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Roberto Balzani e Andrea Raggi (a cura di) – Qualcosa è cambiato. Acqua, gas e igiene urbana a Frolì, 1945-2000 – 2002

Roberto Balzani e Andrea Raggi (a cura di)
Milano, Franco Angeli, pp. 308, euro 20,50

Anno di pubblicazione: 2002

Ironicamente riduttivo, il titolo del volume evoca i radicali cambiamenti connessi alla diffusione dei moderni servizi di erogazione e distribuzione di risorse primarie, quali acqua e gas, e di rimozione dei rifiuti solidi e liquidi. Letta attraverso la storia delle imprese, prima municipalizzate, poi consortili e comprensoriali, che nell’arco del XX secolo hanno fornito quei servizi nella provincia di Forlì, la creazione di una rete di infrastrutture e servizi connessi alla gestione delle acque e dell’energia si presenta come snodo essenziale dei processi di modernizzazione e sviluppo economico e sociale. Lo illustra lucidamente il saggio introduttivo di Roberto Balzani, mostrando come la logica dello sviluppo aziendale ? recentemente culminata nella costituzione di una società pluriservizi con un bacino di intervento e di utenza esteso quasi all’intera provincia ? sia strettamente correlata al necessario estendersi della infrastrutturazione a porzioni sempre più vaste di territorio. E’ una dinamica di espansione funzionale e sistemica, strettamente connessa all’evoluzione delle tecnologie e, parallelamente, dello sviluppo economico e sociale sostenuto dalla stessa erogazione dei servizi.
La storia dell’erogazione dei servizi di acquedotto e fognatura, gas e raccolta dei rifiuti certamente è in primo luogo storia delle motivazioni politiche, delle scelte organizzative e delle opzioni tecniche e finanziarie che fecero la storia di successo di quelle pubbliche aziende, come spiega approfonditamente Mario Proli, ed è pure la storia ? narrata da Marco Trentini ? degli uomini che vi lavorarono, dapprima come maestri ed operai portatori di esperienza e mestiere, poi in parte alleviati nella fatica dalla meccanizzazione di numerose operazioni, infine chiamati a confrontarsi con una rapida e intensa maturazione tecnologica delle modalità operative aziendali. Ma il volume dimostra con efficacia, ed è un suo notevole pregio, che la storia di quei servizi si inserisce pienamente nella storia della industrializzazione della provincia, di cui Francesca Fauri fornisce una ricostruzione sistematica e dettagliata, non meno che nella storia dei bisogni sociali, degli stili di vita e delle pratiche quotidiane, nella quale l’introduzione di quei servizi segnò una svolta radicale, come Elena Cortesi mostra in un saggio denso di informazioni e annotazioni.
Il tornante decisivo, dopo la ricostruzione postbellica, furono i decenni dello sviluppo, gli anni Sessanta e Settanta, qui ben colti nel loro significato periodizzante. Allora, non solo si registrò un fortissima crescita quantitativa della domanda e dell’offerta dei servizi, ma si posero le basi per il passaggio da una dimensione urbana e municipale ad una dimensione territoriale dell’infrastrutturazione e, più in generale, della gestione delle risorse. Analogamente, in quel torno di tempo maturò la progressiva traslazione della ?ragione sociale?, ovvero della prospettiva in cui si collocava la gestione delle risorse, dall’originaria fornitura di singoli servizi ad una più vasta finalità ‘igienica’ fino alla odierna e ancor più generale caratterizzazione ?ambientale?. Dietro i nominalismi, era la conferma dei nessi vincolanti modalità di sfruttamento delle risorse, scelte tecnologiche e assetti territoriali ed ambientali.

Simone Neri Serneri