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Ornella Confessore – Cultura Religione e Società. Cattolici e liberali tra Otto e Novecento – 2001

Ornella Confessore
a cura di Anna Lucia Denitto, Galatina, Congedo, pp. 416, euro 28,41

Anno di pubblicazione: 2001

Con questo volume la Facoltà di Lettere dell’Università di Lecce, come spiegano nella Presentazione Salvatore Alessandrì (attuale Preside) e Mario Belardinelli (ex-collega), ha inteso riconoscere-ricordare nel modo migliore l’attività di docente e di studiosa di Confessore al momento della sua anticipata andata in pensione. Vi sono pubblicati i più significativi tra i suoi contributi storiografici (alcuni ben noti, altri meno, perché apparsi in sedi di assai difficile reperimento): raccolti in quattro parti, sono il risultato di un trentennio circa di studio e di ricerca.
Nella prima parte sono compresi gli studi dedicati a quel settore del movimento (e del mondo) cattolico che nei primi decenni dell’Italia liberale si contrappose ai sostenitori delle scelte intransigenti imposte dall’autorità ecclesiastica e poi, in età giolittiana, contribuì all’affermazione del fenomeno ?clerico-moderato?: sono tre riflessioni di sintesi e alcuni ritratti biografici (da Da Passano, a Salvago e a Santucci, per citare i principali). Il nucleo più importante della seconda parte è costituito da tre saggi volti ?a indagare i legami esistenti tra classe ?egemone? e gruppi culturalmente impegnati di estrazione cattolica? (soprattutto, ma non solo, l’Associazione nazionale per soccorrere i missionari italiani) che ebbero un’influenza tutt’altro che secondaria sul diffondersi di nuovi modelli culturali nell’età dell’imperialismo, con ampio riferimento all’emigrazione (pp. 179-235). Nella terza parte si segnalano, accanto a un lavoro sul movimento evangelico, per i tempi (1970) assolutamente pionieristico, tre importanti saggi su un tema di fondo dell’attività di studio di Confessore: il cosiddetto ?americanismo?, qui soprattutto analizzato nelle sue caratteristiche in patria (pp. 261-7) e nella sua percezione in Italia (pp. 269-80). Nella parte conclusiva sono compresi numerosi contributi volti ad approfondire aspetti meno conosciuti della storia pugliese e personalità attive nella realtà meridionale, tra le quali merita di essere ricordata quella, veramente eccezionale per tempra spirituale e pastorale, di mons. Monterisi (pp. 369-73).
Infine, a testimonianza del rigore metodologico che ha sempre sorretto la ricerca di Confessore, si veda la denuncia delle difficoltà incontrate nell’accedere agli archivi ecclesiastici (p. 385 e cfr. anche l’Introduzione di Domenica Porcaro Massafra pp. 13-8): la denuncia risale al 1982, chissà se grazie all’art. 12 dell’accordo di revisione del concordato (1984) la situazione è cambiata. A me non risulta.

Filippo Mazzonis