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Vittorio Franchetti Pardo (a cura di) – La Facoltà di Architettura dell’Università di Roma ?La Sapienza? dalle origini al Duemila. Discipline, docenti, studenti – 2001

Vittorio Franchetti Pardo (a cura di)
Roma, Gangemi Editore, pp. 604, euro 46,48

Anno di pubblicazione: 2001

La ricorrenza dell’ottantesimo anniversario della costituzione della Facoltà di Architettura de ?La Sapienza? ? veste istituzionale attribuita nel 1935 alla Scuola superiore di Architettura di Roma nata nel 1920, grazie all’impegno di Gustavo Giovannoni ? ha rappresentato l’occasione per la pubblicazione del volume. L’opera si compone di ventisette saggi suddivisi in otto parti intitolate ai vari ambiti disciplinari della Facoltà, come storia dell’architettura, restauro, urbanistica, disegno ecc. A questi contributi, tutti affidati a studiosi che lavorano, o hanno lavorato, nella sede universitaria romana, si aggiungono l’Introduzione del curatore ed una parte conclusiva riservata alla presentazione di documenti, repertori bibliografici e tabelle statistiche, peraltro ridotte al minimo indispensabile, riferite agli iscritti e ai laureati, ai presidi, alle materie e ai docenti dei diversi anni accademici. Tra questi ultimi si annoverano personalità di rilevanza non soltanto nazionale, come Bruno Zevi e Leonardo Benevolo, per non ricordare che i nomi noti anche al pubblico non specializzato.
L’indagine storiografica relativa ai centri d’istruzione universitaria rappresenta oggi un fronte di ricerca assai frequentato, la cui notevole crescita qualitativa ha in primo luogo comportato, e su questa tendenza il volume è pienamente allineato, la marginalizzazione delle finalità di pura autocelebrazione. Tali sviluppi sono derivati dalla consapevole adozione degli strumenti e dei metodi della storia delle idee e della cultura, delle istituzioni educative, dell’amministrazione centrale e periferica e delle élite professionali, con una attenzione costante dei ricercatori agli stimoli provenienti dall’ambiente socio-economico e dalla situazione del potere politico locale nonché alle interazioni tra questi fattori e il contesto nazionale. In sostanza, la storia delle università italiane è divenuta sempre più un punto di raccordo tra varie discipline e percorsi di ricerca. Queste ormai consolidate e proficue acquisizioni sono però assai poco tenute in considerazione nel libro. L’impianto generale del lavoro, come chiaramente esplicitato dal curatore, si propone infatti di concentrare l’attenzione sui docenti che con maggior incisività hanno segnato la storia accademica e didattica della Facoltà e di collocare criticamente queste figure nei più ampi scenari della cultura architettonica e urbanistica, nazionale e internazionale. Obiettivi, entrambi, centrati dato l’alto livello di competenza e di capacità espositiva degli autori. Questo non impedisce di rimpiangere l’esclusione di tematiche che, almeno a giudicare dal titolo, avrebbero dovuto godere di ampia trattazione, come le vicende di lungo periodo dell’istituzione, compresi gli aspetti relativi ai finanziamenti e ai rapporti con il Ministero e gli Enti locali, e la fisionomia socio-culturale, le aspettative e gli sbocchi professionali del corpo studentesco.

M. Elisabetta Tonizzi