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Wolfgang Altgeld (a cura di) – Quellen zu den deutsch-italienischen Beziehungen 1861-1963 – 2004

Wolfgang Altgeld (a cura di)
Darmstadt, Wissenschaftliche Buchgesellschaft, pp. 290, euro 79,00

Anno di pubblicazione: 2004

Il volume raccoglie una scelta di ?fonti sulle relazioni italo-tedesche tra il 1861 e il 1963? con un apparato di note esplicative ridotto al minimo e un’agile introduzione di 15 pagine del curatore, in cui si ripercorrono alcuni aspetti peculiari dei rapporti italo-tedeschi, dalla fondazione del Regno d’Italia alla fine del governo Adenauer. L’opera fa parte della collana ?Fonti sulle relazioni della Germania con i paesi vicini nel XIX e XX secolo?, e contiene 269 fonti, tutte edite, che ripercorrono cento anni di una storia particolarmente intensa di rapporti e intrecci profondi, di alleanze e scontri che caratterizzarono i due Stati nazionali ?più giovani? dell’Europa occidentale.
Le fonti, sia tedesche che italiane in traduzione tedesca, oltre a riportare alcuni dei principali trattati bilaterali, dalla Triplice al Patto d’Acciaio, ma anche l’accordo del 1956 sull’assunzione di lavoratori italiani in Germania e l’accordo culturale italo-tedesco dello stesso anno, possono essere suddivise in alcuni nuclei tematici: le vicende dell’unificazione dei due Stati nel loro reciproco intrecciarsi, con particolare interesse per l’atteggiamento tattico di Bismarck verso i democratici italiani e il giudizio durissimo tedesco sull’?imperdonabile tradimento? di Garibaldi nel suo intervento a favore della nascente Repubblica francese; l’Italia e il Papato, con riferimenti ai cattolici tedeschi e al Kulturkampf; la Triplice Alleanza e l’intervento in guerra dell’Italia, in cui emergono il ruolo di Crispi e il deteriorarsi del rapporto tra Francia e Italia, nonché le riflessioni tedesche e austriache sull’atteggiamento di neutralità italiana, come anche il giudizio fortemente critico di Borgese sulla politica di potenza tedesca; la questione del Sudtirolo/Alto Adige come fonte di continue tensioni nelle relazioni tra i due paesi; Italia e Germania nella seconda guerra mondiale, con particolare attenzione al rapporto, spesso ambiguo, tra i due dittatori ma anche ai momenti cruciali dell’alleanza nel corso del conflitto, con riferimento al giudizio dei vertici nazisti sull’uscita dalla guerra dell’Italia ma anche al ricordo di un soldato nazista delle ?quattro giornate? di Napoli; la costruzione di una nuova alleanza italo-tedesca nell’impegno di De Gasperi e Adenauer per un’Europa unita.
La scelta delle fonti segue, per un verso, secondo un’impostazione tradizionale, un taglio prevalentemente politico-diplomatico, d’altra parte offre un numero non irrilevante di documenti che riportano giudizi e riflessioni non solo di politici ma anche di intellettuali tedeschi e italiani, come Benedetto Croce e Ludwig Curtius, su caratteri e peculiarità rispettive dell’altra nazione. Con ciò emerge quindi come la storia dei rapporti tra Italia e Germania sia continuamente definita da modelli di percezione di sé e dell’altro, nella cui costruzione si attinge spesso ad un arsenale di immagini archetipiche e di pregiudizi, che vengono alla luce specialmente in momenti di particolare tensione e di crisi nei rapporti bilaterali. Ciò provoca spesso la nascita di forti aspettative degli uni verso gli altri; aspettative che verranno alla fine generalmente deluse proprio in quanto frutto di costruzioni ideali.

Andrea D’Onofrio