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11. Rassegna Stampa dall’11 al 24 settembre 2023

a cura di Irene Rossini e Alessandro Barile

Stampa Estera: El País (ES); Le Figaro (FR)

L’anniversario dell’11 Settembre e le nuove alleanze che si stanno profilando nello scacchiere internazionale in conseguenza della guerra russo-ucraina contribuiscono a rinfocolare il dibattito sul rapporto tra l’Occidente e il resto del mondo, sia in termini geopolitici che culturali. Da qui diffuse riflessioni, dagli evidenti risvolti di interesse storico, sulla crisi del mondo democratico-occidentale. Connessa in qualche modo al ruolo dell’Occidente, in particolare dell’Europa, è anche la questione migratoria, tornata nelle ultime settimane al centro dell’attenzione tanto in Italia quanto nel resto del dibattito in sede Ue.

Altro tema dominante la rassegna di questo periodo è la notizia della scomparsa di Giorgio Napolitano, che oltre ad aprire a ricostruzioni di taglio storico sulla sua personalità politica e sul suo operato quale storico dirigente del Pci e poi alta carica dello Stato, si intreccia alle recenti polemiche sulla narrazione pubblica della lotta resistenziale 1.

11 Settembre

L’11 settembre richiama le testate giornalistiche a ripercorrere la storia del continente americano, in particolare l’attacco terroristico del 2001 a Ground Zero e il golpe militare del 1973 ai danni di Salvador Allende. La stampa si concentra non tanto sulla ricostruzione storica 2, quanto sull’indagare le ripercussioni che quei drammatici eventi hanno avuto e continuano ad avere all’interno della compagine sociale nazionale. È in particolare sull’11 settembre cileno che ancora si condensano le nubi di un acceso dibattito interno sul significato e le conseguenze di quello che il golpe comportò. Particolare attenzione alla brutalità della reazione armata militare e del regime che grazie ad essa creò Pinochet, viene accordata dagli articoli dedicati a questa triste pagine della storia cilena 3. La rievocazione delle violenze connesse all’attuazione del Piano Condor da parte dei militari sudamericani – molti dei quali ancora impuniti – 4, unita alla tragedia dell’esilio 5, rappresenta ad oggi un persistente e insormontabile ostacolo alla pacificazione della società cilena, la cui polarizzazione 6 sembra destinata a persistere, almeno fin quando il «déficit de verdad, de preguntas sin respuestas» non verrà colmato 7. A una lettura condivisa della storia nazionale non contribuisce, si sottolinea ne El País, il revisionismo storico del mondo intellettuale, politico e giornalistico che ruota attorno alla destra cilena, di ispirazione «pinochetista» 8. Essa, a cinquant’anni dal golpe, si fa veicolo di una interpretazione controversa sia del golpe militare – non sarebbe stato altro che un’operazione volta a salvare la nazione dal pericolo costituito da Allende –, sia di Pinochet, considerato un vero, grande statista 9. Lo scontro sulla memoria rischierebbe così di far riemergere nella coscienza della società cilena una storia che, se è vero che non si ripete, sembra mantenere attuali le tensioni del passato 10.

La rievocazione dell’“altro” 11 settembre viene accostata dai principali organi di stampa ad una più ampia riflessione che, se in parte analizza i cambiamenti avvenuti, rispetto a 22 anni fa, nell’identità della società americana 11, si focalizza soprattutto sulla polarizzazione geopolitica contingente e sulla ratio di fondo che oggi, chiuso il «momento unipolare» della lotta al terrorismo 12, ispira la politica dell’Occidente democratico nel rapporto con il Sud globale 13, volto almeno in parte a costruire una nuova configurazione dei rapporti tra popoli e culture non fondata sul dominio e sul possesso 14. Al riguardo, una menzione particolare va alla riflessione sul controverso ruolo dell’Occidente nella Storia; tema questo molto dibattuto anche in relazione alle polemiche su “cultura woke” e cancel culture e trattato, soprattutto su di un giornale d’area conservatrice come Le Figaro, con taglio accusatorio verso il “politicamente corretto” imposto dalla presunta “egemonia culturale” della sinistra 15.

La narrazione giornalistica sul ruolo cooperativo e inclusivo che stanno cercando di ritagliarsi gli Stati Uniti non è univoca 16. Da una parte il riscoperto multilateralismo americano viene descritto come la via che riporterà gli Stati Uniti al centro dello scenario geopolitico quale alternativa alle strade offerte dalla Cina e dalla Russia 17 – sempre più vicina, quest’ultima, alla Corea di Kim Jong- un, come dimostrano anche le celebrazioni del 70° anniversario dell’armistizio della guerra di Corea18. D’altra parte, emerge in misura maggiore lo scetticismo sulle possibilità di successo dell’America nello scenario globale, innanzitutto se misurate in termini di hard power 19. La stampa italiana esprime peraltro le diffuse inquietudini di fronte a un linguaggio ideologizzato e politico-religioso, che in paesi ‘nemici’ tenderebbe incessantemente a rievocare la minaccia dell’“imperialismo” dell’Occidente a guida USA 20. In determinati casi viene indagato, in ottica storica, proprio il ruolo svolto dall’Occidente nei diversi teatri di crisi che hanno attraversato e che, in molti casi, continuano a marcare la storia del Novecento 21. Nel quadro del difficile superamento dell’equilibrio post ’89, si sovrappongono ricostruzioni storico-giornalistiche che rintracciano le radici dei conflitti in corso in Europa dell’Est – quello tra Russia e Ucraina e quello tra Azerbaigian e Armenia – nella “fine dell’Urss” 22 e che non mancano di evocare i fantasmi della Guerra Fredda 23.

Questione israelo-palestinese

Mentre l’Occidente cerca di ritagliarsi un ruolo di primo piano nella definizione di nuovi rapporti di collaborazione tra Israele e Arabia Saudita 24, cade in questo periodo il 30° anniversario della ratifica, proprio a Washington, di un’intesa che è rimasta in gran parte su carta e che, non a caso, non ha ricevuto alcuna celebrazione ufficiale né in Israele né in Palestina 25. Anche dalla stampa emergono infatti sempre più offuscate le speranze sorte con gli accordi di Oslo del 1993 tra il governo israeliano di Rabin e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina guidata da Arafat, seguite nel 1995 da Oslo2 26. D’altronde, non sembrano andare nel senso della pacificazione né le recenti esternazioni di Abu Mazen – il quale aveva parlato di motivazioni “sociali” dietro la Shoah con toni evidentemente antisemiti –, causa di generale indignazione da parte della comunità internazionale e di una parte della stessa compagine intellettuale palestinese 27; né l’operato del governo di ultradestra israeliano 28: oltre a risultare ben poco orientato a riconoscere ai palestinesi le loro concessioni 29 – come denuncia anche l’“architetto” degli accordi di Oslo, Yossi Beilin, dalle pagine di El País 30 –, sta vivendo un contrasto interno con il potere giudiziario senza precedenti. La riforma della giustizia, in parte già approvata dal governo guidato da Netanyahu, rappresenterebbe una minaccia allo Stato di diritto e alla democrazia israeliana oltre che un ulteriore ostacolo alla possibilità di costituire uno Stato palestinese 31. Sotto questo profilo anche esponenti del mondo intellettuale democratico prendono pubbliche posizioni critiche verso una gestione autoritaria del potere che rischia solo di infocolare la polarizzare sociale 32.

Morte di Giorgio Napolitano

La notizia della morte di Giorgio Napolitano trova ampia eco in tutta la stampa nazionale, anche se all’insegna di narrazioni diverse e contrastanti 33. Numerosi articoli ne ripercorrono la storia strettamente personale 34 e più genuinamente politica, cominciando dal cursus honorum intrapreso nel PCI togliattiano – quale pupillo di Amendola – fino ai più alti incarichi istituzionali di livello nazionale ed europeo 35.

La narrazione dominante tratteggia l’ex presidente della Repubblica come un coerente uomo di sinistra, figlio della storia comunista e persuaso che la sua evoluzione dovesse muoversi nell’orizzonte del riformismo e della socialdemocrazia 36. Stefano Folli e Maurizio Molinari, in particolare, insistono sulla coerenza ideale mantenuta negli anni da Napolitano, innanzitutto nell’assolvimento dello storico compito dei comunisti di rinnovare la società italiana senza però «inseguire l’illusione rivoluzionaria» – come scrive Folli – e senza mai rinunciare ad «esercitare la ragione critica» 37. Non a caso l’avversione del dirigente “migliorista” per i pregiudizi dell’ideologia e il conseguente ruolo di pacificatore sociale e politico che svolse nella sua lunga carriera politica, sembrano i riferimenti più ricorrenti nelle manifestazioni di riconoscimento umano e politico di cui oggi viene omaggiato Napolitano 38, finanche dal mondo religioso – sia cattolico 39 che ebraico 40 – e da quello euroatlantico, con cui Napolitano cominciò a intessere un dialogo costruttivo già all’indomani dello strappo con l’Urss del 1968, cogliendovi il viatico per portare la sinistra in Occidente e per emanciparla dal suo tradizionale antiamericanismo 41.

Anche il ricordo del Corriere della Sera è apertamente celebrativo, attento – soprattutto il giorno dopo la scomparsa – ad esaltarne il profilo istituzionale, il suo essere distante da ideologie, utopismi o radicalismi anche nella sua vita politica nel Pci 42. La dimensione di “ex comunista”, o per meglio dire di “a-comunista”, anche durante la militanza nel partito, è messa in risalto soprattutto in chiave “europeista” e “migliorista”, quindi di riformista a tutto tondo e in anticipo sui tempi di evoluzione della sua comunità politica. La “seconda parte” della sua vita politica, quella istituzionale che culminerà con la presidenza della Repubblica, è ricordata positivamente soprattutto in rapporto agli eventi del 2010-2011, e quindi alle dimissioni del governo Berlusconi e la sua sostituzione con il governo “tecnico” guidato da Mario Monti. Nel giorni seguenti si darà maggiore risalto a letture critiche del suo operato, soprattutto istituzionale, ma espresse sempre con accortezze e attente a salvaguardarne la memoria positiva 43. Di altro tono, tutt’altro che celebrativo, gli articoli dedicati alla scomparsa di Napolitano da parte de il Giornale, ritratto alla stregua di “un comunista al Quirinale”, come titola la Sezione appositamente dedicata al ritratto dell’ex presidente. Ne vengono innanzitutto messe in luce le contraddittorie scelte politico-personali, in particolare il passato dai gruppi universitari fascisti al Pci 44; ma, soprattutto, si insiste sui condizionamenti, declinati come indebiti, che da presidente del Consiglio Superiore della Magistratura egli avrebbe esercitato nei riguardi del potere giudiziario: se il Fatto Quotidiano tratta l’argomento rievocandone le ombre connesse alla trattativa Stato-Mafia 45, il giornale di Alessandro Sallusti tratteggia la figura di uomo politico plasmato dalla scuola “totalitaria” comunista 46 al punto da esercitare il mandato presidenziale da «monarca» 47, solito ad «usare la democrazia a suo piacimento per fini politici di parte» 48. A Napolitano viene imputata anche la regia delle trame che portarono alla caduta del governo Berlusconi e poi alla sua condanna 49.

Interessante, infine, il ricordo de il manifesto, che tenta di mantenersi in equilibrio tra “l’onore delle armi” verso il dirigente comunista e le critiche politiche verso il Napolitano tanto “migliorista” quanto “presidente-monarca” 50. Se la sua vicenda al Quirinale è valutata sostanzialmente in maniera critica, di diverso segno è il ricordo del Napolitano comunista, nel tentativo di salvaguardare la memoria del partito, di cui comunque egli fu uno dei massimi dirigenti 51. L’obiettivo è quello di sottrarre Napolitano all’esclusiva memoria istituzionalizzata, difendendone la vita militante e comunista, quindi “di parte”, sebbene su posizioni distanti da quelle de il manifesto.

Raccontare la storia nazionale

Il tema della ricostruzione storica degli anni del fascismo e della guerra trova ampia eco nella stampa nazionale, vista la persistenza di rappresentazioni del passato che non sembrano procedere verso una lettura condivisa. Il Fatto quotidiano prosegue a commemorare l’ottantesimo anniversario della Resistenza con un taglio che, lungi dal considerare l’8 settembre 1943 52 come “morte della patria”, sottolinea «la fecondità, ancora germinativa» della lotta partigiana che ne seguì 53. Su questa linea anche la Repubblica, capofila della polemica sorta a causa del mancato rinnovo, da parte del ministro dell’Istruzione, della convenzione con l’Anpi per la divulgazione nelle scuole degli «ideali di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale» sui quali è nata la Repubblica e che vengono declinati come diretto portato della lotta partigiana 54. Mentre la stampa vicina al governo conviene con Valditara sull’opportunità di superare una narrazione della «Guerra civile» bollata come di sinistra – perché tutta improntata sull’«elegia dei partigiani» 55–, la stampa di opposizione vede dietro la decisione del governo contro l’Anpi un chiaro segnale politico: come si legge anche nell’intervista a Giovanni De Luna, l’intento di fondo della destra sarebbe quello di «monopolizzare il discorso pubblico» e di “mistificare” e «riscrivere la storia del Ventennio» 56. Sulla scia di queste polemiche, si segnala anche la querelle nata attorno alla decisione della giunta comunale di Grosseto – guidata dal sindaco Vivarelli Colonna di Fratelli d’Italia – di intitolare a Giorgio Almirante una via della città. Secondo il manifesto, l’iniziativa è incardinata in un discorso di “pacificazione ideologica” che nasconde – accusa Davide Conti – una chiara operazione di revisionismo storico 57.

La condanna senza appello che oggi emette la Chiesa nei confronti dell’ideologia e dei metodi del fascismo trova nell’avvio del procedimento vaticano per la beatificazione di don Minzoni – assassinato dai fascisti nel 1923 – l’occasione per approfondimenti critici sul silenzio di Pio XI 58. D’altronde, il diverso passo dato dall’attuale pontefice al riconoscimento delle responsabilità della Chiesa negli anni del regime sta consentendo di aggiungere nuovi tasselli al complesso mosaico del Novecento grazie ai documenti di notevole importanza storico-archivistica recentemente desecretati59. Il Corriere della Sera dà molto risalto alla scoperta dello storico Giovanni Coco di una lettera, datata 14 dicembre 1942 e firmata dal gesuita tedesco Lothar König, indirizzata al segretario particolare del Papa Robert Leiber, che confermerebbe la conoscenza da parte del pontefice dell’esistenza e della natura dei campi di concentramento nazisti in Germania. La notizia, di portata storica internazionale, consente al quotidiano milanese di avviare una formulazione in parte diversa sull’operato di Papa Pio XII, chiedendosi dell’opportunità del processo di beatificazione 60.

Libri e varie

L’attenzione e il contrasto a interpretazioni storiche dal sapore revisionista o comunque dimentiche delle tragedie del passato, ispira disparate iniziative di stampo storico-culturale volte a marcare una volta per tutte i “luoghi della memoria” 61 e accende nuove polemiche, come quella che imperversa nella società britannica in conseguenza della proposta di legge con cui il governo – a guida conservatrice – propone di amnistiare tutti i responsabili delle violenze che tra la fine degli anni Sessanta e la fine degli anni Novanta imperversarono in Irlanda del Nord 62.

Il Fatto Quotidiano dedica più di un approfondimento al terrorismo nero degli anni Settanta, visto il rilancio del corso giudiziario sulla strage di Piazza della Loggia 63 e sull’omicidio del giornalista Mino Pecorelli 64. Rimanendo in tema di inchieste ancora da chiarire, a 60 anni dal disastro del Vajont, la Repubblica ricostruisce una «strage industriale dimenticata» dallo Stato 65 e cerca di fare luce sulle evidenze che potrebbero emergere sulla strage di Ustica 66 dalla desecretazione di nuovi documenti custoditi dalla Difesa 67.

Si segnalano infine, in via sintetica, articoli di taglio storico dedicati a fatti e riflessioni meno centrali nel dibattito pubblico contingente 68 e a figure del panorama scientifico 69 e artistico-culturale di fama internazionale 70, con particolare riferimento a coloro che sono venuti a mancare, come Gianni Vattimo 71 e Fernando Botero 72.

Tra le varie pubblicazioni 73, segnaliamo il saggio-inchiesta del giornalista Marco Ascione sui rapporti tra mondo politico e Cl (La profezia di Cl. Comunione e liberazione tra fede e potere. Da Formigoni alla rivoluzione Carrón e oltre) 74, quello del giurista Marc Carrillo sulle leggi emanate in Spagna durante la dittatura di Franco (El derecho represivo de Franco 1936-1975) 75, nonché il lavoro dello storico militare Niccolò Lucarelli sull’avventura coloniale dei miliziani fedeli al Duce (Le Camicie nere in Africa 1923-1943, Mursia) 76.

Note

1 Precisiamo che la presente rassegna manca della consultazione de Il Foglio vista l’impossibilità di accedere al quotidiano attraverso la piattaforma MLOL.

2 Andrea Muratore, L’altro 11 settembre: la guerra sotterranea tra Kissinger e Allende, il Giornale.it, 11/09/2023; Sofia Gadici, Cile, 50 anni fa il golpe di Pinochet e la morte del presidente Allende: cosa accadde, Repubblica.it, 11/09/2023; Emanuel Pietrobon, Salvador Allende, il Cile e la prima guerra ibrida totale, il Giornale.it, InsideOver, 11/09/2023; Gianluca Di Feo, Paola Cipriani, Paula Simonetti, Corrado Moretti, Nino Brisindi, 11/9 Attacco all’America, Repubblica.it, 11/09/2023; Daniele Mastrogiacomo, Cile, così nacque il colpo di Stato, Repubblica.it, 11/09/2023; Corrado Moretti, Alessandro Oppes, Cile, 50 anni fa il golpe: dall’elezione di Allende a Pinochet, tutto quello che c’è da sapere, Repubblica.it, 11/09/2023.

3 Ascanio Cavallo, “No pensé que el abrazo con mi padre en La Moneda sería el último”, El Paìs, 12/09/2023; Il Cile nel cinema: da Nanni Moretti a Pablo Narrín, così gli autori ricordano il golpe del 1973, Repubblica.it, 11/09/2023.

4 Desaparecidos. L’ex ufficiale argentino Carlos Malatto rischia il processo in Italia, Repubblica.it, 12/09/2023.

5 Anna Lombardi, Isabel Allende. L’ultima cena con mio zio Salvador, Repubblica.it, 11/09/2023; Concetto Prestifilippo,

L’11 settembre degli Inti-Illimani: “Quel giorno che cambiò il Cile e la nostra vita”, Repubblica.it, 11/09/2023.

6 Federico Rivas Molina, El Chile partido, El Paìs, 18/09/2023.

7 Rocío Montes, Chile, ante su major desafío, El Paìs, 11/09/2023.

8 La fractura de Chile, El Paìs, 11/09/2023; Lluís Bassets, Chile, vanguardia y espejo, El Paìs, 14/09/2023.

9 Juan Gabriel Vásquez, La persistencia del 11 de septiembre, El Paìs, 15/09/2023.

10 Elena Basso, In Cile, 50 anni dopo il golpe, l’ora dei negazionisti filo-Pinochet: “Non fu dittatura, ma governo militare”, Repubblica.it, 11/09/2023.

11 Gian Micalessin, 11 settembre, 22 anni fa. L’America è lacerata: nemmeno la sicurezza riesce a unire il Paese, il Giornale.it, 11/09/2023; Francesca Salvatore, Gli Stati Uniti si spaccano. I “fronti aperti” dell’11 settembre, il Giornale.it, InsideOver, 11/09/2023.

12 Francesco Maria Tedesco, I valori dell’Occidente: colonialismo e ipocrisia, il Fatto Quotidiano, 16/09/2023,

13 Emanuel Pietrobon, Il Gabon (e l’Africa) al centro della guerra tra Francia e Cina, ilGiornale.it, InsideOver, 14/09/2023; Paolo Lambruschi, “La settimana più mortale in Sudan” dopo cinque mesi di guerra nascosta, Avvenire.it, 14/09/2023; Diego López, In coda a Cuba per comprare carne scontata quasi scaduta, il Fatto Quotidiano, 15/09/2023; Alessandra Colarizi, “Più ONU per riformare il Mondo”, il Fatto Quotidiano, 15/09/2023; Massimo Fini, Al-Sisi e Algeria: all’Occidente piacciono solo i suoi dittatori, il Fatto Quotidiano, 21/09/2023.

14 Tomaso Montanari, New York e le opere restituite. I musei ripensino il loro ruolo, il Fatto Quotidiano, 11/09/2023.

15 Paolo Mieli, La rivincita della storia. L’Occidente sbaglia quando pretende di imporsi come modello universale, Corriere della Sera, 12/09/2023; Jean-Pierre Le Goff, «Mai 68, révolte nihiliste et naissance du gauchisme culturel», Le Figaro, 19/09/2023; Eugénie Bastié, Il était une fois au Wokistan, Le Figaro, 21/09/2023.

16 Andrea Rizzi, Carlos E. Cué, El G-20 de Nueva Delhi da oxígeno a un multilateralismo malherido, El Paìs, 11/09/2023; Federico Giuliani, India e Medio Oriente. Così gli Usa bloccano la via della seta cinese, ilGiornale.it, 11/09/2023.

17 Mario Platero, Al G-20 la vittoria di Biden è la Cina isolata, Repubblica.it, 11/09/2023.

18 Javier G. Cuesta, Kim Jong-un llega a Rusia en tren para reunirse con Putin, El Paìs, 13/09/2023; Alessandra Colarizi, Kim-Putin: oltre il turismo le munizioni, il Fatto Quotidiano, 13/09/2023.

19 Fabio Mini, L’America è debole. Rischio atomico, il Fatto Quotidiano, 14/09/2023; Luigi Guelpa, Kim-Putin, i dittatori brindano: “Noi uniti nella sacra battaglia”, ilGiornale.it, 14/09/2023.

20 Fabio Carminati, Kim e Putin in Siberia: lotta “sacra” all’Occidente, Avvenire.it, 13/09/2023.

21 Andrea Muratore, “Guerre, crisi, rivoluzioni: vi racconto gli errori dell’Occidente”, ilGiornale.it, 12/09/2023; Giuseppe Acconcia, Primavere arabe sconfitte, nucleare russo e soldi USA. Così l’élite militare prova a cambiare l’Egitto, ilGiornale.it, 13/09/2023; Andrea Muratore, Così Putin dopo l’Ungheria si prende anche la Slovacchia, ilGiornale.it, 15/09/2023.

22 Artem Micryukov, Armenia. C’è l’accordo sulla riapertura del corridoio umanitario, Avvenire.it, 12/09/2023; Fulvio Scaglione, Vecchi fantasmi e nuovi demoni”, Avvenire.it, 20/09/2023; Andrés Mourenza, Un disputado enclave armeno en Azerbaiyán, El Paìs, 22/09/2023; Jeffrey D. Sachs, La Nato dà ragione al bellicista Putin, il Fatto Quotidiano, 22/09/2023; Stefano Cappellini, Hanno tutti ragione. D’Alema dichiara guerra agli Usa:”Russia e Cina si battono per un mondo più giusto”, Repubblica.it, 22/09/2023; Josep Catá, Los armenios, entre la protesta y la resignación ante Nagorno Karabaj, El Paìs, 24/09/2023.

23 Cristian Segura, Ucraina teme quedar dividida como Corea, El País, 24/09/2023.

24 M.V.L., A:P., T.D.B., EE UU acelera el paso para lograr un acuerdo entre Israel y Arabia Saudí, El Paìs, 16/09/2023. 25 Antonio Pita, Sin paz 30 años después de los Acordos de Oslo, El Paìs, 12/09/2023. Per una lettura critica degli accordi di Oslo, che avrebbero permesso l’attuale «regime di segregazione», vedi anche Chiara Cruciati, Oslo, trent’anni dopo: il negoziato come fine e non come mezzo, ilmanifesto.it, 13/09/2023.

26 Enrico Franceschini, Trent’anni fa gli accordi di Oslo e la storica stretta di mano tra Rabin e Arafat: accese la speranza di pace in Medio Oriente, Repubblica.it, 13/09/2023; Gli accordi di Oslo compiono 30 anni, Avvenire.it, 13/09/2023.

27 Lettera contro Abu Mazen di 75 intellettuali e attivisti palestinesi: “No a qualunque tentativo di travisare l’Olocausto”, Repubblica.it, 11/09/2023.

28 Corrado Augias, Bruno Segre, in ricordo di un uomo giusto, Repubblica.it, 15/09/2023.

29 ¿Justicia poética o internalización de la violencia en Israel?, El Paìs, 24/09/2023.

30 Antonio Pita, “La derecha israelí ha anulado ‘de facto’ los Acuerdos de Oslo, El Paìs, 14/09/2023.

31 Rossella Tercatin, Israele, al via la storica seduta della Corte Suprema sulla riforma della giustizia, Repubblica.it, 13/09/2023; Antonio Pita, El Supremo israelí examina la reforma de Netanyahu que laina el poder del tribunal, El Paìs, 13/09/2023; René Backmann, “Tutti contro Netanyahu: “Per noi ormai è un dittatore”, il Fatto Quotidiano, 18/09/2023; Valerio Chiapparino, Israele al bivio, Netanyahu allo scontro con la Corte Suprema, ilGiornale.it, 19/09/2023; Enrico Franceschini, La soluzione “due Stati” con i palestinesi e un governo di unità nazionale: le condizioni di Biden a Netanyahu per chiudere l’accordo di pace con i sauditi, Repubblica.it, 24/09/2023.

32 “Netanyahu e Abu Mazen: due dittatori”, il Fatto Quotidiano, 24/09/2023; Francesca Borri, Nel campo profughi di Jenin, dove la Jihad fa proseliti sfruttando la frustrazione dei palestinesi, 24/09/2023.

33 Tommaso Rodano, “Gentile, colto, straordinario”. L’ultimo inchino dei giornali, il Fatto Quotidiano, 24/09/2023; Alessandro Gnocchi, “Comunista liberale” anzi, “atarassico”. I coccodrilli chic cadono nel ridicolo, ilGiornale.it, 24/09/2023.

34 Giovanna Vitale, Clio Bittoni e Giorgio Napolitano, coppia inossidabile. Insieme ai figli convinse il Presidente a interrompere il settennato bis, Repubblica.it, 22/09/2023; Gianfranco Ravasi, Ravasi: il dialogo con Napolitano fra musica e libri. Pure sulla trascendenza, Avvenire.it, 23/09/2023.

35 Monica Rubino, Morte Giorgio Napolitano, una vita per immagini: dal Pci al Quirinale, Repubblica.it, 22/09/2023; Lorena Pacho, Giorgio Napolitano, ex presidente italiano, muere a los 98 años, El Paìs, 23/09/2023; Fabrizio d’Esposito, Napolitano, il riformista sconfitto che divenne re, il Fatto Quotidiano, 23/09/2023; Angelo Picariello, Morto l’ex presidente Giorgio Napolitano, Avvenire.it, 22/09/2023.

36 Filippo Ceccarelli, Morte Giorgio Napolitano, il presidente del “tempo dell’instabilità e della crisi della politica”, Repubblica.it, 22/09/2023; Stefano Cappellini, Cervetti: “Giorgio Napolitano, l’amico leale di una vita, fece di tutto per evitare il bis al Quirinale”, Repubblica.it, 22/09/2023; Stefano Cappellini, Occhetto: Giorgio Napolitano ed io, divisi su Berlinguer ma compagni leali, Monti fu il suo errore, Repubblica.it, 23/09/2023; Concetto Vecchio, Giorgio Napolitano è morto: Se ne va il primo presidente della Repubblica eletto due volte, Repubblica.it, 23/09/2023; Salvatore Cannavò, Al Colle i 2 mandati da “interventista”: sempre nel segno delle larghe intese, il Fatto Quotidiano, 23/09/2023; Marco Tarquinio, Il custode e il groviglio. Il lascito di Napolitano, gran riformista, Avvenire.it, 22/09/2023.

37 Stefano Folli, Giorgio Napolitano, un liberale tra le file del PCI. Colto e convinto europeista, Repubblica.it, 23/09/2023.

38 Massimo Chiari, L’ultimo saluto del mondo a Giorgio Napolitano, Avvenire.it, 23/09/2023; Ungheria 1956 e Napolitano: ecco cosa accadde, Repubblica.it, 23/09/2023; Concetto Vecchio, Rino Formica: “Napolitano si sentì isolato dal Pci nel dialogo con Craxi. Fu comunista liberale”, Repubblica.it, 24/09/2023; Pietro Colaprico, Gemma Calabresi: “Napolitano volle quell’abbraccio tra me e la vedova Pinelli. E io pensai: finalmente”, Repubblica.it, 24/09/2023; Claudio Tito, “Bisogna salvare il Paese”. Il colloquio con Berlusconi nell’ora più buia del 2011, Repubblica.it, 24/09/2023.

39 Zuppi: “Uomo delle istituzioni impegnato per il bene comune”, Avvenire.it, 22/09/2023; Angelo Picariello, Cartabia: “Napolitano un alfiere del pluralismo”, Avvenire.it, 23/09/2023; Federico Garau, Napolitano, la camera ardente in Senato: l’arrivo a sorpresa di Papa Francesco, ilGiornale.it, 24/09/2023.

40 Enrico Franceschini, Pazner: “Con coraggio Napolitano cambiò i rapporti tra sinistra e Israele”, Repubblica.it, 24/09/2023.

41 Gianni Riotta, Gli USA e Napolitano, feeling speciale: prima gli negarono il visto, poi divenne “King George”, Repubblica.it, 23/09/2023; Maurizio Molinari, Giorgio Napolitano, protagonista dei valori dell’Occidente, Repubblica.it, 23/09/2023; Massimo Chiari, L’ultimo saluto dle mondo a Giorgio Napolitano, Avvenire.it, 23/09/2023; Eugenio Fatigante, Letta: “Con Napolitano una scuola straordinaria”, Avvenire.it, 24/09/2023.

42 Marzio Breda, Napolitano. Il Presidente che ruppe i tabù, Corriere della Sera, 23/09/2023; Antonio Polito, Il suo cruccio era la stabilità. Tutte le scelte di un figlio della Repubblica, Corriere della Sera, 23/09/2023; Roberto Gressi, Lo spread, la caduta di Berlusconi e quelle accuse. Lui rispose: è fumo, Corriere della Sera, 23/09/2023; Paolo Franchi, Un comunista «atarassico». Capì prima la fine di un’epoca, Corriere della Sera, 23/09/2023; Maurizio Caprara, Un europeo che si è spinto «oltre i vecchi confini», Corriere della Sera, 23/09/2023; Sabino Cassese, Nella storia della Repubblica, Corriere della Sera, 23/09/2023.

43 Maria Teresa Meli, Le lodi e i cordogli stringati. L’eco delle divisioni nel nome di Napolitano, Corriere della Sera, 24/09/2023.

44 Massimiliano Scafi, Napolitano, una vita di contraddizioni: dai giovani fascisti al Pci, ilGiornale.it, 23/09/2023.

45 Salvo Palazzolo, Napolitano, l’ombra della trattativa Stato-mafia e lo scontro con i pm per distruggere le telefonate con Mancino, Repubblica.it, 23/09/2023; Vincenzo Iurillo, Da Woodcock a Ingroia: il “suo” Csm dichiarò guerra alle toghe, il Fatto Quotidiano, 23/09/2023; Antonio Padellaro, Il Fatto e Napolitano: rapporto burrascoso sempre a viso aperto, il Fatto Quotidiano, 23/09/2023.

46 Roberto Chiarini, L’eterno comunista: con i carri armati russi e contro Solzenicyn, ilGiornale.it, 23/09/2023; Tommaso Cerno, Quelle mosse d’alta scuola comunista per gestire il potere facendo a meno del voto, ilGiornale.it, 24/09/2023.

47 Massimiliano Scafi, Re Giorgio, il presidente monarca che ha comandato per nove anni al Colle, ilGiornale.it, 23/09/2023; Fausto Biloslavo, La sua firma sull’attacco a Gheddafi, ilGiornale.it, 24/09/2023.

48 Alessandro Sallusti, Il Camaleonte, ilGiornale.it, 23/09/2023; Marco Leardi, “Ci chiese le riforme…” Così Napolitano “guidò” Fornero e Monti, ilGiornale.it, 24/09/2023.

49 Le prove delle trame tra il Quirinale e i pm. “I contatti partirono appena vinse il Cav”, ilGiornale.it, 23/09/2023.

50 Andrea Fabozzi, Il migliorista che faceva i governi, bersaglio delle nostre prime pagine, ilmanifesto.it, 23/09/2023; Andrea Colombo, Giorgio Napolitano, il comunista che salì due volte al Quirinale e divenne un re, ilmanifesto.it, 23/09/2023.

51 Aldo Tortorella, Vincenzo Vita, Giorgio Napolitano fu un uomo di partito oltre che delle istituzioni, ilmanifesto.it, 24/09/2023.

52 Massimo Novelli, Nikolaj e gli altri. Storia degli ex prigionieri sovietici che combatterono in Italia a fianco della Resistenza, il Fatto Quotidiano, 11/09/2023; Davide Bartoccini, Lo 007 che ebbe un ruolo chiave l’8 settembre, ilGiornale.it, 14/09/2023.

53 Tomaso Montanari, La Resistenza, una guerra di liberazione universale, il Fatto Quotidiano, 18/09/2023.

54 Giovanna Casadio, Stop alle lezioni su Resistenza e Costituzionenelle scuole: Valditara non sblocca il rinnovo dell’accordo con l’Anpi, Repubblica.it, 18/09/2023; Silvia Truzzi, La Liberazione è patrimonio di tutti, ma non dei fascisti, il Fatto Quotidiano, 21/09/2023.

55 Dino Cofrancesco, Ha ragione Valditara. Raccontare la Storia è ben diverso dal fare l’elegia dei partigiani”, ilGiornale.it, 20/09/2023.

56 Giovanna Vitale, Anpi-Valditara, De Luna: “L’obiettivo del governo è riscrivere la storia del Ventennio. Nelle aule si insegni la democrazia”, Repubblica.it, 20/09/2023.

57 Francesco Giubilei, Grosseto avrà la sua “via Almirante”. La sconfitta fa insorgere sinistra e Anpi, ilGiornale.it, 12/09/2023; Davide Conti, Via Almirante a Grosseto. La strada che non vogliamo seguire, ilmanifesto.it, 14/09/2023.

58 Maurizio Viroli, Don Minzoni. Morte di un antifascista, Repubblica.it, 12/09/2023.

59 V.G.O., La carta que prueba que Pío XI conocía el horror nazi, El País, 19/09/2023.

60 Massimo Franco, Papa Pio XII sapeva dal 1942 dello sterminio degli ebrei, Corriere della Sera, 16/09/2023; Intervista di Massimo Franco allo storico Giovanni Coco, Pio XII sapeva, Corriere della Sera, inserto La Lettura, 17/09/2023.

61 Katja e Gunter Demnig, Le nostre pietre sono Memoria quotidiana, il Fatto Quotidiano, 15/09/2023; Isabel Ferrer, El cónsul que murió sin saber que era un héroe, El Paìs, 18/09/2023; Daniele Mastrogiacomo, Argentina, l’ex centro di tortura dei desaparecidos diventa patrimonio dell’Umanità: l’Esma entra nell’Unesco, Repubblica.it, 20/09/2023; Vincenzo Grienti, Gli eroi di Clivio che aiutarono ebrei e perseguitati a sfuggire ai nazifascisti, Avvenire.it, 22/09/2023;

J.P. Criales, C. Lambertucci, La memoria del horror sigue viva en Argentina, El Paìs, 24/09/2023.

62 Rafa De Miguel, La contestada amnistía del Gobierno de Sunak, El Paìs, 13/09/2023. Da segnalare il reportage di Jamila Mascat, Belfast città divisa, ilmanifesto.it, 14/09/2023.

63 Gianni Barbacetto, Brescia, il teste chiama in causa rauti, il Fatto Quotidiano, 23/09/2023.

64 Vincenzo Bisbiglia, Pecorelli, riparte l’inchiesta: il faro dei pm su Fioravanti, il Fatto Quotidiano, 24/09/2023.

65 Vajont, l’ultimo tradimento, Repubblica.it, 18/09/2023.

66 Gianluca Di Feo, Ustica, l’inchiesta segreta del generale Dalla Chiesa, Repubblica.it, 11/09/2023; Giuseppe Scarpa, Ustica, nell’inchiesta dei pm romani le mezze verità di Parigi sulle portaerei francesi: “Erano in rada”, Repubblica.it, 12/09/2023.

67 Fabio Tonacci, Giuliano Foschini, Strage di Ustica, il ministero della Difesa ammette: esistono documenti non ancora declassificati, Repubblica.it, 16/09/2023; Lirio Abbate, Ustica, l’urgenza di fare nomi per la verità, Repubblica.it, 16/09/2023; Antonio Fraschilla, “Niente di segreto”: così il governo liquidava le parole di Amato, Repubblica.it, 16/09/2023.

68 Óscar López-Fonseca, Josu Ternera, el hombre que encarna la historia de Eta, El País, 17/09/2023; sull’ascesa al potere, in Marocco, di Mohamed VI e sulle storiche tensioni del Paese con la Francia, J.C.S., Un monarca silencioso con plenos poderes, El País, 17/09/2023 e Marc Bassets, El terremoto hace aflorar la crisis diplomática entre Francia y Marruecos, El País, 18/09/2023. Sull’offensiva della fine del 1918, decisiva per la conclusione della Grande Guerra, Andrea Muratore, I “cento giorni” che chiusero la Grande Guerra, ilGiornale.it, 22/09/2023. Sull’influenza del berlusconismo nel modificare e plasmare una nuova etica nazionale, Francesco Ferasin, Bindi ammette: “Sì la commedia di Berlusconi vinse l’Italia”, il Fatto Quotidiano, 11/09/2023.

69 Francesco Sylos Labini, Oppenheimer, i fisici e la bomba, il Fatto Quotidiano, 19/09/2023. Sulle analogie tra la censura del maccartismo americano e quella che, in nome del politicamente corretto, influenzerebbe la narrazione cinematografica e, più in generale, la cultura occidentale dell’attuale epoca storica, si veda l’interessante riflessione di Carlo Freccero, La dittatura woke uccide il cinema, il Fatto Quotidiano, 21/09/2023. Infine, sulle responsabilità etiche nella ricerca scientifica segnaliamo Andrea Capocci, Pubblica o muori, sperando che nessuno controlli, ilmanifesto.it, 14/09/2023 e Mario Di Vito, La corsa alla pubblicazione che distrugge la deontologia, ilmanifesto.it, 16/09/2023, relative al “caso Schillaci” frutto di un’inchiesta proprio de il manifesto.

70 Mario Vargas Llosa, Carlos Alberto Montaner, El País, 17/09/2023.

71 Savatore Cannavò, Quel “Comunismo ermeneutico”, amore per gli ultimi fino all’ultimo, il Fatto Quotidiano, 20/09/2023; Roberto Esposito, Gianni Vattimo è morto: è stato il filosofo del pensiero debole e del postmoderno, Repubblica.it, 20/09/2023; Ettore Boffano, Addio a Vattimo, pensiero “debole” e vita fortissima, il Fatto Quotidiano, 20/09/2023; Daniele Abbiati, È morto Gianni Vattimo, il filosofo tra “pensiero debole” e sentimenti fortissimi, ilGiornale.it, 20/09/2023; Edoardo Sylos Labini, Gianni Vattimo: “La scuola gentiliana resta la migliore”, ilGiornale.it, CulturaIdentità, 20/09/2023.

72 Guglielmo Calvi, È morto Fernando Botero, l’artista delle figure voluminose, ilGiornale.it, 15/09/2023; Lara Crinò, fernando Botero è morto: l’artista colombiano aveva 91 anni, Repubblica.it, 15/09/2023; Santiago Torrado, Muere Botero, un artista monumental, El País, 16/09/2023; Inconfundible Botero, El País, 16/09/2023.

73 Roberto Vivaldelli, Caso Jfk, l’agente della scorta presidenziale: “Non fu un proiettile magico”, ilGiornale.it, 11/09/2023; Sergio C. Fanjul, El teórico revolucionario que inspiró las barricadas, El País, 12/09/2023.

74 Fabrizio D’Esposito, Fede e Politica. Da B. a Formigoni a don Carrón: come il potere ha mutato Comunione e liberazione, il Fatto Quotidiano, 11/09/2023; Furio Colombo, Io, Vattimo ed Eco. Una lunga storia di amicizia, Repubblica.it, 20/09/2023; Francesco Tomatis, Gianni Vattimo e la forza debole del cristianesimo, Avvenire.it, 20/09/2023.

75 Jordi Amat, El franquismo contra la ciudadanía, El País, 16/09/2023.

76 Massimo Novelli, criminali d’Italia 1923-1943: la triste epopea (razzista) delle camicie nere fasciste in Africa, il Fatto Quotidiano, 18/09/2023.