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Simon Schama – Il futuro dell’America. Una storia dai padri fondatori a Barack Obama – 2009

Simon Schama
Milano, Mondadori, 432 pp., Euro 20,00 (ed. or. Toronto, 2008)

Anno di pubblicazione: 2009

University Professor di Storia e Storia dell’arte a Columbia, Simon Schama è noto non solo, e non tanto, per i suoi importanti lavori scientifici, quanto per la sua proficua attività di intellettuale pubblico, realizzatasi attraverso collaborazioni con importanti riviste e quotidiani («The New Yorker» e il «Guardian» su tutti) oltre che nelle sue consulenze per la Bbc.Questo brillante, ancorché diseguale, volume mostra una volta di più il desiderio di Schama di essere al contempo divulgatore, commentatore e, in una certa misura, educatore. Il libro prende le mosse dal giorno, il 3 gennaio 2008, in cui «la democrazia americana è risorta dai morti» (p. 3). Quel giorno iniziarono le primarie per la Presidenza con il voto – tanto bizzarro nelle modalità quando emblematico di un sogno di democrazia partecipativa ancora vivo – dei caucus in Iowa. E quel giorno Barack Obama iniziò la sua marcia trionfale verso la Presidenza. In Iowa la democrazia americana – malandata, maltrattata e finanche irrisa – mostrò una volta ancora la sua vitalità. «Il rigetto populista della politica come business as usual» (p. 20) evidenziò la «forza vitale» di una «storia» (p. 22) che a dispetto di tutto continuava a spingere il paese verso il futuro.A questo passato Schama si rivolge per cercare di comprendere come ad esso abbia potuto attingere questo nuovo, inatteso momento di rigenerazione della democrazia statunitense. Il volume si divide in quattro parti, ognuna centrata su elementi fondamentali della parabola storica statunitense: la guerra e la subordinazione del potere militare a quello civile; il fervore religioso e il suo intrecciarsi con la questione razziale; la definizione, cangiante e vieppiù inclusiva, dell’America e della cittadinanza (Che cosa è un americano? è il titolo della terza parte); il benessere e l’opulenza di una società ricca, produttiva e dinamica come poche altre.Lo stile di Schama è straordinariamente brillante ed erudito; le grandi tematiche attorno a cui il libro è strutturato vengono affrontate e discusse con aneddoti, particolari e una piacevole contaminazione di registri. Le tante micro-storie – di oggi e di ieri – a cui Schama si affida formano un mosaico suggestivo, ancorché non di rado impressionistico e rapsodico, che serve per evidenziare l’unicità dell’esperimento democratico statunitense e una sua caratteristica fondativa: quella di guardare sempre al futuro. In un percorso storico ricco di contraddizioni e tragedie, di cui Schama offre numerosi esempi, ma sempre in movimento.Deliberatamente presentista, nelle intenzioni e nella struttura, questo volume appare, a poco più di due anni dalla sua pubblicazione, però già un po’ datato. E non è un caso che nell’edizione statunitense Schama abbia sentito la necessità di aggiungere un nuovo epilogo, emblematicamente titolato L’angelo impotente, nel quale ci si chiede retoricamente se «ciò che il paese ha sentito come un momento di verità storica sia un’illusione»; se «la speranza in un grande rinnovamento americano [?] sia scomparsa fagocitata» anch’essa «nella voragine di un debito che si aprì sempre più ampia nel corso» del 2008.

Mario Del Pero