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Maura Cetti Serbelloni – Cinquant’anni di turismo a Capri. La sacralità dell’immagine e la profanazione del territorio – 2003

Maura Cetti Serbelloni
Ravello-Bari, Centro universitario europeo per i beni culturali-Edipuglia, pp. 2

Anno di pubblicazione: 2003

Come la stessa autrice precisa nell’Introduzione del volume, questa pubblicazione non ha i caratteri di una storia del turismo, bensì dell’analisi delle trasformazioni economiche e sociali indotte dal turismo sull’isola di Capri, che hanno a loro volta innescato trasformazioni territoriali.
La ricerca è articolata in due parti. La prima pone le premesse teoriche sulle quali si fonda il lavoro, mediante l’analisi della letteratura relativa al rapporto tra luoghi e turismo. I riferimenti assunti dall’autrice sono sostanzialmente le osservazioni di Edward Relph a proposito della placelessness e il concetto di ?nonluogo? elaborato da Marc Augé. Si tratta di strumenti oggi considerati fondamentali per la comprensione dei paesaggi contemporanei e in particolare dei luoghi frequentati dal turismo.
E tuttavia si coglie una sorta di scollamento tra i riferimenti teorici iniziali ai quali rimanda l’autrice e le analisi successive, presentate nella seconda parte. Qui si presenta infatti l’evoluzione del turismo a Capri nel secondo dopoguerra e nella fase del turismo di massa, giungendo a un’analisi compilativa fondata sulle ricerche disponibili e dedicate in particolare ai flussi e alle trasformazioni economiche, sociali e culturali registrabili sull’isola. Un ricco apparato di grafici infatti dà la misura dell’evoluzione del ricettivo e dell’impiego della popolazione nel settore dei servizi e nel comparto del turismo.
Va tuttavia notato che l’apparato teorico al quale si fa riferimento in apertura del volume fornisce degli strumenti che risultano utili soprattutto per l’analisi dei processi culturali complessi e biunivoci che coinvolgono chi fa turismo e le destinazioni del turismo: una circolarità di spinte e di effetti che pongono al centro dell’analisi, accanto ai luoghi del turismo, anche e soprattutto gli attori del turismo, ?i turisti? stessi, con i loro orizzonti culturali di riferimento, assieme ovviamente ai processi di comunicazione, agli ambiti culturali di provenienza, all’immaginario, alle elaborazioni iconografiche eccetera. Si tratta di un’analisi che nel testo viene introdotta ma non condotta.
Il testo di Cetti Serbelloni risulta dunque più coerente se valutato come una lettura degli effetti e dei processi di trasformazione e di sviluppo territoriale di Capri nella sua storia recente.

Annunziata Berrino