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Vincenzo Calì – Patrioti senza patria. I democratici trentini fra Otto e Novecento – 2003

Vincenzo Calì
Trento, Temi, pp. 318, euro 15,00

Anno di pubblicazione: 2003

Sotto questo ampio titolo l’autore ha raccolto una serie di saggi scritti e pubblicati tra il 1979 e oggi, sulla vita politica e culturale del Trentino a partire dagli anni ’90 del XIX secolo, affrontati con un approccio metodologico di tipo tradizionale. Il testo è diviso in tre parti: la prima dedicata alla figura di Cesare Battisti; la seconda, intitolata Patria socialismo antifascismo, riunisce, oltre a due saggi su Battisti e sulla tradizione battistiana, un capitolo sull’atteggiamento delle gerarchie ecclesiastiche trentine di fronte al fascismo e un saggio sulla storia dell’Università di Trento; la terza parte, infine, analizza la complessa situazione trentina nel corso dell’occupazione nazista osservata da due diversi punti di vista: il ruolo della controversa figura del ?commissario-prefetto? Rodolfo de Bertolini e l’azione del leader antifascista Giannantonio Manci. Concludono il volume ?alcune riflessioni? sull’autonomismo trentino fra Otto e Novecento.
Il volume risente di questa sua natura estemporanea nelle numerose ripetizioni tra un capitolo e l’altro che ne appesantiscono la lettura e nella discontinuità dell’apparato critico che spesso si vorrebbe più accurato.
Tra le numerose questioni che l’autore affronta appare di notevole interesse l’analisi della complessa situazione politico-culturale del Trentino nella fase finale dell’Impero asburgico, in cui un ruolo centrale appare svolto dalla figura di Cesare Battisti, cui non a caso è dedicata gran parte del volume.
Emerge così con chiarezza, contrariamente a quanto sostenuto da una parte della storiografia, l’intima coerenza tra la militanza socialista di Battisti e il suo impegno irredentista, confermata dallo sforzo di tenere insieme il binomio ?Patria e Libertà? da quanti, dopo la sua morte, tentarono di continuarne l’opera, a partire dalla moglie Ernestina Bittanti e dal figlio Luigi, primo sindaco di Trento dopo la Liberazione e deputato alla Costituente, alle sparute forze dell’antifascismo e del movimento resistenziale trentino. Così come risalta lo stretto legame tra l’impegno scientifico come geografo e l’attività politica che ci riportano al clima positivista in cui era avvenuta la formazione di Battisti e che offrono un importante contributo per una ?storia politica? della cultura italiana in età liberale.
Dunque la sfaccettata attività, tanto politica che scientifica, del patriota trentino è ricostruita con accuratezza dall’autore che dell’argomento è ? del resto ? profondo conoscitore, avendo curato la risistemazione dell’Archivio Battisti presso il Museo storico di Trento. Non si può quindi che auspicare che veda quanto prima la luce la biografia di Cesare Battisti annunciata da Calì in queste pagine.

Pietro Finelli