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Un paese intorno alle Terme: Da Bagni di Pisa a San Giuliano Terme, 1742-1935

Mirella Scardozzi
Pisa, ETS, 160 pp., € 20,00

Anno di pubblicazione: 2014

Da alcuni anni le località termali stanno divenendo oggetto di studio e di ricerca anche nell’ambito della storia contemporanea, dopo decenni nei quali avevano interessato soprattutto gli storici dell’architettura e della città. Il nuovo interesse va sicuramente letto nel generale sviluppo della storia del turismo in atto in Europa. Citiamo a questo proposito, solo ad esempio, i primi due numeri dell’annata 2012 di «Journal of Tourism History», che raccolgono una serie di contributi sulla storia del termalismo presentati al convegno internazionale svolto a Mondariz-Balneario in Galizia l’anno precedente, o titoli recenti come Balnearios guipuzcoanos, 1776-1901 (Real Sociedad Bascongada de los Amigos del País – Comisión de Gipuzkoa, Donostia San Sebastián, 2014) dello spagnolo Carlos Larrinaga.
Il volume di Mirella Scardozzi si colloca in questo filone di studi, perché ricostruisce, con una metodologia allineata alla storiografia appena citata, la vicenda della valorizzazione, della gestione e della frequentazione dei Bagni di Pisa, poi denominati San Giuliano Terme: una delle tante località dotate di sorgenti minerali termali presenti nella penisola italiana. Questa ricerca può essere considerata dunque un caso di studio, fondato sull’incrocio di fonti documentarie di prima mano e, in particolare, su una paziente ricostituzione, ancora in corso, dell’archivio della Regia Opera dei Bagni di San Giuliano. La narrazione è organizzata in tre parti, ciascuna introdotta da un ampio paragrafo, nel quale l’a. ripercorre in sintesi aggiornata la storia del termalismo in Italia, comparata con le vicende inglese e francese.
La prima parte del libro ripercorre gli interventi e gli investimenti del governo dei Lorena in Toscana, nel quadro della ripresa dell’interesse scientista europeo per le acque e i bagni. La seconda parte ricostruisce il pieno sviluppo della località nell’800, leggendolo nel contesto della cultura medica nazionale e del veloce mutamento delle pratiche del cosiddetto soggiorno ai bagni e alle acque, all’atto del loro diffondersi, anche in Italia, a un più ampio pubblico borghese; relativamente allo stesso XIX secolo, Scardozzi segue la complessa vicenda istituzionale politica e amministrativa delle sorgenti, la cui proprietà – la citata Regia Opera dei Bagni di San Giuliano – viene inquadrata come opera pia dallo Stato unitario. La terza e ultima parte segue l’inclusione del sito di San Giuliano Terme nelle politiche assistenziali e dopolavoristiche del termalismo sociale messe in atto dal governo fascista, fino all’acquisto dell’intero complesso da parte dell’Istituto nazionale fascista della previdenza sociale. Il volume si chiude con una rapida ma esauriente sintesi delle vicende istituzionali e amministrative che hanno condotto all’assegnazione del sito all’Inps e successivamente alla Regione e poi al Comune.
Da segnalare la cura editoriale del volume e la scelta delle illustrazioni, che presentano l’eccezionale ricchezza storico-iconografica che il sito termale ha prodotto tra il ’700 e il ’900.

Annunziata Berrino