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Riccardo Redaelli – Il fondamentalismo islamico – 2003

Riccardo Redaelli
Firenze, Giunti, pp. 128, euro 8,50

Anno di pubblicazione: 2003

Dopo i tragici avvenimenti dell’11 settembre le opere sull’Islam, anche in italiano, si sono moltiplicate ed hanno assunto le tipologie più disparate. Mentre ancora mancano volumi nella nostra lingua che presentino sistematicamente la storia recente di paesi di primaria importanza, come l’Egitto, e ormai da decenni non è più disponibile alcun manuale di letteratura araba classica, l’attualità la fa da padrona.
Non possiamo dolerci se ai rari ed austeri saggi accademici di un tempo si sono affiancati libri più agili che tendono a soddisfare gli interessi di un pubblico variegato, non più limitato alla ristretta cerchia degli studiosi o dei rari cultori di cose orientali. L’attualità del tema contribuisce ad allargare un mercato non più di nicchia, ma certo sussiste il rischio che si perda in qualità ciò che si va guadagnando in disponibilità e diffusione. Non sempre è così, fortunatamente, come appunto nel caso di cui ci stiamo occupando.
Riccardo Redaelli, con competenza ma senza pedanteria, sa interessare anche i lettori più frettolosi, captandone l’attenzione con titoli efficaci, brevi sommari essenziali, chiare didascalie che accompagnano un’abbondante iconografia nella quale possiamo trovare finalmente l’immagine di personaggi forse tante volte sentiti nominare, ma le cui sembianze erano rimaste avvolte nel mistero: uomini politici, riformatori, leader radicali, intellettuali… Una veste editoriale, quella che caratterizza la collana, che ci pare indovinata e rispondente alle esigenze di un pubblico ormai molto legato all’immagine, abituato a navigare negli ipertesti e bisognoso di prodotti anche visivamente allettanti. Si dice che Blaise Pascal, scrivendo a qualcuno, dovette scusarsi di non ?aver avuto il tempo? per scrivere una lettera… più corta! Per esperienza diretta sappiamo bene lo sforzo che esigono la concisione e, soprattutto, l’equilibrio nel trattare questioni di tanto spiccata complessità, per di più seguite generalmente con forte partecipazione emotiva. Impresa ardua rispetto alla quale l’autore di questo piccolo ma prezioso volumetto ha saputo dimostrarsi perfettamente all’altezza.

Paolo Branca