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Patrizia Battilani – Vacanze di pochi, vacanze di tutti. L’evoluzione del turismo europeo – 2001

Patrizia Battilani
Bologna, il Mulino, pp. 368, euro 18,08

Anno di pubblicazione: 2001

Il fenomeno del turismo, per il numero di persone coinvolte (come utenti e come operatori) e per le dimensioni economiche che ha assunto va indagato ricorrendo a categorie tratte da discipline anche molto diverse tra loro: la storia, l’economia, la psicologia, l’antropologia. È quanto ha tentato di fare Patrizia Battilani, docente di Storia economica del turismo nella sede di Rimini dell’Università di Bologna, in questo libro ricco ed articolato che fornisce materia in abbondanza per una riflessione sull’argomento.
Le motivazioni del viaggio sono spesso cambiate attraverso i secoli, ma tra i viaggiatori del passato e il turista del nostro tempo le differenze non sono poi così grandi. Forse quella essenziale è che i primi viaggiatori erano pochi: bisogna quindi ridimensionare la convinzione che il turismo di massa, attraverso la standardizzazione dei servizi, abbia creato un’offerta sempre più omogenea. Gli ?sguardi? con il quale il turista guarda l’ambiente circostante si sono anzi moltiplicati, entrando in un certo senso a far parte del paesaggio stesso.
Numerosi sono i fattori che hanno contribuito a questa evoluzione: dalle trasformazioni culturali al reddito disponibile. Ma la precondizione è indubbiamente la maggiore disponibilità di tempo libero: è stato calcolato che, dalla Rivoluzione industriale ai giorni nostri, il tempo libero a disposizione di ognuno di noi è passato, grazie anche all’aumento della durata della vita media, dal 18 al 38% della nostra esistenza. Una conquista, quella del tempo libero, che si delineava già alla vigilia della prima guerra mondiale, con la progressiva riduzione dell’orario di lavoro e l’introduzione delle ferie retribuite. Così pure erano presenti, ognuna seguendo un proprio percorso, tutte le principali forme del turismo attuale: il mare d’inverno e la scoperta del Mediterraneo e del sole, la montagna, i parchi naturali, il turismo culturale. L’esplosione del turismo di massa in Europa avverrà però solo nel secondo dopoguerra, grazie alla raggiunta stabilità internazionale, alla crescita economica dei maggiori Paesi industrializzati (e alla conseguente maggiore disponibilità economica dei cittadini di questi Stati), al forte impatto dei mezzi di trasporto, al ruolo delle istituzioni, delle associazioni e dell’imprenditoria privata nel promuovere le attività turistiche e l’immagine delle singole località, ai tentativi di porsi sul mercato turistico di alcuni Paesi in via di sviluppo.
In questo quadro, l’Italia può essere definito un Paese a ?turismo diffuso?, con un’antichissima tradizione turistica (risalente ai pellegrinaggi religiosi del Medioevo e al Grand Tour) che ha permesso di costruire nel tempo un’offerta molto diversificata.
Un fenomeno quindi veramente complesso quello del turismo e della sua organizzazione (alberghi, agenzie di viaggio, tour operator). Il libro della Battilani si conclude seguendo l’evoluzione storica anche di questo aspetto, dall’epoca dell’ospitalità gratuita, nell’antichità, alla nascita dell’ospitalità ?professionale? nel Medioevo, dalle locande dei tempi del Grand Tour, all’offerta sempre più ricca e diversificata dell’8-900, ai primi tour operator.

Giovanni Scirocco