Cerca

Pierluigi Ciocca e Gianni Toniolo (a cura di) – Storia economica d’Italia, 3. Industrie, mercati, istituzioni, 1. Le strutture dell’economia – 2002

Pierluigi Ciocca e Gianni Toniolo (a cura di)
Roma-Bari, Laterza, pp. 587, euro 25,00

Anno di pubblicazione: 2002

Si fa vieppiù nitida l’operazione di messa a fuoco della storia economica italiana ideata dai due curatori qualche anno fa. Alle interpretazioni di lungo periodo del primo volume e all’appendice cronologica del secondo fa ora seguito la prima parte del terzo tomo, dedicato all’analisi ?contabile? della crescita economica e destinato idealmente a completarsi a breve con la seconda parte del volume che qui viene presentato e che conterrà la sintesi conclusiva nella quale, come avvertono i due curatori, si delineerà una visione d’insieme dello sviluppo economico moderno italiano. Per realizzare questo volume hanno chiamato a raccolta ? se si fa eccezione di quattro autori (Amatori, Berta, Toninelli e Lucio Villari) che hanno impostazioni e forse pure valutazioni d’insieme differenti da quelle degli altri collaboratori ? alcuni tra i maggiori studiosi italiani che hanno fortemente impregnato di metodologie quantitativistiche i loro lavori, caratterizzati da approcci supportati da cogenti visioni teoriche e da una strumentazione analitica presa a prestito dalla ?scienza triste?. E’ una sfida intellettuale quella lanciata da questa porzione degli storici economici italiani (quantitativamente minoritaria, ma non per questo poco influente a livello istituzionale ed editoriale): nei riguardi degli ?altri? storici economici, ma anche nei confronti degli economisti, spesso assurti ad interlocutori preferenziali, ma non per questo meglio disposti verso una disciplina che essi continuano a snobbare. E’ evidente che una lettura di questo volume presupponga solide nozioni economiche ed una certa familiarità con espressioni tecniche e gergali che abbondano in certi tipi di letteratura storico-economica. Tuttavia, essa si raccomanda per lo sforzo di sintesi, ma anche per l’apporto di ricerca originale che è presente in parecchi saggi. Rispetto ai propositi dichiarati dei curatori è chiaro, tuttavia, che in questo volume che funge da ?apripista? ? da opera propedeutica e da premessa necessaria ? per il volume della sintesi finale emergono alcuni limiti che non è possibile sottacere. Innanzitutto la periodizzazione dei diversi saggi è alquanto diversa. Così, accanto ad un contributo sull’evoluzione demografica del paese negli ultimi due secoli (De Santis) o sulle dinamiche tecnologiche che sintetizza un volume precedente dello stesso autore (Giannetti), figurano saggi sull’agricoltura o sullo sviluppo industriale che si fermano al 1913 (Federico e Fenoaltea), legittimamente sul piano analitico, meno su quello del progetto d’insieme, anche se poi una certa continuità la si può ritrovare nell’analisi delle strutture economiche e sulle caratteristiche dualistiche dell’apparato industriale (Pellegrini e Bolchini). Inoltre, accanto a sintesi pregevoli sull’imprenditoria italiana (Amatori e Toninelli) o sull’evoluzione del modello aziendale e dell’organizzazione del lavoro (Berta) figura un saggio che riprende lavori dello stesso autore (Villari) dedicati a non meglio precisati ?uomini decisivi?, due cammei redatti come sempre con penna leggera e visione penetrante, ma che nulla di nuovo apportano né alla vicenda specifica né alla ricostruzione del quadro entro cui si sviluppò l’economia italiana nel Novecento.

Luciano Segreto