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Roger Absalom (a cura di) – Perugia liberata. Documenti anglo-americani sull’occupazione alleata di Perugia (1944-1945) – 2001

Roger Absalom (a cura di)
Firenze, Leo S. Olschki, pp. 666, euro 56,81

Anno di pubblicazione: 2001

È una raccolta di documenti tratti dagli archivi inglesi e americani, in particolare dal fondo del Governo Militare Alleato (Amg), commissionata dal Comune di Perugia e dalla Uguccione Ranieri di Corbello Foundation per ricordare il cinquantesimo anniversario della liberazione della città (20 giugno 1944), ma che solo ora vede la luce.
La raccolta è idealmente divisa in due parti. La prima, più breve, riguardante le operazione militari che portarono alla conquista del capoluogo umbro da parte delle truppe della VIII Armata britannica, nonché i rapporti tra queste e le formazioni partigiane; e la seconda, che invece si sofferma sui vari aspetti del governo militare della città e della provincia. In complesso, al pari di raccolte analoghe ? penso per esempio a quella sulla liberazione della Toscana ? i documenti in questione ci consentono principalmente di gettare uno sguardo dall’interno sul modo in cui gli Alleati percepivano e vivevano tanto lo scontro militare in cui erano impegnati quanto, soprattutto, il contesto politico, sociale e culturale italiano in cui esso avveniva.
Dall’intera raccolta esce naturalmente riconfermata la sostanza di ciò che già sapevamo sull’atteggiamento inglese: dalla forte diffidenza verso le formazioni partigiane insieme al nettissimo rifiuto di ogni loro eventuale pretesa di esercitare una qualche funzione di governo a liberazione avvenuta (accompagnato però dalla disponibilità a riconoscere ogni volta l’effettivo aiuto militare ricevuto o l’eroismo di questo o quel combattente partigiano), al geloso esercizio di tutte le prerogative e tutti i poteri che la vittoria gli consentiva, alla decisa volontà epuratrice antifascista (mediamente assai superiore a quella degli organi ufficiali italiani). Nel suo genere davvero memorabile, per la franchezza al limite della brutalità, il rapporto di un ufficiale dell’intelligence inglese (pp. 251 e sgg.) ai suoi colleghi dell’Oss circa l’atteggiamento dei militari britannici nei confronti degli italiani, considerati nell’insieme un popolo vinto che si è ampiamente meritato tutte le disgrazie che gli sono piovute sul capo.

Ernesto Galli della Loggia