefettizia, grazie anche all’impegno di tante personalità che presero la guida del movimento nelle varie epoche (i sindaci: Caldara di Milano, Zanardi e Dozza di Bologna, Gualandi di Imola; i politici: Andrea Costa, Sturzo, Matteotti; i giuristi come Giannini e i tecnici come Ugo Giusti); una storia a sé nel volume è costituita dall’evoluzione del rapporto, più o meno conflittuale, con l’Anci, di cui Giannini teorizzò la complementarietà con la Lega, definendo questa un’organizzazione «politico-tecnica» e l’Anci un’associazione «tecnico-politica» e auspicandone la collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni (p. 147).
A parte la ricostruzione storica della lunga vita della Lega, il volume si apre con una Presentazione di Marco Filippeschi e una Introduzione di Guido Melis e prosegue con una serie di biografie dei principali protagonisti della vicenda, con una utilissima Tavola sinottica e una serie di interventi sull’attualità, di Massimo Abbagnale, Stefano Ceccanti, Marcello Degni, Maria Cecilia Guerra e Paolo Urbani.

Giovanna Tosatti