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Massenparteien im 20. Jahrhundert. Christ- und Sozialdemokraten, Kommunisten und Faschisten in Deutschland und Italien

Stefano Cavazza
Stuttgart, Franz Steiner, 268 pp., € 52,00

Anno di pubblicazione: 2018

Il libro è frutto di un convegno italo-germanico svoltosi nel marzo 2014 a Villa Vigoni, incentrato sull’evoluzione dei partiti popolari di massa in Germania e Italia dalla fine dell’800 ad oggi. Si compone di sedici saggi strutturati in tre sezioni. La prima è dedicata ai partiti di massa (socialisti, popolari e comunisti) dal 1890 al 1930; la seconda ai Partiti fascista e nazionalsocialista tra il 1920 e il 1945 e la terza alle nuove forme dei partiti popolari di massa nel cinquantennio compreso tra il 1945 e il 1995.
Nella loro Introduzione i curatori prendono le mosse dal punto di arrivo della lunga parabola dei partiti di massa, ovvero dalla crisi attuale, caratterizzata da un profondo cambiamento del loro ruolo nel sistema politico, dal crollo del numero degli iscritti e degli attivisti, ma anche più in generale dalla caduta della partecipazione al voto e dalla difficoltà per i partiti di vedersi ancora riconosciuto un compito centrale nella vita pubblica. La spettacolarizzazione della politica, così come il processo di globalizzazione hanno reso obsoleta la tradizionale struttura gerarchica del partito novecentesco, che teneva insieme la piccola sezione locale con i vertici del partito, lungo una catena che contribuiva alla se- lezione del personale politico e alla elaborazione dei programmi. Ma nonostante tutto ciò, i curatori del libro individuano ancora nei partiti degli attori decisivi per il funzionamento della vita democratica, riscontrando una sostanziale continuità tra la situazione attuale e la lunga storia ricostruita nei singoli contributi del libro, sostanzialmente una storia di successo, con i partiti quali istituzioni politiche nate nell’800, rafforzatesi nel ’900 e che ancora oggi si mostrano quali soggetti decisivi e difficilmente sostituibili nell’agone della vita politica.
Nel suo complesso il volume rappresenta uno sforzo significativo di indagare il ruolo e le forme dei partiti di massa in epoca contemporanea muovendo da un approccio autenticamente storico, arricchendo in questo modo un’analisi che nella maggior parte dei casi è invece condotta da una prospettiva politologica e sociologica. Lo fa accostando contributi sui due casi nazionali italiano e tedesco e affidandosi a studiosi di diverse generazioni che propongono saggi di taglio diverso, da sintesi interpretative di ampio respiro ad analisi di temi circoscritti condotte sulle fonti. Di queste ultime, purtroppo, non è sempre facile individuare la provenienza, mancando una legenda delle abbreviazioni archivistiche. Per evidenti ragioni linguistiche, il libro sarà apprezzato soprattutto da quegli studiosi tedeschi interessati ad avere un quadro sintetico e aggiornato delle ricerche di storia dei partiti in Italia.

Andrea Di Michele