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Sandra Linguerri – Vito Volterra e il Comitato talassografico italiano. Imprese per aria e per mare nell’Italia unita (1883-1930) – 2005

Sandra Linguerri
Firenze, Olschki, pp. 272, euro 29,00

Anno di pubblicazione: 2005

Protagonista del libro di Sandra Linguerri, studiosa di storia della scienza e delle comunità scientifiche, è Vito Volterra, biomatematico e geofisico la cui reputazione internazionale di studioso si coniuga a un’impronta spiccatamente imprenditoriale e a un’accentuata vocazione organizzativa. Grazie a indagini precedenti, già si conosceva in dettaglio l’impegno di Volterra nella creazione di numerose associazioni scientifiche, tra cui il Consiglio nazionale delle ricerche e la Società italiana per il progresso delle scienze. Era invece rimasta finora sottaciuta la sua azione organizzativa riguardo alla ricerca oceanografica, che si concretizza operativamente nella fondazione, nel 1910, del Comitato talassografico italiano, di cui ricopre la presidenza fino al 1925.
Colmare la predetta lacuna è pertanto l’obiettivo principale dell’autrice che si avvale, oltreché degli apporti di una vasta bibliografia richiamata a conclusione del lavoro insieme con l’indice dei nomi, di fonti archivistiche per lo più inedite, in particolare, ma non solo, la documentazione manoscritta e a stampa conservata presso l’Archivio storico dell’Accademia dei Lincei, la Biblioteca Corsiniana e la Burndy Library di Cambridge (Mass.).
L’opera si articola in sei capitoli. Nei primi due Linguerri ricostruisce le iniziali manifestazioni della presenza organizzata della scienza oceanografica in Italia. Dalla seconda metà degli anni Settanta dell’Ottocento infatti, l’Accademia dei Lincei decide, in stretto coordinamento con agli studi marini internazionali, di intraprendere un’esplorazione sistematica del Mediterraneo. Nel primo decennio del Novecento le iniziative in questo ambito sono invece targate Società italiana per il progresso delle scienze, che annovera Volterra tra i fondatori, dalla cui rete operativa emana la decisione di dar vita, nel 1910, al Comitato talassografico. Delineata puntualmente nel terzo capitolo la progressiva maturazione dell’interesse pionieristico di Volterra per la geofisica e la biomatematica, si passa, nei capitoli quarto e quinto, a trattare specificamente del suo operato, che gode del sostegno delle più alte sfere politiche, per la fondazione e il pieno dispiegamento dell’attività del Comitato talassografico. Compiti del Comitato, che raggiunge rapidamente una dimensione internazionale, sono la promozione e il coordinamento sia della ricerca biologica marina, anche nell’ottica di una stretta collaborazione con l’industria della pesca, sia delle ricerche aerologiche e meteorologiche al servizio dell’industria aeronautica. Nell’ultimo capitolo l’autrice ricostruisce le vicende che, dal 1925 e con la regia del fascismo di cui Volterra è oppositore, sfociano nel trasferimento al CNR del Comitato che perde così la propria autonomia.
Il volume non solo aggiunge un interessante tassello al quadro della storiografia sulle istituzioni scientifiche italiane, ma contribuisce anche proficuamente a gettare un po’ di luce su un campo della storia marittima del nostro paese su cui avevano finora regnato le tenebre più profonde.

M. Elisabetta Tonizzi