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Vincenzo Ferrone (a cura di) – La Chiesa cattolica e il totalitarismo, Atti del convegno, Torino 25-26 ottobre 2001 – 2004

Vincenzo Ferrone (a cura di)
Firenze, Olschki, pp. VI-213, euro 21,00

Anno di pubblicazione: 2004

Il volume analizza il rapporto della Chiesa cattolica con ?l’esperienza storica dei diversi totalitarismi di destra e di sinistra? (p. V) che hanno caratterizzato il XX secolo.
Giovanni Miccoli in Chiesa cattolica e totalitarismi sottolinea una differenza radicale tra lo scontro ?frontale e senza ripensamenti? con la Russia sovietica, dopo le ?violente campagne di scristianizzazione? degli anni Venti fino a tutti gli anni Cinquanta, e il diverso atteggiamento assunto verso i regimi autoritari europei e in particolare verso l’Italia fascista e il Terzo Reich. Egli delinea le scansioni fondamentali di un rapporto che privilegiava una difesa delle posizioni cattoliche. Ma, se con la guerra si chiudeva il rapporto con i due totalitarismi di destra, non ?scomparvero per questo nella cultura ecclesiastica le idee, i principi e i criteri che li avevano suggeriti e sorretti? (p. 26). Vincenzo Ferrone propone alcune Riflessioni introduttive in merito al problema della Chiesa, i diritti dell’uomo e il totalitarismo. Egli rileva la continuità tra l’opposizione della Chiesa alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1789, fortemente ribadita fino al secondo dopoguerra, e le ?innegabili responsabilità [?] nei confronti del totalitarismo per non aver riconosciuto per tempo l’importanza decisiva della difesa dei diritti dell’uomo?, sottolineando la differenza tra la ?teoria tomistica dei ?diritti della persona umana’ proclamata dalla Chiesa nel secondo dopoguerra e la teoria laica ed illuministica dei ?diritti dell’uomo’? (p. 40). Su questo ordine di problemi si pongono i contributi di ricerca e di riflessione dei vari autori: Bruno Bongiovanni, nel saggio Il totalitarismo: la parola e la cosa, problematizza il concetto e ne sottolinea le origini militanti rispetto alla complessità delle realtà storiche. Guido Verucci, nel saggio Le destre cattoliche in Europa tra ‘800 e ‘900, evidenzia il difficile e incerto cammino della Chiesa e dei cattolici nell’accettazione delle regole ?di un regime liberaldemocratico e di una società pluralista, particolarmente in Italia? (p. 78). L’analisi delle culture cattoliche, italiana e tedesca in particolare, è affrontato anche da Luisa Mangoni con I patti lateranensi e la cultura cattolica e da Wolfgang Schieder con Il Cattolicesimo e l’avvento al potere del nazionalismo. Andrea Riccardi (La Chiesa cattolica, il comunismo e l’Unione Sovietica) delinea le caratteristiche della politica vaticana nelle varie stagioni legate alla difficile situazione creatasi nei primi anni Venti fino alla rottura inevitabile nel 1927, quando ?si interrompono le conversazioni?: inizia così quella contrapposizione radicale che avrebbe caratterizzato i decenni successivi. Lo stesso problema è affrontato con angolature diverse anche da Giorgio Petracchi, con I gesuiti e il comunismo tra le due guerre, e da Giovanni Turbanti ne Le riflessioni sul comunismo nel Concilio Vaticano II. Lutz Klinkhammer analizza Il fascismo italiano tra religione di Stato e liturgia politica.

Bruna Bocchini Camaiani