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Luciana Rocchi, Stefania Ulivieri – Voci, silenzi, immagini. Memoria e storia di donne grossetane (1940-1980) – 2004

Luciana Rocchi, Stefania Ulivieri
Roma, Carocci, pp. 263, euro 23,20

Anno di pubblicazione: 2004

Il volume dà conto di un percorso di ricerca sulla storia delle donne a Grosseto che, stimolato da alcuni interrogativi sulla cittadinanza femminile in Maremma nell’età repubblicana, ha dovuto misurarsi con questioni generali che esulano dalla specificità locale: il ?vuoto di presenza? delle donne nella storia tradizionale, il ?silenzio? degli archivi pubblici e di partito, la stessa frammentarietà delle fonti documentarie relative alle pratiche associative femminili, quindi il ruolo della memoria per ricostruire la trama della partecipazione delle donne alla vita politica e sociale dell’Italia contemporanea. Rispetto al progetto iniziale, dunque, che si proponeva di indagare l’incidenza della presenza femminile nel processo di modernizzazione su scala locale, valorizzando le figure ?eccellenti? senza però rinunciare a esplorare l’esperienza delle donne ?comuni?, il lavoro di ricerca si è andato modificando, lasciando cadere l’aspirazione a una ricostruzione ?organica? per articolarsi invece su piani diversi, seppure correlati.
Nella prima parte del volume, Rocchi intreccia la storia dei mutamenti intervenuti nel tessuto sociale della provincia di Grosseto col ?punto di vista di donne attive e impegnate socialmente e/o politicamente? (p. 21) nella gestione e nell’indirizzo di quelle trasformazioni, ricorrendo soprattutto alle loro testimonianze ? qui è ingente la dispersione delle carte delle due associazioni di massa, l’UDI e il CIF. Segue il contributo di Ulivieri sulle donne nella realtà rurale del territorio grossetano, che poggia sul materiale conservato nell’Archivio della Riforma agraria, le cui riflessioni sul rapporto tra donne e lavoro in ambito agricolo ? quindi anche sulle ?regole di potere? (p. 176) interne alla famiglia contadina e il lungo percorso di affermazione dei diritti individuali delle donne ? sono integrate e arricchite da una sezione di immagini fotografiche sul lavoro femminile in Maremma nel 1940-70. Infine, l’ultima parte presenta alcuni testi delle stesse protagoniste della scena pubblica grossetana ricordate nei contributi precedenti.
Nel complesso, si tratta di un primo lavoro di ricerca che, riconosce Rocchi, ?lascia aperti molti spazi per ulteriori, più mature problematizzazioni? (p. 24) a seguito di un approfondimento delle conoscenze; e tuttavia già ora è possibile trarne alcune osservazioni, ad esempio, su un nodo centrale nella storia delle donne in età contemporanea, ossia sul nesso tra donne e politica, su quel ?bisogno di politica?, maturato con la guerra e la Resistenza, che porta tante donne a scegliere l’impegno nelle associazioni femminili laiche e cattoliche, nei partiti e nelle amministrazioni locali, ma che viene frustrato ?proprio laddove sembra farsi strada una più autonoma capacità di declinare le categorie della politica? (p. 96), inducendo molte donne alla ?defezione?, vissuta spesso come scelta personale e non sempre consapevole. Almeno in provincia, però, il patrimonio accumulato nelle reti di relazioni femminili non sembra andare del tutto disperso negli anni del ?riflusso?, rendendo più ?morbida? (p. 130) l’onda d’urto del nuovo femminismo.

Catia Papa