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Maria Maddalena Rossi – Il Gruppo d’azione per le scuole del popolo di Milano 1919-1941 – 2004

Maria Maddalena Rossi
Brescia, La Scuola, pp. 248, euro 22,00

Anno di pubblicazione: 2004

L’autrice del volume ripercorre ? soffermandosi, nel contempo, sui contenuti del dibattito culturale e pedagogico e sulla legislazione scolastica nazionale, sulle condizioni della scuola elementare e del mondo magistrale in età giolittiana e, più tardi, negli anni della riforma Gentile e della progressiva fascistizzazione della scuola ? le vicende del Gruppo d’azione per le scuole del popolo di Milano, costituito da esponenti di un idealismo militante di matrice gentiliana critico nei confronti dell’associazionismo magistrale rappresentato dall’Unione Magistrale Nazionale e dalla ?Nicolò Tommaseo? e deciso a battersi per ?il rinnovamento spirituale della scuola secondo i valori nazionali? (p. 98). Condotta a partire dall’analisi degli articoli presenti nella rivista «La nostra scuola» (1913-1923) ? che darà vita, nel ’19, al Gruppo d’azione per la scuola nazionale e, successivamente, al Gruppo d’azione per le scuole del popolo di Milano ? e dei contributi pubblicati nel «Bollettino del Gruppo d’azione per le scuole del popolo» (1919-1940), la ricerca evidenzia, attingendo a fonti archivistiche inedite ? in primo luogo, alla corrispondenza intercorsa tra i maestri promotori dell’iniziativa, Gian Cesare Pico e Angelo Colombo, ed i loro referenti ideali, Giuseppe Prezzolini e Giuseppe Lombardo Radice ? le strategie perseguite dal sodalizio milanese per ?radicare i principi dell’idealismo nel mondo magistrale? (p. 7) e contrastare l’isolamento culturale e morale dei maestri rurali: dalla pubblicazione della prima rivista ? impegnata ad accogliere riflessioni e testimonianze, a diffondere esperienze educative e a suggerire ?questioni da studiare? (p. 45) ? alla creazione del «Bollettino»; dall’istituzione della Biblioteca circolante nazionale di cultura per i maestri ? prezioso elemento di collegamento tra i promotori dell’iniziativa e i maestri rurali ? alla pubblicazione di una «Guida bibliografica», compilata, tra gli altri, da Giuseppe Lombardo Radice, Gioacchino Volpe e Rodolfo Mondolfo. A questi si affiancavano, all’indomani della riforma Gentile, ulteriori interventi, per ?radicare nei maestri il nuovo indirizzo educativo? (p. 9) e guidarli nello svolgimento dei nuovi programmi per l’istruzione elementare.
Nel ’24, il Gruppo d’azione otteneva la delega del Comitato per la lotta all’analfabetismo in Lombardia ed assumeva un impegno diretto nella gestione delle scuole rurali. Un decennio più tardi, la progressiva fascistizzazione delle istituzioni scolastiche le sottraeva agli enti delegati attribuendole all’Opera Nazionale Balilla. Il Gruppo d’azione diveniva organo esecutivo della sezione provinciale milanese dell’Associazione fascista della scuola. Il volume, nel ricostruirne le vicissitudini, contribuisce senza dubbio ad arricchire il panorama degli studi sull’associazionismo magistrale della prima metà del Novecento ed a fornire utili spunti di riflessione sull’influenza dell’idealismo gentiliano nelle vicende scolastico-educative nazionali.

Sara Follacchio