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Ufficio centrale studenti esteri in Italia – Sguardi incrociati sul colonialismo. Le relazioni dell’Europa con l’Africa, l’Asia e l’America latina – 2005

Ufficio centrale studenti esteri in Italia
Roma, Lineagrafica, pp. 558, s.i.p.

Anno di pubblicazione: 2005

Il volume ha un’articolazione molto composita, conseguenza dei lavori da cui trae origine. Si tratta infatti della pubblicazione conclusiva di un progetto di ?educazione allo sviluppo? finanziato dalla Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari Esteri e destinato a studenti stranieri in Italia. Il contributo degli storici, sia pure sotto forma di ricerche non originali ma di rassegne in alcuni casi piuttosto sommarie, è raccolto nella prima parte del libro, mentre la seconda e la terza parte si compongono rispettivamente dei testi realizzati dagli studenti del corso su aspetti vari del colonialismo e di un’antologia di materiali storiografici già editi sui temi in questione.
Compito degli otto studiosi, autori di altrettanti contributi, era quello di tracciare un ?bilancio? sulla presenza coloniale europea in Africa, Asia e America latina, questione la cui legittimità sul piano storiografico può apparire discutibile se posta nei termini di ?positivo/negativo? e qui affrontata con un approccio necessariamente semplificato ? anche se coerente al proprio interno ?, modulato sulla formazione non specialistica degli interlocutori e sul progetto nel suo complesso. Il che se ha il merito di far uscire la discussione dall’accademia per ?incrociare?, come recita il titolo, interpretazioni e appartenenze, corre spesso il rischio di tradursi in un discorso approssimativo e scivoloso.
Il continente più analizzato nel volume è senz’altro l’Africa. Dopo avere tracciato un ?bilancio? politico, economico e socio-culturale, Alessandro Triulzi conclude sottolineando quale tratto preminente della colonizzazione europea la ?grande violenza?, derivante dall’elemento base insito nel sistema coloniale e cioè l’assenza di consenso. Nell’impostare una ?lettura africana? della presenza coloniale europea, lo studioso eritreo Uoldelul Chelati Dirar mette in guardia dalle semplificazioni e pone l’accento sulle complesse variabili che incidono sul fenomeno coloniale: l’enorme varietà di strutture e istituzioni precoloniali e l’eterogeneità delle forme di colonizzazione. All’opposto Marco Mozzati propone una lettura molto semplificata e tranchant della colonizzazione dell’Africa, secondo il noto schema interpretativo dell’imperialismo come conseguenza dello sviluppo capitalistico europeo. Completano il quadro i contributi di Maria Rosaria Stabili sulle varie fasi del colonialismo in America latina, di Francesco Montessoro sul colonialismo francese in Vietnam, di Michelguglielmo Torri sulla ?modernizzazione distorta? promossa dalla Gran Bretagna in India, tema ripreso da Christopher Shelke, che sposta l’analisi fino al periodo della decolonizzazione. Difficilmente comprensibile e riferibile in termini di analisi storica è infine l’intervento del gesuita argentino Martin María Morales Poirier Lalanne, che vorrebbe dimostrare, ma attraverso categorie e pre-comprensioni di carattere religioso, come l’?evangelizzazione? degli indios abbia guidato, contenuto e valorizzato la conquista spagnola dell’America del Sud.

Lucia Ceci