Cerca

21. Rassegna Stampa dal 24 novembre 2023 al 7 dicembre 2023

A cura di Enrico Miletto e Simona Berhe

Stampa Estera: Arab News (Arabia Saudita); Le Monde (Francia)

Holodomor

Il tema della memoria dell’Holodomor trova ampio spazio sulla stampa. Il Foglio ospita alcuni interventi di storici: Luciano Capone intervista Marcello Flores sul valore dell’Holodomor nel rafforzamento di «un’identità culturale e memoriale» ucraina 1; Niccolò Pianciola ripercorre gli eventi legati alla Grande carestia, allargando il campo al Kazakistan 2; nella stessa pagina appare anche l’estratto del rapporto che il console italiano a Kharkiv indirizzò a Mussolini nel 1933, informandolo circa gli effetti della carestia in Ucraina (viene contestualmente citato il volume di Andrea Graziosi su La grande guerra contadina in Urss) 3. Il Foglio ospita un intervento dell’ambasciatore ucraino in Italia sulla memoria e il significato dell’Holodomor 4, mentre il quotidiano saudita Arab News pubblica un intervento sullo stesso tema dell’ambasciatore ucraino in Arabia Saudita 5. Il tema trova spazio anche sul Corriere della Sera dove Paolo Mieli riprende l’intervento del Pontefice e Vitaliy Krivitsky, vescovo di Kiev, che accusa Putin di voler attuare una strategia simile 6.

Mentre in Germania la carestia degli anni ’30 è stata ufficialmente riconosciuta come un genocidio 7, come riportato anche da Le Monde, che si sofferma sulla discussione svoltasi nell’aula del Bundestag con i soli pareri contrari di Die Linke e AfD formazioni, rispettivamente, della sinistra radicale e dell’estrema destra 8, in Italia la discussione è in corso: la stampa dà conto della mozione del partito Fratelli d’Italia per il riconoscimento dell’Holodomor come genocidio 9.

 Russia/Unione Sovietica, Ucraina

Come di consueto, le novità editoriali divengono occasione per dibattiti e riflessioni. La pubblicazione delle memorie di Nadezda Mandel’stam (Speranza contro speranza) stimola alcune riflessioni sulla storia dell’Unione sovietica: Giampiero Mughini confronta le due figure di Lenin e Stalin 10; Antonio Armano ricostruisce la vicenda dell’autrice, del marito e le traversie editoriali del libro 11. Andrea Romano fa dialogare tra loro i volumi di Andrea Graziosi (L’Ucraina e Putin tra storia e ideologia) e di Carolina De Stefano (Storia del potere in Russia. Dagli zar a Putin), concentrandosi sulla natura e la forma del potere in Russia e Unione Sovietica. Anche al centro della riflessione di Micol Flammini vi è il tema della violenza nell’esercizio del potere in Russia, a partire dal romanzo di Vladimir Sorokin uscito nel 2006 (La giornata di un opricnik) 12.

Marina Corradi su Avvenire, a partire dalle immagini dei soldati ucraini in marcia sotto l’incedere dell’inverno, ripercorre le vicende del padre che, partito per la Campagna di Russia nel 1941 con la divisione Julia, si trovò a ripercorrere le stesse strade sotto la morsa del freddo che, ieri come oggi, avvolge lo scenario di guerra 13.

Il Corriere della Sera propone due approfondimenti: il primo si sofferma sulle trincee scavate dai soldati russi che ricordano, pur con le sue naturali differenze, le modalità del primo conflitto mondiale 14, il secondo è un’intervista di Fabio Valentino   a Philip Short, corrispondente della Bbc da Mosca e Washington e autore di un’attendibile biografia di Putin (Putin. Una vita, il suo tempo, Marsilio 2022) che riscontra nel conflitto ucraino, questa la sua chiave di lettura, più di una similitudine con la Guerra di Corea, ma a parti rovesciate, con gli Stati Uniti pronti a sostenere l’Ucraina, insieme all’Occidente, per indebolire la posizione di Mosca. Un disegno simile a quello adottato da Stalin in Corea, che vide il leader sovietico appoggiare i coreani del nord per sfiancare gli Stati Uniti e tenerli impegnati sullo scacchiere asiatico 15.

A chiudere il cerchio Le Monde, che offre un reportage da Kiev concentrandosi soprattutto sulla vita quotidiana della popolazione, costretta, dopo i ripetuti attacchi di Mosca, a vivere senza corrente elettrica, riscontrando situazioni del tutto simili a quelle vissute dai civili durante la Seconda Guerra Mondiale 16.

 Storia dell’Italia repubblicana

Il caso Moro rimane ancora un tema in grado di stimolare discussioni sulla stampa: prosegue il dibattito intorno al film di Bellocchio Esterno notte, mentre un’intervista a Luigi Zanda propone un’interpretazione del rapimento dello statista 17. Un altro protagonista di quella stagione trova spazio su il Fatto Quotidiano, che dà la notizia di una giornata di studi dedicata alla figura di Giulio Andreotti, a Castelforte (Latina), richiamando il legame del politico democristiano con quella zona, considerata un suo feudo elettorale 18. Gli anni Settanta sono al centro dell’articolo di Rino Camilleri, sulla questione dell’«incontro tra i comunisti e il super capitalismo […] per l’instaurazione di un governo mondiale dell’umanità», che prende spunto dall’uscita del libro di Roberto de Mattei (I padrini dell’Italia rossa) 19.

Gli anni dell’espansione dell’economia italiana fanno da sfondo ad un articolo che celebra la ricorrenza dei 60 anni dalla nascita dell’ENEL 20; mentre Il Foglio presenta un focus sull’anno 1957 a Milano, quando fu aperto il primo supermercato, contestualmente all’inizio dei lavori per la metropolitana rossa 21.

In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, la Repubblica propone un excursus sulla storia dell’educazione sessuale a scuola, dal 1977 in avanti 22.

Maria Luisa Agnese si inserisce nel dibattito sulla scuola del merito dedicando un approfondimento a Non è mai troppo tardi e al suo conduttore, Alberto Manzi, maestro elementare, pioniere dell’educazione di massa che tra il 1960 e il 1968 portò 1,5 milioni di adulti alla licenza elementare. Prima dell’esperienza televisiva, firmò un progetto di didattica pilota in un carcere minorile e rifiutò durante la sua carriera di docente le schede di valutazione, in sostituzione delle quali utilizzò un timbro – giudizio uguale per tutti gli allievi: Fa quel che può. Quel che non può, non fa 23.

 «Il nostro modo di guardare al passato»

Si segnala l’articolo di Giorgio Caravale che pone l’attenzione sulle difficoltà di una storiografia che ha rinunciato a misurarsi su temi di ampio respiro, incapace di «offrire chiavi interpretative di lungo periodo» 24. Giovanni Belardelli riflette sugli anniversari come «modalità principale, spesso l’unica, con cui la storia entra nel nostro discorso pubblico», allargando poi il discorso al «nostro modo di guardare al passato» 25.

Sullo sguardo al passato e sulla sua riscrittura si concentra anche Raffaele Simone su il manifesto, che denuncia come, a seguito dei cambiamenti di governo, i nuovi esecutivi manifestino la comune tendenza a riscrivere il romanzo nazionale rendendosi protagonisti di una vera e propria incursione della politica nella storia. Dopo aver riportato l’esempio spagnolo, con la legge sulla guerra civile approvata da Zapatero, e francese, con Macron e la questione della colonizzazione in Algeria, si sofferma sull’Italia dove il governo appena insediatosi sembra aver intrapreso un percorso volto ad alterare, se non a cancellare, alcuni capitoli importanti della storia nazionale, dalla Resistenza agli anni di piombo, fino ad arrivare al recente messaggio del ministro dell’istruzione pronto a denunciare le nefandezze dei regimi comunisti, salvo omettere completamente ogni riferimento al nazifascismo 26.

Sulla questione dello sguardo storico, si concentra l’articolo di Giulio Meotti, a partire dall’uscita del volume di Pierre Nora (Une étrange obstination) 27.

 Libri

Si segnalano alcune uscite editoriali, commentate dai quotidiani: il libro di Filippi sulla “storia sui social” 28; il volume di Gian Arturo Ferrari, definito «uno dei sovrani della recente editoria italiana», che presenta una storia dall’interno dell’editoria italiana 29; il libro di Clara Mattei sui rapporti tra mondo economico e fascismo 30; il tema dell’eco-femminismo nella Svezia del primo Novecento è affrontato nella recensione al volume di Elin Wagner 31; Henri Kissinger nel volume Sei lezioni di strategia globale ripercorre la parabola di sei leader (Adenauer, De Gaulle, Nixon, Sadat, Kuan Yew, Thatcher) 32; sono stati pubblicati alcuni scritti inediti in Italia di Jacob Riis 33. Su Il Giornale una recensione al volume di Giampiero Mughini, che traccia le biografie Pintor, Ansaldo, Prezzolini 34. Si segnala la recensione di Stefano Folli al volume di Roberto Balzani e Carlo M. Fiorentino su Risorgimento: costituzione e indipendenza nazionale 35.

Paola Polli recensisce Per Amore, libro di Giorgio Armani, che racconta, attraverso un romanzo autobiografico, la storia del gruppo Armani restituendo, attraverso scorci sociali, politici e umani un affresco della storia italiana 36, mentre su il manifesto trovano spazio le recensioni di Luca Briasco su Notti di bevute e schiamazzi, volume di Charles Bukowski, tradotto da Simona Viciani 37 e di Orio Caldiron su Diari 1941-1958, che, curato da Valentina Fortichiari e Gualtiero De Santi, contiene le riflessioni di Cesare Zavattini 38. Da segnalare, inoltre sulle pagine del medesimo quotidiano, l’articolo di Franco Bergoglio su Angela Davis, storica attivista afroamericana, a partire dalla riedizione di Blues e femminismo nero39, quello di Massimo De Feo sul volume di Gianfranco Mori, Ceppo e mannaia, anarchici di Romagna che ripercorre la storia di 13 anarchici romagnoli in viaggio tra le frontiere d’Europa, Stati Uniti, Messico ed Egitto 40 e la recensione al libro di Maria Fancelli, Rossana Rossanda. Il diciassettesimo tasto che rivisita la formazione milanese della scrittrice istriana 41.

Sul Corriere della Sera Walter Veltroni propone due testimonianze di donne ebree sui giorni del 1943, conservate presso l’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano. La prima è quella di Ines Ghiron, nata ad Alessandria nel 1917, moglie di un responsabile romano di Giustizia e Libertà scampato per caso alle Fosse Ardeatine, mentre la seconda è quella di Ester Marozzi, nata nel 1885 in provincia di Pavia, maestra che ha raccontato i momenti più tragici dei giorni di fuoco del 194342.

 Mostre, cinema, teatro

Spazi di approfondimento sono dedicati a documentari, mostre e spettacoli teatrali. In particolare si vedano Balkanika, documentario di Marianna Schivardi che riflette, trent’anni dopo, sull’eredità della guerra in Bosnia 43 e It Happens to us pellicola firmata nel 1971 da Amalie R. Rothschild che raccoglie testimonianze sull’aborto clandestino negli Stati Uniti proiettato al Festival Cinema e Donne di Firenze 44, la mostra Afghanistan, ombres et légendes, realizzata in occasione del centenario della nascita della Delegazione Archeologica Francese in Afghanistan (DAFA), che ripercorre le campagne fotografiche delle missioni archeologiche 45, l’esposizione permanente dell’International Slavery Museum di Liverpool, che esplora l’impatto della tratta transatlantica degli schiavi evidenziando le responsabilità dell’Impero britannico 46 e il percorso espositivo dedicato al campo di Lichterfelde, spazio di transizione tra gli ultimi edifici di Berlino e i primi campi del Brandeburgo, del Centro di documentazione sul lavoro forzato sotto il Terzo Reich 47.

Da segnalare infine Ad ogni passo, pièce teatrale andata in scena nel carcere romano di Regina Coeli, tratto dall’epistolario tra i coniugi Emma e Giulio Turchi, comunisti perseguitati dal regime fascista che li tenne separati per diciassette anni 48.

 Morti e anniversari

L’anniversario della morte di Benedetto Croce ha continuato a produrre riflessioni 49. Si ricorda anche la recente dipartita dell’intellettuale tedesco Hans Magnus Enzensberger 50, del leader cinese Jiang Zemin 51, del politico democristiano Gerardo Bianco 52, di Hebe de Bonafini, la Madre di Plaza de Mayo 53, dell’editore Emilio Gabrielli, fondatore dell’omonima casa editrice 54 e del giornalista e scrittore francese Dominique Lapierre 55.

 Mondiali di calcio

I mondiali di calcio in Qatar trovano spazio anche in ottica storica sia sul piano prettamente calcistico come evidenzia l’articolo del Corriere della Sera che alla vigilia di Stati Uniti-Inghilterra, ritorna sul match giocato dalle due nazionali ai mondiali brasiliani del 1950 che vide la compagine americana, formata da un autista di carro funebre, uno studente-lavapiatti e altri nove dilettanti, sconfiggere la nazionale dei Tre leoni 56, sia su quello inerente il rapporto tra politica e sport. In tal senso ampi approfondimenti sono dedicati al match tra Stati Uniti e Iran, disputato ventiquattro anni dopo quello del 1998, vinto dagli iraniani, in Francia, in occasione del primo ritorno ai Mondiali dopo la Rivoluzione islamica, poiché l’ayatollah Khomeini impedì alla squadra la partecipazione ai campionati di Spagna 1982 e Messico 1986. In Qatar vincono gli Stati Uniti, e il match lascia un fotogramma di grande significato con gli statunitensi che abbracciano i loro colleghi iraniani, in lacrime, per aver mancato la qualificazione 57.

 Il clima dei mondiali rappresenta lo scenario ideale per ricordare Diego Armando Maradona a due anni dalla sua scomparsa. Argentina e Napoli i luoghi più coinvolti. Tra le varie iniziative da segnalare il documentario di Asif Kapadia, Diego Maradona, prodotto da Sky 58. Anche il manifesto si cala, in clima mondiale, attraverso la recensione del volume di Chris Lee, The Defiant – A History of Football Against Fascism (Pitch Publishing Ltd) edito nel Regno Unito che riflette sull’uso politico del calcio attraverso una serie di episodi: dalla “partita della morte” disputata nella Kiev occupata dai nazisti tra una squadra di SS e una selezione locale composta anche da ex giocatori delle locali squadre Dinamo e Lokomotiv, al Portogallo di Salazar, dall’uso strumentale di Vittorio Pozzo durante il fascismo, alla parabola del Rayo Valecano espressione del quartiere operaio per eccellenza di Madrid e contraltare del club dell’establishment, il Real Madrid, tanto caro a Franco senza dimenticare il Sud America 59.

 Varie

L’annuncio della prossima inaugurazione del Museo della Repubblica sociale italiana a Salò ha suscitato perplessità da parte dell’ANPI di Brescia 60. La figura di D’annunzio è al centro di due interviste: una a Eugenio di Rienzo a partire dal volume incentrato sulla figura di D’Annunzio diplomatico, mentre Giordano Bruno Guerri esplora la personalità del Vate 61.

La chiusura del più antico giornale austriaco è l’occasione di un rapido affresco delle vicende del quotidiano, che attraversano tre secoli di storia mitteleuropea 62. Si segnala un articolo di Fernando Gentilini su la Repubblica, nel quale le opere di Thomas Mann vengono utilizzate per interpretare e “svelare” l’anima tedesca 63. Furio Colombo firma un editoriale nel quale ricorda le vittime del «fascismo di persecuzione e di governo» 64 in Cile e Argentina. Polemiche in Israele contro il film Farha, della regista giordano-palestinese Darin Sallam, ambientato nella Palestina del 1948 65.

Una riflessione sul mondo post-coloniale è offerta in maniera indiretta da un articolo di Khaled Abou Zahr su Arab News, nel quale si dà conto dei risultati raggiunti al termine del summit dei paesi francofoni tenutosi a Djerba (Tunisia) nel novembre 2022: Zahr coglie la difficoltà della Francia a continuare ad esercitare il suo soft power in quello che una volta era il suo Oltremare; a titolo di esempio vengono citati il caso del Gabon e del Togo, che, sebbene paesi francofoni, sono entrati a far parte del Commonwealth 66. 

 Note

1 Luciano Capone, “Fu genocidio. E riconoscerlo serve a rafforzare l’identità culturale e memoriale ucraina”. Parla Flores, Il Foglio, 25/11/2022; Wlodek Goldkorn, “Noi ucraini afflitti dalla paura”, la Repubblica, 2/12/2022.

2 Niccolò Pianciola, Holodomor, genocidio per fame, Il Foglio, 25/11/2022.

3 “Vi erano morti e vivi assieme, e un lezzo di cadaveri e morti senza guance”, Il Foglio, 25/11/2022.

4 Yaroslav Melnyk, Il terrorismo genocida di Mosca, ora come novant’anni fa, Il Foglio, 26/11/2022.

5 Anatolii Petrenko, Memories of Holodomor should solidify support for Ukraine, Arab News, 27/11/2022.

6 Paolo Mieli, La tragedia dell’Ucraina da un dittatore all’altro, Corriere della Sera, 27/11/2022.

7 Fernando D’Aniello, Il dibattito sull’Holodomor rischia di essere sacrificato dal voto parlamentare, Il Foglio, 3/12/2022; Tonia Mastrobuoni, L’Ucraina ricorda l’Holodomor. Zelensky: “Oggi come allora non possiamo essere spezzati”, la Repubblica, 27/11/2022.

8 Thomas Wieder, L’Allemagne reconnaît reconnaît l’Holodomor comme un génocide, Le Monde, 1/12/2022

9 Luciano Capone, “L’Italia riconosca l’Holodomor come genocidio”. Mozione di FdI, Il Foglio, 26/11/2022;

L’Holodomor fu un genocidio, Il Foglio, 30/11/2022.

10 Giampiero Mughini, Povero è chi crede alla favola dell’arcangelo Lenin opposto al mostro Stalin, Il Foglio, 6/12/2022.

11 Antonio Armano, Memorie di vedova poetica: Stalin, gulag, versi bruciati, il Fatto quotidiano, 2/12/2022.

12 Micol Flammini, Con Prigozhin la crudeltà diventa istituzione, terrore e antisemitismo, Il Foglio, 26/11/2022.

13 Marina Corradi, I soldati ucraini verso il fronte sulle vie della ritirata dei nostri padri, Avvenire 26/11/2022.

14 Andrea Marinelli, Guido Olimpo, L’evoluzione della guerra di trincea in Ucraina: artiglieria precisa e droni per spiare le posizioni, Corriere della Sera.it, 3/12/2022.

15 Fabio Valentino, Philip Short: «Putin può sorprenderci e avviare una successione. Poi servirà un armistizio come in Corea», Corriere della Sera.it, 1/12/2022.

16 Ariane Chemin, Guerre en Ukraine : la vie à Kiev, plongée dans l’obscurité et le froid, Le Monde, 3/12/2022.

17 Claudio Siniscalchi, Il morbo ideologico che “salva” le Br, Il Giornale.it, 24/11/2022; Concetto Vecchio, Zanda: “Tengo in cassaforte il biglietto di Gradoli su moro”, la Repubblica, 28/11/2022.

18 M. Pas., Piazza Andreotti: così Castelforte celebra il Divo e dimentica i rapporti con la mafia, il Fatto quotidiano, 6/12/2022.

19 Rino Camilleri, Chi sono i veri padrini della sinistra rossa, Il Giornale.it, 6/12/2022.

20 Giuseppe Gasperin, “L’elettricità darà dello Stato”: sessant’anni fa nasceva Enel, il Fatto quotidiano, 5/12/2022.

21 Michele Masneri, Annuario ambrosiano, Il Foglio, 29/11/2022.

22 Viola Giannoli, Educazione sessuale a scuola, naufragate 16 proposte di legge: “L’Italia tra le ultime in Europa”, la Repubblica, 26/11/2022.

23 Maria Luisa Agnese, Il maestro Manzi che educò l’Italia analfabeta per duemila lire, Corriere della Sera.it, 26/11/2022.

24 Giorgio Caravale, Lo storico narciso, Il Foglio, 26/11/2022.

25 Giovanni Belardelli, La storia  interessa poco perché non distinguiamo più il passato  dal presente, Il Foglio, 30/11/2022.

26 Raffaele Simone, Revisionismi: la destra e il nuovo romanzo nazionale, il manifesto, 3/12/2022.

27 Giulio Meotti, La storia alla sbarra, Il Foglio, 7/12/2022.

28 Marco Archetti, Aspiranti storici che vorrebbero crescere nelle arene bercianti dei social, Il Foglio, 29/11/2022.

29 Giampiero Mughini, Elogio degli “editoriali”, coloro che hanno fatto prosperare l’editoria italiana, Il Foglio, 29/11/2022; Paolo Di Paolo, Note a margine dell’editore, la Repubblica, 25/11/2022.

30 Salvatore Cannavò, In nome dell’austerità gli economisti liberali si alleano volentieri anche con il fascismo, il Fatto quotidiano, 26/11/2022.

31 Carlotta Vissani, Le eco-femministe ribelli nella Svezia di inizio Novecento, il Fatto quotidiano, 3/12/2022.

32 Matteo Sacchi, Dal mite Adenauer alla Lady di ferro. Ecco la leadership secondo Kissinger, Il Giornale.it, 4/12/2022.

33 Maurizio Di Fazio, Professione reporter di slum. NY, tra poveri ed emarginati, il Fatto quotidiano, 24/11/2022.

34 Stenio Solinas, Quegli italiani atipici che rifiutarono di mettersi l’etichetta, Il Giornale.it, 3/12/2022. Su Prezzolini si veda inoltre: Luigi Iannone, Così il Prezzolini d’America diventò più conservatore e meno anarchico, Il Giornale.it, 1/12/2022.

35 Stefano Folli, Lo spirito del Risorgimento che fece l’Italia, la Repubblica-Robinson, 3/12/2022.

36 Paola Polli, Giorgio Armani, l’autobiografia: «io brucio nel ghiaccio», Corriere della Sera.it, 25/11/2022.

37 Luca Briasco, Bukowski, le pagine non urlano mai troppo, il manifesto 27/11/2022. 38 Orio Caldiron, Zavattini, appunti per progetti irrealizzati, il manifesto, 28/11/2022. 39 Franco Bergoglio, Angela Davis, parole in rivolta, il manifesto, 28/11/2022.

40 Massimo De Feo, Ceppo e mannaia, anarchici di Romagna, il manifesto 3/12/2022.

41 Roberto Barzanti, Rossana Rossanda, gli anni della passione inesausta, il manifesto, 4/12/2022.

42 Walter Veltroni, Noi vive voci della storia: gli inediti dell’Archivio di Pieve Santo Stefano, Corriere della Sera.it, 2/12/2022.

43 Giuseppe Gariazzo, Sarajevo trent’anni dopo, la vita e l’assedio alla prova del tempo, il manifesto, 25/11/2022.

44 Silvia Silvestri, Cinema e donna a Firenze, il tempo si è fermato, il manifesto 3/12/2022.

45 Manuela De Leonardis, Afghanistan, i Buddha affacciati al balcone, il manifesto 27/11/2022.

46 Riccardo Michelucci, Musei coloniali: quando Liverpool era il porto degli schiavi, Avvenire, 25/11/2022.

47 Thomas Wieder, A Berlin, l’histoire « redécouverte » d’un camp de prisonniers de guerre, Le Monde, 1/12/2022.

48 Eleonora Martini, Emma, carcere, amore e libertà, il manifesto 26/11/2022.

49 Federico Bini, Benedetto Croce: il filosofo e il senatore della libertà, Il Giornale.it, 3/12/2022; Andrea Muratore, La “maledizione” di Casamicciola: il terremoto vissuto da Benedetto Croce, Il Giornale.it, 26/11/2022.

50 Matteo Marchesini, L’intellettuale che ha reso maneggevole la più vertiginosa cultura del ‘900, Il Foglio, 26/11/2022; Marino Freschi, Hans Magnus Enzensberger. Il maestro dello “zickzack”, Il Giornale.it, 26/11/2022; Vanna Vannuccini, Il secolo lungo del ribelle Enzensberger, la Repubblica, 26/11/2022; Antonio Carioti, Morto lo scrittore tedesco Hans Magnus Enzensberger, di Antonio Carioti, Corriere della Sera.it, 25/11/2022.

51 Gianluca Modolo, Muore Jiang Zemin, erede di Deng. Ora la Cina teme nuove proteste, la Repubblica, 1/12/2022; Guido Santevecchi, È morto Jiang Zemin che portò la Cina da Tienanmen alla Wto, Corriere della Sera, 30/11/2022; Stefano Vecchia, Morto l’ex presidente Jiang Zemin, Avvenire, 30/11/2022; Serena Console, La rischiosa morte di Jiang Zemin, padre del “socialismo di mercato”, il manifesto, 1/12/2022.

52 Stefano Folli, Gerardo Bianco, La forza tranquilla della Prima Repubblica, la Repubblica, 2/12/2022; E’ morto Gerardo Bianco, storico esponente della Democrazia cristiana, Corriere della Sera.it, 1/12/2022; Angelo Picariello È morto Gerardo Bianco, il capo dei “peones” dc che andò alla guida dei Popolari, Avvenire, 1/12/2022.

53 Gianni Minà, Hebe, così lotto una madre, il manifesto, 24/11/2022.

54 Eugenio Raimondi, Addio all’editore Gabrielli, Avvenire 3/12/2022.

55 Dino Messina, Addio a Dominique Lapierre, voce degli ultimi, Corriere della Sera.it, 5/12/2022.

56 Alessandro Vinci, Inghilterra, contro gli Stati Uniti per vendicare il «Miracolo di Belo Horizonte» del 1950, Corriere della Sera.it, 25/11/2022.

57 Farian Sabahi Iran-Usa, la partita che non si può perdere tra rivolta e pasdaran, il manifesto, 29/11/2022; Arianna Ravelli, Iran-Stati Uniti: così il soccer diventa football. E al 90’ i nemici si abbracciano, Corriere della Sera.it, 30/11/2022.

58 Diego Maradona, la parabola sportiva e umana di un mito, Corriere della Sera.it, 27/11/2022.

59 Luca Manes, La «partita della morte» e altre pagine fasciste nella storia del calcio, il manifesto, 26/11/2022.

60 Luigi Mascheroni, “Abbasso il museo della Rsi!”, Il Giornale.it, 6/12/2022.

61 Alessandro Gnocchi, “L’impresa di Fiume fu un evento mondiale. E Lenin copiò la Lega dei popoli oppressi”, Il Giornale.it, 30/1/2022; Francesca Bocchi, “Vi racconto che cosa ci può insegnare il Vate”, Il Giornale.it, 27/11/2022.

62 Rita Mnaldi, Francesco Sorti, Austria, il governo chiude il giornale più antico. Protesta di storici e lettori, la Repubblica, 28/11/2022.

63 Fernando Gentilini, Thomas Mann svela ancora l’anima tedesca, la Repubblica, 29/11/2022.

64 Furio Colombo, Quei fascismi dimenticati, la Repubblica, 1/12/2022.

65 Mohammed Najib, “Farha”: Palestinians reject Israeli backlash against Nakba film, Arab News, 5/12/2022.

66 Khaled Abou Zahr, Why Francophonie, Commonwealth are now orphan twins, Arab News, 25/11/2022; Oussama Romdhani, France’s influence fades in Maghreb, Arab News, 2/12/2022.