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Maurizio Riotto – Storia della Corea. Dalle origini ai giorni nostri – 2005

Maurizio Riotto
Milano, Bompiani, pp. 408, euro 12,00

Anno di pubblicazione: 2005

Il volume propone un’ampia e attenta ricostruzione della storia della Corea, dalla preistoria sino al periodo contemporaneo, colmando una forte lacuna che da tempo si avvertiva nella pubblicistica italiana sulle vicende storiche di una realtà ? la penisola coreana ? il cui ruolo è da tempo legato ai complessi e delicati equilibri geopolitici ed economici di un’area cruciale quale l’Asia orientale. Maurizio Riotto è un affermato studioso della realtà coreana, distintosi in particolare per pubblicazioni relative, tuttavia, all’archeologia, alla letteratura e poesia della Corea classica e del XV-XVI secolo. Va comunque evidenziato che anche la parte relativa alla Corea moderna e contemporanea appare sufficientemente ben sviluppata e coordinata e offre altresì una visione sostanzialmente equilibrata degli sviluppi politici succedutisi nella penisola coreana. Più in generale, l’opera va anche apprezzata nel più ampio contesto di un crescente interesse per la lingua e la civiltà di un paese che solo negli ultimi anni sta trovando in Italia l’attenzione che merita.
L’impostazione del volume segue a grandi linee un approccio cronologico, che caratterizza opere analoghe pubblicate all’estero sulla storia della civiltà coreana. Esso muove dalle origini della civiltà coreana per poi toccare la formazione e lo sviluppo dei ?classici? regni di Koguryo, Paekche e Silla (capp. III e IV), e proiettarsi quindi nella fase del ?Medioevo coreano? (dal X-XI sec. d.C.) fino a giungere all’ingresso della Corea in quello che l’autore definisce ?il periodo rinascimentale? (capp. VII e VIII), con il tramonto della Corea classica e, successivamente, l’avvio della dominazione coloniale giapponese, la guerra e la divisione del paese tra Nord e Sud. Il volume è arricchito da alcune appendici: una cronologia, elenchi di sovrani, schemi di strutture istituzionali, alcuni documenti relativi alla Corea del tardo Ottocento (e qui forse sarebbe stato utile aggiungere qualche documento relativo anche al periodo contemporaneo, data la grande attualità che ha assunto in questi anni la ?questione coreana?) e infine una ricca bibliografia che presenta un selettivo quadro delle principali fonti primarie e secondarie, con una articolare per quelle e ed ili , ieri e oggi.ata su una delle civiltà lla cultura, del pensiero, delle’data la grande attualitàin lingua coreana. I diversi capitoli presentano in genere una dettagliata ricostruzione dei principali eventi storici, cui si accompagna ? soprattutto nelle parti centrali del volume, qualitativamente meglio articolate e approfondite ? un’interessante lettura non solo delle strutture istituzionali ma anche della cultura, del pensiero, dell’economia e società della Corea classica e postclassica. In conclusione, è evidente che ogni storia generale di un paese o di una civiltà tende a evidenziare, accanto agli elementi positivi, i limiti intrinseci a una ricostruzione che deve cercare di racchiudere spesso in poche centinaia di pagine secoli di storia, di successi e insuccessi, di gioie e di drammi. È merito dell’autore, nel caso di questo volume sulla Corea, averlo fatto con cura, attenzione ed equilibrio, aprendo ? si spera ? la via a una riflessione più ampia e articolata sul passato e sul presente della civiltà coreana.

Guido Samarani