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Marco Impagliazzo (a cura di) – La nazione cattolica. Chiesa e società in Italia dal 1958 a oggi – 2004

Marco Impagliazzo (a cura di)
Milano, Guerini e Associati, pp. 550, euro 28,50

Anno di pubblicazione: 2004

A monte del volume sta una questione di fondo. Si può fare storia di realtà complesse come la Chiesa cattolica in genere e il Cattolicesimo italiano in particolare senza poter ricorrere in modo ampio ? per l’epoca più recente, soggetta a pesanti limitazioni temporali nell’accesso alle fonti ? alla documentazione conservata negli archivi ecclesiastici e anche, per taluni aspetti di ordine politico, sociale e organizzativo, in quelli civili? Secondo una certa concezione storiografica, fedele a un approccio ?storico-critico? nella ricerca, più che difficile ciò è espressamente sconsigliabile. Questo volume, invece, non tiene conto del problema e presenta un’analisi a più voci (ventotto) del Cattolicesimo italiano da Giovanni XXIII a oggi secondo un’impostazione di fondo così descritta: ?I risultati qui pubblicati esprimono, complessivamente, una sensibilità storiografica diversa da quella finora prevalente. Appare oggi meno prioritario che in passato il tema della concentrazione del Cattolicesimo italiano intorno a un progetto politico unitario: la storia dei cattolici in Italia dal 1958 a oggi non può essere ridotta all’identificazione o alla contrapposizione rispetto alla Democrazia Cristiana. Qui si è cercato, piuttosto, di affrontare il problema inverso: cogliere i tratti di fondo e le molteplici articolazioni di tale Cattolicesimo, ricomprendendo all’interno della sua storia anche la singolare ?stagione democristiana’? (introduzione, pp. 13-14). Tali parole riassumono esemplarmente il senso complessivo dell’iniziativa. Solo a partire infatti da un percorso interno ai presupposti e al patrimonio di ricerche della ?storia del movimento cattolico? si può descrivere il problema nei suddetti termini (?sensibilità storiografica [?] finora prevalente?). Il volume pertanto, e non solo per l’ampia presenza di autorevoli autori in linea con tale impostazione, può essere considerato come prolungamento/evoluzione di quel settore storiografico. Un settore che per varie ragioni è ormai destinato a minor rilievo rispetto alla sua stagione ?aurea? (conclusasi nel corso degli anni Ottanta): per l’esaurirsi progressivo delle tematiche trainanti, per il naturale declino anagrafico della generazione dei primi e maggiori epigoni, per la stessa scomparsa della DC. I suoi più giovani esponenti tendono a orientare opportunamente l’indagine verso aspetti meno segnati dallo scorrere del tempo. In queste pagine però, sia per la ragione indicata in apertura sia per il taglio impressionistico e assai provvisorio di troppi contributi, la storia del Cattolicesimo italiano del secondo Novecento resta lontana dall’essere ricostruita in modo metodologicamente efficace; sempre che la si voglia seriamente documentata, non approssimativa, non incline a considerazioni extrastoriografiche come: ?Visitando i diversi aspetti di questo Cattolicesimo emergono i tratti peculiari del ?caso italiano’, individuato in diverse circostanze dal cardinale Camillo Ruini all’interno del più complessivo panorama europeo? (introduzione, p. 15).

Giuseppe Battelli