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Rosario Forlenza – Le elezioni amministrative della prima repubblica. Politica e propaganda locale nell’Italia del secondo dopoguerra (1946-1956) – 2008

Rosario Forlenza
Roma, Donzelli, 258 pp., euro 32,00

Anno di pubblicazione: 2008

Le elezioni amministrative sono un tema d’indagine sul cui interesse più volte gli storici, sensibili alle tematiche elettorali, hanno cercato di focalizzare l’attenzione. Ciononostante la complessità della loro ricostruzione ha fatto sì che il tema sia rimasto fino ad ora poco studiato. Il pregio di questo libro è dunque innanzitutto quello di provare a indagare, in una prospettiva nazionale, la formazione delle amministrazioni locali lungo il decennio ’46-56. Il riproporsi dello scontro politico negli anni che segnano la faticosa ricostruzione dello Stato è messo a fuoco dall’a. ripercorrendo i materiali a stampa, prestando attenzione all’iconografia dei manifesti e rivivendo con l’aiuto dei materiali audiovisivi il clima elettorale di quegli anni. Di particolare interesse, per l’impianto del libro, l’attento lavoro di scavo negli archivi, cartacei e non, in cui sono state depositate le carte dei partiti e presso gli Archivi di Stato.Dopo i lunghi anni del regime fascista, prima ancora di sanzionare il passaggio alla repubblica, i primi comizi elettorali a cui gli italiani sono chiamati a partecipare sono quelli per una prima tornata di elezioni amministrative. Forlenza si cimenta con la ricostruzione di questa faticosa transizione attraverso cui ci si riappropria di uno spazio politico all’interno del quale far rinascere un costume democratico.Il libro ha l’ulteriore pregio di toccare più piani: i caratteri delle campagne elettorali nella parabola lungo la quale corre lo scontro ideologico tra i partiti nel decennio preso in considerazione; l’analisi dei risultati con il tentativo di seguire, in una mappatura elettorale complessa, i guadagni e le perdite; la caratterizzazione del difficile rapporto centro periferia che vede i partiti politici alzare il vessillo delle battaglie per l’autonomia in modo strumentale a seconda della loro affermazione politica.Scritto in modo vivace, intersecando in modo brillante dati politici con pennellate che ricostruiscono la diversità delle ambientazioni e il clima culturale degli anni ’40-50, ha tuttavia un limite strutturale nelle lunghe pagine dedicate ai risultati numerici che avrebbero più agevolmente potuto essere riassunte in tabelle di più facile e rapida lettura. Va poi sottolineato che nelle tabelle, che pur in alcuni casi vengono costruite, non viene mai indicata la fonte in base alla quale sono state elaborate. Particolarmente felice il capitolo conclusivo dove, abbandonata l’ansia dei risultati Forlenza si sofferma a tratteggiare alcuni caratteri complessivi, aprendo su alcuni spaccati che vanno dal tentativo di tracciare, in un’ottica di lungo periodo, la specificità che i localismi mantengono nell’identità nazionale, ai discorsi elettorali, dalle tecniche utilizzate per insegnare a votare all’uso dei simboli e colori utilizzati dai partiti.

Maria Serena Piretti