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Matteo Pretelli, Anna Ferro – Gli italiani negli Stati Uniti del XX secolo, introduzione di Matteo Sanfilippo – 2005

Matteo Pretelli, Anna Ferro
Roma, Centro Studi Emigrazione, pp. 375, s.i.p.

Anno di pubblicazione: 2005

In questo volume vengono pubblicate le tesi di laurea vincitrici del ?Premio Rosoli?, che il CSER (Centro studi emigrazione di Roma) ha istituito per ricordare la figura del compianto Gianfausto Rosoli, il padre scalabriniano scomparso improvvisamente nel 1998, unanimemente riconosciuto come uno dei massimi studiosi dell’emigrazione italiana. Sono risultati vincitori del premio Matteo Pretelli, per le scienze storiche, e Anna Ferro, per le scienze sociali. Il primo si è occupato del ruolo svolto dai fasci italiani nelle comunità italoamericane negli anni Venti (pp. 19-169), la seconda ha studiato l’identità etnica degli italoamericani a Boston (pp. 171-371). I due lavori sono preceduti, nel volume in questione, da un’ampia introduzione di Matteo Sanfilippo (pp. 5-18).
Lo studio di Pretelli si innesta su un buon numero di ricerche dedicate in passato al rapporto tra l’immigrazione italiana e il fascismo negli Stati Uniti, dagli scritti pionieristici di Gaetano Salvemini ai noti studi di Philip Cannistraro, alle più recenti ricerche di Stefano Luconi. La Ferro si misura con la questione delle trasformazioni etniche delle comunità italoamericane, innestando le sue riflessioni su una ricca tradizione di studi socio-antropologici (Barth, Cohen, Alba, Sollors, Eckstein, Juliani).
Nel suo contributo, Petrelli si propone di approfondire, attraverso un’originale ricerca d’archivio, gli aspetti sociali, culturali e propagandistici dell’azione dei fasci negli Stati Uniti, cogliendo il loro rapporto con le comunità italoamericane negli anni Venti. Ne risulta un’ampia conferma di precedenti indagini, che già avevano rilevato i forti limiti del proselitismo politico e ideologico promosso dal fascismo nei primi anni di vita del regime. Il pur visibile rafforzamento dell’identità italiana degli immigrati sarà affidato più proficuamente negli anni successivi a una più duttile azione sociale e culturale, mirante in particolare alla difesa e allo sviluppo della lingua e della cultura italiana, nel quadro di un rapporto di collaborazione con gli Stati Uniti.
Nella sua indagine, la Ferro (che ha studiato un campione di giovani italoamericani appartenenti a un’associazione etnica) individua i processi di rielaborazione degli elementi identitari degli italoamericani, i quali, piuttosto che abbandonare le connotazioni etniche di partenza, le reinventano ? o addirittura talvolta le rivendicano ? seguendo empiricamente procedure variabili e dinamiche.
Sanfilippo osserva opportunamente, nella sua introduzione, che i due studi, pur nella loro radicale difformità d’approccio, hanno in comune almeno un risultato: la sottolineatura della ?continua evoluzione del problema affrontato?. Ne risulta che ?la storia delle comunità immigrate è ed è stata una storia dinamica, spesso persino più dinamica di quella dei paesi di partenza e di arrivo? (p. 16).

Vittorio Cappelli