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Leandra D’Antone (a cura di) – La rete possibile. I trasporti meridionali tra storia, progetti e polemiche – 2004

Leandra D’Antone (a cura di)
Roma, Donzelli, pp. 160, euro 18,00

Anno di pubblicazione: 2004

Al convegno annuale della SISSCO di due anni fa Leandra D’Antone organizzò una sessione sulle reti di trasporto nel Meridione d’Italia. I contributi adesso sono stati raccolti in un volume agile e di gradevole lettura, curato dalla stessa studiosa, che mette insieme voci e opinioni diverse da ogni punto di vista, offrendo in definitiva uno stimolo rilevante alla riflessione su un tema a dir poco scottante. Aver chiamato al dialogo storici, economisti, progettisti e tecnici dell’amministrazione pubblica e ascoltarne l’opinione, fa segnare un punto importante per la crescita del dibattito, nel quale, come legittimamente appare fin dal titolo, occupano una posizione di rilievo anche le polemiche.
Il sistema dei trasporti nel Sud d’Italia è un vecchio tema, trattato da sempre dalla storiografia e di volta in volta rilanciato nel corso del tempo, ma al quale mai si è stati capaci di dare una soluzione stabile. D’Antone è convinta, sulla base di motivazioni esplicitate con chiarezza, che una rete sia possibile e che anzi una tale operazione rappresenti un passo necessario in risposta alle mutevoli dinamiche europee in questo settore in termini di nodi e di flussi. L’obiettivo consiste in una sempre più necessaria maggior integrazione non solo con il sistema europeo, ma anche con quello nazionale, con il quale storicamente non sono mancati viceversa i punti di frattura. Se è vero che la diatriba sul ponte di Messina ormai conquista frequentemente le prime pagine dei giornali, ponendosi come punto di aggregazione del confronto, in realtà D’Antone ci dimostra come non tutto debba ruotare intorno ad una singola infrastruttura, ma quanto piuttosto convenga adottare un approccio di rete. Seguendo questa indicazione di massima si misurano nel libro, oltre alla curatrice che ha steso il saggio d’apertura (Il valore ?costituente? delle infrastrutture: 1860-2000), anche Michele Capriati (L’Adriatico: sviluppo locale, reti di prossimità e corridoio 8), Agostino Nuzzolo e Pierluigi Coppola (Le vie del Tirreno nel disegno europeo), Giulio E. Cantarella, Domenico Gattuso e Francesco Russo (Il Mezzogiorno italiano nelle reti euro-mediterranee), Domenico Cersosimo (Gioia Tauro: un’industria logistica, snodo del ?mercato mondo?), Pietro Ciucci (Il ponte che unisce. Il progetto della Società Stretto di Messina), Bruno Filippo Lapadula (Ambiente e infrastrutture di trasporto), Laura Raimondo e Silvio Pancheri (Tecniche e strumenti per accelerare la trasformazione. L’analisi costi-benefici), Silvio Pancheri (Lepre o tartaruga? ?Non serve correre, importante è partire in tempo?). In definitiva il volume risulta un’operazione riuscita, che apre prospettive di ulteriore riflessione su un tema che non mancherà di continuare ad attirare gli studiosi.

Andrea Giuntini