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Nicola Adducci,Luciano Boccalatte,Giuliana Minute – Che il silenzio non sia silenzio. Memoria civica dei caduti della Resistenza a Torino – 2003

Nicola Adducci,Luciano Boccalatte,Giuliana Minute
Torino, Città di Torino ? Istituto piemontese per la storia della Resistenza e d

Anno di pubblicazione: 2003

Sin dall’immediato dopoguerra le amministrazioni comunali giocarono un ruolo cruciale nella gestione dei lutti e delle memorie della Seconda Guerra mondiale, marcando il territorio urbano con lapidi, targhe, monumenti, oppure ricordarono i martiri e gli eroi della lotta antifascista e della Resistenza intitolando a loro nome, vie, piazze, edifici pubblici. Tale attività prende piede già all’indomani della cacciata degli occupanti tedeschi, quando gli enti locali devono fronteggiare il bisogno di consolazione espresso dalla popolazione in lutto e si prodigano per provare a organizzare le pratiche commemorative.
Della particolare vicenda torinese ci narra Nicola Adducci in un breve ma denso e documentato saggio che apre il volume, illustrando la genesi delle targhe che ancora oggi affollano le strade di Torino; a partire dalla documentazione disponibile presso l’Archivio comunale egli ricostruisce natura e modalità dell’intervento istituzionale e si sofferma acutamente sulla funzione normativa delle politiche messe in atto dall’amministrazione della città.
Il volume stesso rappresenta una prosecuzione di quell’intervento sulla memoria compiuto dalla Città di Torino sin dai primi momenti del dopoguerra. Va infatti notato che, se di anniversario in anniversario tante città d’Italia hanno arricchito il patrimonio di targhe e monumenti commemorativi, a partire dalle celebrazione per il quarantennale della Liberazione questa pratica è stata rivista e parzialmente innovata: anziché produrre nuovi monumenti o lapidi, molti Comuni hanno provveduto ad operare un censimento di quel tipo di opere presenti sul proprio territorio.
Il volume in questione si inserisce in quel panorama, offrendo un elenco di lapidi accuratamente schedate, prestando particolare attenzione alla ricostruzione di una sintetica biografia degli uomini e delle donne ivi ricordati. Alcune utili mappe, che indicano la distribuzione delle lapidi opportunamente divise per tipologie, chiudono il libro.

Guri Schwarz