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Roberto Fornasier – Mariano Rumor e le Acli vicentine 1945-1958 – 2011

Roberto Fornasier
Milano, FrancoAngeli, 316 pp., Euro 20,00

Anno di pubblicazione: 2011

Il volume – è opportuno precisarlo in prima battuta – non è la ricostruzione organica della parabola storica delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani di Vicenza, quanto piuttosto un affresco, che tratteggia l’identità dell’organizzazione nel corso della lunga presidenza di Mariano Rumor, che si dipana dalle origini alla fine degli anni ’50. L’approccio identificato spinge l’a., che in precedenza ha orientato gli interessi di ricerca sulla figura di Jacques Maritain, a muoversi su un duplice versante: da un lato, nel collocare la vicenda storica delle Acli sul piano nazionale, in relazione al più ampio contesto del mondo cattolico italiano nelle sue diverse espressioni (partito, sindacato, associazionismo ecclesiale); dall’altro, nel coglierne i legami con la solida tradizione locale di proiezione sociale del vissuto religioso. È attraverso questi intrecci, infatti, che Fornasier arriva a delineare le peculiarità del laboratorio berico, che lo rendono la «provincia più aclista d’Italia» (p. 88). In particolare, il saggio, in una serie di istantanee in sequenza, approfondisce il processo di consolidamento organizzativo, che passa attraverso il sostegno al tesseramento, per alimentare la diffusione capillare – e in questa direzione assumono un rilievo crescente le iniziative, evocativamente denominate, del «Paese Cristiano» e dell’«Azienda Cristiana» – dei circoli nel tessuto parrocchiale e dei nuclei aziendali nelle realtà produttive; l’affinamento dell’«impegno formativo» (p. 182), che si dispiega nell’attività della Scuola sociale e nella proposta delle «tre giorni» per categorie, per irrobustire l’ossatura dei quadri e dei militanti; la promozione di una serie corposa di inchieste di taglio sociale ed economico, per cogliere le trasformazioni che attraversano il mondo del lavoro, sullo sfondo delle problematiche innescate dallo sviluppo; l’attenzione dedicata alla comunicazione, che si traduce nel lancio di diverse testate, nell’intento di diffondere il «verbo» aclista.Quasi come un necessario intervallo per permettere di sedimentare la successione degli approfondimenti, Fornasier introduce una serie di quadri diacronici, attraverso i quali emerge la linea di sviluppo di insieme delle Acli vicentine. A questo livello, affiora più marcatamente la proposta interpretativa, che riconduce la peculiarità dell’organizzazione all’intreccio – invero non lineare – tra piano religioso, sociale e politico. Sotto questo angolo visuale, il volume insiste sulla «connessione» (p. 229) tra Acli e Dc, all’interno della quale si riverbera il «ruolo fondamentale» giocato da Rumor (p. 101). È soprattutto dentro questo rapporto che si giustifica il titolo del saggio, che diversamente – al di là della presenza costante del futuro presidente del Consiglio ai momenti della vita associativa, puntualmente ripercorsa dall’a. – avrebbe più labili basi di appiglio. Una ricca appendice, nella quale sono riproposti i moduli dei questionari per promuovere le inchieste e i dati del tesseramento, suddivisi per mandamenti e rielaborati in grafici di differente impostazione, chiude il volume.

Paolo Trionfini