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Mario Palazzino – L’occhio del governo. Sottoprefetti e governatori nei Ducati parmensi dalla dominazione francese all’Unità d’Italia, 1805-1860 – 2004

Mario Palazzino
Reggio Emilia, Diabasis, pp. 218, euro 40,50

Anno di pubblicazione: 2004

Corredato di un pregevole apparato iconografico, composto di materiali tratti in gran parte da fondi conservati nell’Archivio di Stato di Parma, il volumetto consiste essenzialmente in un repertorio cronologico di leggi e provvedimenti relativi al governo e ai governatori degli Stati di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1799 al 1860. Il repertorio ha per oggetto, soprattutto anche se non esclusivamente, l’evoluzione legislativa e normativa della figura dell’agente periferico del potere esecutivo (denominato, a seconda delle epoche, scandite dall’avvicendamento dei governi, sottodelegato, sottoprefetto, delegato della Reggenza, governatore, delegato del governo, commissario distrettuale, prefetto o intendente) nell’area parmense e piacentina dal tardo antico regime all’unificazione nazionale. Esso mira, dunque, a fornire le indicazioni di base (leggi, circolari, disposizioni estemporanee e regolamentari di vario genere) per l’approfondimento in sede locale di una tematica che appartiene a quelle classiche nell’ambito della storia delle moderne istituzioni politiche: da un lato, la costruzione del potere esecutivo e delle sue articolazioni amministrative in età rivoluzionaria e napoleonica, sulle ceneri di un vecchio ordine basato su una logica prevalentemente giudiziale e pattizia; dall’altro, l’ondivago processo di adattamento, da parte dei governi restaurati, alla dirompente linea di tendenza emersa nel corso degli anni ?francesi?.
Il saggio introduttivo, redatto da Mario Palazzino, funzionario dell’Archivio di Stato di Parma, conduce con sicurezza il lettore nel cuore storiografico del problema e lo informa puntualmente della bibliografia generale e specifica che ad esso pertiene, annodando efficacemente scenari di lungo periodo e attenzione alle innovazioni contingenti. Le ulteriori appendici (elenco delle autorità esecutive periferiche nell’area e nel periodo considerati; modificazioni dei confini e della compartimentazione interna degli Stati di Parma, Piacenza e Guastalla durante il sessantennio che porta il Ducato padano prima all’inglobamento nell’Empire napoleonico, poi alla confluenza nel Regno d’Italia sabaudo) gli mettono a disposizione i dati di partenza per svolgere proficuamente una eventuale indagine mirata sul campo.
Si tratta di un esempio ben riuscito di quella felice sinergia tra competenze archivistiche e sensibilità storiografica, che tutti coloro che svolgono ricerche di prima mano, misurandosi con documentazioni talvolta di ardua accessibilità, auspicherebbero di vedere messa in pratica più spesso.

Marco Meriggi