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Mirella Galletti – Storia della Siria contemporanea. Popoli, istituzioni e cultura – 2006

Mirella Galletti
Milano, Bompiani, 175 pp., euro 9,50

Anno di pubblicazione: 2006

L’agile volume di Mirella Galletti offre una sintesi della storia della Siria contemporanea, paese chiave nell’incrocio geopolitico mediorientale. Dopo alcuni rapidi accenni al suo passato millenario, la studiosa presenta in maniera più approfondita le vicende del paese dalla dissoluzione dell’Impero Ottomano fino ai giorni nostri. La sensibilità della studiosa, attenta conoscitrice del dossier curdo, le permette di alternare alla narrazione storica importanti messe a punto sul quadro sociale ed etnico-religioso che compone il mosaico siriano. Tali approfondimenti arricchiscono il saggio che, per questo, non è soltanto una felice sintesi della storiografia sull’argomento, ma assume i tratti della ricerca originale, grazie all’utilizzo di alcuni documenti d’archivio di cui la Galletti si serve per delineare la complessa situazione delle minoranze, in particolare di quella curda, ma non solo. Dopo uno schematico profilo storico-geografico del paese, la narrazione riprende più dettagliata a partire dal mandato francese (1920-1946). La studiosa dedica un ulteriore capitolo alle tormentate vicende del paese dopo il raggiungimento dell’indipendenza, orientando il lettore nelle complesse fasi che si conclusero con l’avvento al potere di Hafiz al-Asad e il raggiungimento di una certa «stabilità». L’interesse del volume risiede anche nel fatto che esso copre la storia siriana fino al 2005, rendendo conto del delicato momento del passaggio di potere da Hafiz a Bashar, nonché degli sviluppi più recenti della situazione mediorientale, fino a proporre alcune considerazioni sulla situazione attuale dell’Iraq. La parte finale del volume è riservata alla disamina delle relazioni internazionali della Siria nel quadro del conflitto israelo-palestinese, non solo con i paesi arabi limitrofi (Iraq, palestinesi, Libano, Giordania), con l’Iran e la Turchia, ma anche con le potenze dei due blocchi statunitense e sovietico. Questa panoramica permette alla studiosa di proporre alcune conclusioni: anzitutto emerge un giudizio articolato e non superficiale sulla figura di Hafiz al-Asad. Dopo gli anni dei continui colpi di Stato, egli emerse come il leader che riuscì a dare al paese stabilità e continuità. Il carattere oppressivo del regime da lui incarnato per trent’anni non è negato, né nascosto, ma la Galletti riconosce la sua abilità di politico pragmatico e cauto che ebbe il merito di innalzare la Siria al livello di una delle principali potenze regionali, paese decisivo per gli equilibri mediorientali e per la risoluzione del conflitto israelo-palestinese. Completano il volume alcune note sulla produzione letteraria nel paese, nonché alcune informazioni sulle modalità di gestione dei mezzi di comunicazione di massa.

Paola Pizzo