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Piero Aimo – Il centro e la circonferenza. Profili di storia dell’amministrazione locale – 2005

Piero Aimo
Milano, Franco Angeli, pp. 187, euro 15,00

Anno di pubblicazione: 2005

Dire ?centro e periferia? o ?centro e circonferenza?, non è lo stesso. La prima immagine rinvia a un luogo, fisico o metaforico, ben individuato come eminente rispetto a un’area marginale a esso subordinata. La seconda evoca una relazione reciproca tra il punto assunto come centro e la linea formata dall’insieme di punti da esso equidistanti. Alla complessità dei rapporti tra istituzioni centrali ed enti territoriali Piero Aimo ha dedicato parte della sua intensa attività di studioso di storia dell’amministrazione, nello sforzo costante di richiamare l’attenzione sugli apparati locali nelle loro relazioni non unilineari con gli apparati centrali: cioè, appunto, sulla circonferenza.
Il volume raccoglie sedici contributi relativi a questo campo di studi, pubblicati negli ultimi due decenni e ora accorpati in cinque sezioni tematiche. La prima presenta due riflessioni metodologiche sulla disciplina ?storia dell’amministrazione? e la sua tradizione storiografica. La seconda comprende quattro interventi sull’età napoleonica, in un’ottica comparativa tra il modello francese e la sua applicazione nelle province e negli Stati italiani. I tre saggi della terza sezione sono dedicati al governo locale nel Regno di Sardegna, dagli ordinamenti prerivoluzionari alla riforma del 1848. Seguono poi quattro interventi in cui il discorso, partendo dal ruolo del prefetto negli ordinamenti dell’Italia liberale, si sposta sull’analisi comparata del principale organo dell’amministrazione periferica, quella ?suprema magistratura municipale? (p. 208) ? sorta di interfaccia tra governo centrale e comunità locale ? le cui caratteristiche, seguite nel tempo (fino ai primi del Novecento) e nei diversi modelli nazionali (Maire, Alcalde, Borgomastro e Sindaco), permettono di indagare dall’interno le trasformazioni della ?costituzione materiale? dell’ente municipale, anche nei suoi rapporti con il centro, nella ?transizione da un regime di ?notabili’ a un regime di ?partiti’? (p. 246). L’ultima sezione ci riporta in Italia e a tempi più recenti, con tre brevi note sulle autonomie locali tra fascismo e dopoguerra.
L’approccio che Aimo caldeggia nelle riflessioni di metodo ? a cui gli anni non hanno tolto attualità ? e di cui dà saggio nei contributi raccolti, è quello di una storia dell’amministrazione che non si limiti alla ricostruzione degli ordinamenti e delle loro riforme e non si dissolva, d’altro canto, in una storia dei protagonisti, siano essi individui o gruppi sociali, della vita politica locale: una storia, cioè, ?che sappia coniugare la pregiudiziale chiarificazione del momento formale con il rilevamento delle dinamiche sostanziali e del contesto socio-economico, all’interno del quale le istituzioni stesse vivono e agiscono? (p. 38).
Uno sforzo di coordinamento e aggiornamento, oltre a chiarire al lettore l’attualità o meno di quadri storiografici delineati in momenti diversi, avrebbe ovviato alle frequenti e talvolta lunghe ripetizioni di interi brani (cfr. pp. 132-135 e 151-154). Se ne sente tanto più la mancanza in quanto il volume si propone indubbiamente come punto di riferimento per ogni studio storico sulle amministrazioni locali, sia esso di taglio giuridico, istituzionale, politico o sociale.

Alfio Signorelli