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Marzio Barbagli, David I. Kertzer (a cura di) – Storia della famiglia in Europa. Il Novecento – 2005

Marzio Barbagli, David I. Kertzer (a cura di)
Roma-Bari, Laterza, pp. VI-586, euro 28,00

Anno di pubblicazione: 2005

Pubblicato in inglese da Yale University Press e in italiano da Laterza, questo volume sul Novecento conclude il progetto editoriale di storia della famiglia in Europa (Dal Cinquecento alla Rivoluzione francese, 2002; Il lungo Ottocento, 2003) curato da Barbagli e Kertzer. L’obiettivo dell’opera non è solo quello di esaminare vari aspetti (economico, demografico, sociale, giuridico, culturale) della vita familiare in una prospettiva comparata e di lungo periodo, ma di indicare ?i processi di convergenza e di divergenza fra le società europee?, cercando di capire in che misura esse ?siano diventate più simili o più dissimili riguardo alle caratteristiche della vita domestica? (p. VI). Nell’introdurre i dieci saggi che compongono il volume, i curatori definiscono il Novecento ?il secolo della convergenza? (p. 32), individuando nella semplificazione delle strutture familiari, nel declino della fecondità e nell’aumento del lavoro retribuito delle donne gli elementi portanti di un processo tutt’altro che lineare e continuo di riduzione delle differenze tra le aree geografiche e sociali del continente europeo. Più accidentato e oscillante nel tempo e nello spazio appare, invece, l’allineamento di altri indicatori come, ad esempio, la nuzialità che divide a lungo i paesi posti a Ovest e a Est della linea che unisce idealmente Pietroburgo a Trieste, e la diffusione delle convivenze more uxorio e del numero dei divorzi che restano nei paesi mediterranei assai meno frequenti che nell’Europa nord-occidentale (Theo Engelen).
I saggi si articolano in quattro sezioni dedicate all’Economia e organizzazione della famiglia, a Lo Stato, la religione, il diritto e la famiglia, alle Forze demografiche e alle Relazioni familiari. Senza troppo riflettere sulla definizione dei confini materiali e simbolici degli Stati nazionali, il volume suggerisce percorsi di lettura e solleva interrogativi sul rapporto tra modernizzazione e vita familiare, con particolare attenzione al ruolo delle donne nella relazione tra parentela, politiche pubbliche e struttura del mercato del lavoro (Angélique Janssens, pp. 109-176; Martine Segalen, pp. 479-512), e all’emergere di una pluralità di nuovi tipi di famiglia che aprono inediti scenari in termini sia affettivi che linguistici che giuridici (Paola Ronfani).
Fatta eccezione per il contributo di Denise Lawrence-Zúñiga, non viene presa in considerazione la famiglia come luogo di consumi, così come resta nell’ombra il ruolo svolto dalle chiese e dai partiti di massa nella socializzazione degli individui e delle famiglie, mentre risulta più approfondita l’analisi delle family policies sia sotto i regimi dittatoriali che democratici, sia in tempo di guerra che di pace (Jay Winter; Paul Ginsborg; Alain Blum; Chiara Saraceno).
Chiude il volume un’ottimistica previsione sulla nascita di ?un’Europa delle famiglie? in cui ?i legami tra le generazioni saranno sentiti con lo stesso calore e pensati allo stesso modo? (p. 511); vista dall’Italia la situazione appare meno scontata e più complicata, anche se è indubbio, come notava Umberto Eco qualche anno fa, che più dei trattati e degli Stati siano state le unioni sessuali e matrimoniali dei giovani dei progetti ?Erasmus? a fare l’Europa.

Monica Pacini