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Maria Concetta Calabrese – Una storia di famiglia. I Mauro di Messina – 2007

Maria Concetta Calabrese
Prefazione di Domenico Ligresti, Catania, Cuecm, 142 pp., Euro 14,00

Anno di pubblicazione: 2007

L’a. segue la storia della nobile famiglia Mauro di Messina a partire dalla sua prima emersione nella società cittadina e nelle carte d’archivio, vale a dire dal secolo XIV fino al pieno ‘800, sfiorando la prima decade del ‘900 nella quale esponenti della casata ancora si segnalano per la partecipazione alla vita messinese nonostante la scelta, risalente nel tempo, di una residenza provinciale. Non è un caso che l’ultimo capitolo del volume, dedicato alle vicende risorgimentali e postunitarie di una famiglia che ha scelto il fronte antiborbonico sin dal 1848, e con conseguenze rilevanti sul piano personale per alcuni dei suoi membri, sia intitolato Un’altra storia (pp. 85-94). La struttura del libro è infatti essenzialmente modernistica, dal momento che segue soprattutto per i secoli XVII e XVIII sia le fortune dei Mauro che le tormentate vicissitudini politiche e sociali dell’isola e della città in cui vivono. Valga per entrambi gli aspetti uno sguardo al ‘700, caratterizzato dal rapido passaggio del Regno di Sicilia dalla Spagna al Piemonte, poi all’Austria e infine ai Borbone, tormentato da vari terremoti (particolarmente disastroso quello del 1783, che sembra anticipare il 1908) e, nel 1743, da una spaventosa epidemia di peste. Le decadi centrali del ‘700 costituiscono però anche il momento di maggior splendore dei Mauro, che giungono ad occupare il ruolo di «console della seta» in una città che ha fatto della trattura e del commercio di questo tessuto una risorsa particolare, con ciò imprimendo un carattere altrettanto peculiare alla sua élite: i Mauro non sono infatti solo rentiers, ma mercanti e «imprenditori».Ciò che il volume suggerisce al contemporaneista è soprattutto la consapevolezza della lunga durata resa possibile dalla conservazione delle carte di famiglia, e al medesimo tempo la sensibilità per la natura profonda dei mutamenti storici che solo uno sguardo «lungo» può sviluppare. L’a. considera l’organizzazione familiare particolarmente adatta a segnalare persistenze e mutamenti nel complessivo processo storico, assimilandola decisamente a una struttura braudeliana. Storia della città e storia di famiglia si intrecciano nel racconto delle vicende di una discendenza considerata «un caso esemplare di lunga durata» (p. 9), capace di «ascendere [e] galleggiare nel range mediano o medio-alto dell’élite messinese sino al XX secolo facendo della ricchezza, ma ancor più della capacità di gestirla e convertirla, il fondamento di strategie politiche, matrimoniali, economiche diversificate» (p. 95). Ed è proprio, classicamente, sulle «strategie» di imparentamento, volte ora al consolidamento del patrimonio ora all’irrobustimento del rango, che si sostanzia la storia raccontata dei Mauro, conclusa in modo significativo dalla citazione di una serie di testamenti settecenteschi.

Paola Magnarelli