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Tommaso Detti e Giovanni Gozzini – Storia contemporanea, vol. II, Il Novecento – 2002

Tommaso Detti e Giovanni Gozzini
Milano, Bruno Mondatori, pp. 459, euro 25,50

Anno di pubblicazione: 2002

A distanza di due anni si completa questo manuale di storia contemporanea, già segnalato negli annali SISSCO all’uscita del volume dedicato all’800. L’impianto naturalmente ripresenta le caratteristiche del testo già rilevate: l’intreccio costante fra vicende storiche e dibattito storiografico e la presentazione, a fine capitolo, di una sezione distinta dedicata alla ricostruzione di uno specifico percorso tematico.
Un aspetto importante del primo volume era parso anche l’accento posto con forza sui problemi della periodizzazione, che peraltro costituiscono un buon antidoto didattico alla trappola della cronologia. In questa parte gli autori hanno ripreso con forza quel tema dalla introduzione, in cui sono passate in rassegna proposte diverse di bilancio e articolazione interna del secolo scorso, alla parte finale del volume che si apre col diciassettesimo capitolo: ?La svolta?, e col paragrafo ?Prodromi di una cesura epocale?. Qui l’esame dell’ultimo quarto del secolo è rivolto a motivare una ipotesi di fondo di tutto il manuale: che circa dalla metà degli anni ?70 si apra quella che sola possiamo oggi legittimamente considerare età contemporanea, lasciandosi alle spalle un’età precedente aperta dalla doppia rivoluzione industriale e francese. Accettata provvisoriamente questa ipotesi, accanto a quella di un lungo ?800 alla Hobsbawm, il XX secolo risulta storicamente compreso in due trentenni successivi e giustapposti: la ?guerra dei trent’anni? coi due conflitti mondiali, le crisi economiche internazionali, i totalitarismi; e il vero ?dopoguerra? con la guerra fredda, la decolonizzazione e il miracolo economico, per elencarne tre temi forti.
Ma è opportuno sottolineare lo sforzo compiuto nell’ultima parte, per dare corpo, come si diceva, a un’ipotesi periodizzante di fondo. Qui le novità di fine secolo che troviamo ormai sempre più spesso elencate alla rinfusa nei manuali di ogni ordine e grado, da internet all’ingegneria genetica, dai problemi dell’ambiente alla globalizzazione quale che sia, sono affrontate e ordinate nel tentativo di delineare la fisionomia di un mutamento strutturale, e quindi intrecciate alla nuova mobilità della forza lavoro e dei capitali, all’analisi delle crisi finanziarie e del ruolo giocato dalle organizzazioni internazionali. Nel tempo medio di una probabile rivoluzione post industriale si inserisce così la rivoluzione politica di fine secolo che si compie col crollo del blocco sovietico. Scontata la nulla capacità predittiva degli storici, è questa la nuova duplice rivoluzione con la quale potrebbe aprirsi, anziché chiudersi, un futuro manuale di storia contemporanea.
Per chiudere un interrogativo: che spazio avrà un manuale di questo tipo nell’università del ?poco e presto?? E un disagio da lettore: quello che suscita il contrasto fra l’immagine in copertina dell’attacco alle due torri, che pare un riferimento all’estrema attualità quando oggi già leggiamo quell’avvenimento in serie con altri che lo hanno seguito, e la scelta di trattare nel testo questo e altri fatti assai recenti rigorosamente al passato remoto, quasi in uno sforzo di oggettivazione storica che, per reazione, ne sottolinea invece la natura, nella migliore delle ipotesi, di passato ahimè molto prossimo.

Giuseppe Civile