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Storia ed evoluzione dell’islamismo arabo. I Fratelli musulmani e gli altri

Laura Guazzone (a cura di)
Milano, Mondadori Education, XV+362 pp., € 26,00

Anno di pubblicazione: 2016

La letteratura sui movimenti islamisti ha conosciuto di recente una notevole crescita, tanto da rendere talvolta difficile, per il lettore che non possieda una preparazione di tipo specialistico, orientarsi nella grande varietà delle proposte editoriali. Grazie alla sua drammatica attualità, l’argomento è finito preda di un giornalismo il più delle volte scarsamente documentato, lasciando così poco spazio agli studi condotti su basi storicamente e criticamente solide. Il libro curato da Laura Guazzone è fortunatamente al di sopra di gran parte della letteratura corrente. L’opera è pensata soprattutto per un pubblico di studenti universitari, che pur non avendo accesso diretto alla produzione specialistica o ai lavori nelle varie lingue del mondo islamico, possono con questo strumento disporre di un manuale sintetico ma completo per inquadrare il fenomeno.
La prima parte del testo affronta i temi più generali relativi all’ideologia islamista, a partire dall’analisi critica dei termini generalmente in uso: «islamismo», appunto, ma anche gli ancor più frequenti e talvolta equivoci «fondamentalismo», «radicalismo» o «estremismo» islamico. Nel capitolo introduttivo di questa sezione del volume, Laura Guazzone esamina con particolare cura il problema della definizione del fenomeno, chiarendo in modo definitivo quali siano i limiti di alcune delle etichette utilizzate più di frequente e soprattutto precisando, in base alle parole degli stessi protagonisti, la natura onnicomprensiva del fenomeno islamista, che va ben oltre l’ambito esclusivamente politico. Una volta esaminata criticamente la definizione, si sciolgono molti dei nodi interpretativi sulla natura e le finalità dell’islamismo; in particolare, si delinea un nuovo approccio alle questioni sollevate di continuo – e spesso maliziosamente – dagli osservatori occidentali, che facendo leva su alcune indubbie ambiguità della posizione islamista ne attribuiscono la paternità all’islam in quanto tale, sanzionandone deterministicamente l’incompatibilità coi concetti di «democrazia» o di «diritti umani». La prima parte del libro è completata da diversi saggi che analizzano temi più specifici: il salafismo e l’islamismo nel pensiero politico (Massimo Campanini); l’esperimento pakistano di applicazione della shari’a (Daniela Bredi); la visione sociale degli islamisti (Maria Cristina Paciello); le donne nell’islamismo arabo (Renata Pepicelli).
La seconda parte del volume si cala nella realtà concreta di alcune espressioni dell’islamismo. Anche in questo caso il capitolo introduttivo è firmato da Laura Guazzone, che osservando l’evoluzione dei movimenti nel loro divenire storico e rilevando il loro sostanziale insuccesso nella fase attuale propone alcune interessanti chiavi interpretative di tale tendenza al declino. Il capitolo è completato dall’esame di casi di studio particolari, relativi al Marocco (Jacopo Granci), alla Tunisia (Fabio Merone), all’Egitto (Daniela Pioppi) e alle innovazioni costituzionali nell’Africa del Nord (Pietro Longo).

Alberto Ventura