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Simona Lunadei e Lucia Motti – Storia e memoria. Le lotte delle donne romane dalla liberazione agli anni ’80 – 2002

Simona Lunadei e Lucia Motti
Roma, Comune di Roma-Commissione delle Elette, pp. 207, s.i.p.

Anno di pubblicazione: 2002

Questo lavoro, promosso dalla Commissione delle Elette del Comune di Roma in collaborazione con il Circolo UDI ?La Goccia? e l’Archivio storico delle donne Camilla Ravera, si pone l’obbiettivo di studiare la storia di Roma nel secondo dopoguerra attraverso un punto di vista di genere ed ha come merito principale di promuovere la storia e la memoria delle donne per le giovani generazioni, offrendosi anche come valido strumento di supporto agli insegnanti della scuola superiore.
Ricostruendo le vicende, dal 1944 al 1980, delle lotte delle donne romane, colma un vuoto sia per quello che concerne la storia amministrativa della capitale, sia in relazione alla storia politica delle donne.
I tre capitoli offrono uno scorcio delle principali vicende nazionali (dalla liberazione alla vittoria sulla ?legge truffa?, il primo governo di centro-sinistra, il rapimento e la morte di Aldo Moro), in cui si inseriscono le principali battaglie delle donne come soggetti protagonisti della storia politica della città. Le lotte per il carovita, per le scuole e le case nell’immediato dopoguerra; le lotte per il lavoro negli anni del boom economico; le lotte per la propria soggettività dalla seconda metà degli anni Sessanta, come momento in cui emerge un nuovo punto di vista da cui poter osservare i propri diritti civili.
In ogni capitolo viene dedicato spazio ad approfondimenti tematici e a documenti, molto utili alla didattica. In appendice infine si trovano alcune interviste alle principali protagoniste.
Utilizzando come fonti principali i periodici a stampa, le interviste, i film, le fonti iconografiche e le fonti d’archivio (in particolare l’Archivio Centrale dell’UDI), la pubblicazione ha il merito di familiarizzare i più giovani all’uso delle fonti necessarie alla ricostruzione della storia delle donne e di genere.

Francesca Arena