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10-2. Rassegna Stampa dal 26 giugno al 9 luglio 2023

A cura di Maria Pia Casalena ed Enrico Serventi Longhi

Stampa estera: The Guardian (UK) e Le Figaro (FRA)

Guerra russo-ucraina

Nell’ambito del conflitto russo-ucraino emerge ancora la tendenza, specialmente putiniana, ad attingere al repertorio mitico del passato. Si segnala innanzitutto l’utilizzo dello spauracchio del periodo dei «torbidi», l’interregno che la Russia visse tra la dinastia dei Rjurikidi e quella dei Romanov caratterizzata dall’ascesa di Boris Godunov, con preciso riferimento alla possibile destabilizzazione causata dalla vicenda Prigozhin 1. Nella medesima prospettiva è richiamata anche l’anarchia dei «selvaggi ’90», giudicati dalla propaganda di Stato come prodotto «dell’ideologia malata e individualista» prevalsa tra 1991 e 1999 2.

In altra occasione, il presidente russo ha fatto invece riferimento alla Dolchstosslegende: come sottolinea il Corriere della Sera si tratta ancora una volta di uno strumento di propaganda che suona paradossale, in quanto ricorre a un vocabolario nazista proprio da parte di chi ha parlato per mesi di denazificazione 3. Il presunto ‘colpo di stato’ del capo della Wagner richiama anche paralleli storici con altri casi di organizzazione mercenarie nel quadro dei processi di decolonizzazione nel secondo dopoguerra 4, occasionando peraltro anche lunghe campate nella storia sovietica e post- sovietica, con richiamo sulla stampa estera addirittura all’antichità classica 5.

Gli effetti del conflitto russo-ucraino si allargano anche ai posizionamenti di diverse potenze, che non sempre seguono logiche e desideri dell’alleanza atlantica. Le Figaro insiste sugli effetti destabilizzanti della guerra anche in Asia Centrale e Caucaso, mentre interessante è un’intervista di Federico Rampini a Kgalema Motlanthe, ex collaboratore di Mandela, sulle relazioni del nuovo Sudafrica con la Russia e l’Occidente, con un costante richiamo ai rapporti storici tra Anc e Unione Sovietica 6. D’altro canto la quinta edizione delle Conversations Tocqueville, organizzate dalla Fondazione omonima, da Le Figaro e dal Consiglio atlantico, pone di fronte agli europei l’esigenza di invertire la rotta e sospendere ogni politica di disarmo, per costruire una nuova Europa, finalmente, «vrai puissance militaire» 7.

Il contesto internazionale è al centro anche di una breve riflessione di Sergio Romano sull’uso non sempre neutrale del termine «impero» nell’età contemporanea, in riferimento allo scontro strisciante tra Usa e Cina 8. In un’epoca di crescenti polarizzazioni, va in controtendenza il rientro degli Usa nell’Unesco, commentato attraverso una ricostruzione dei rapporti tra Washington e l’organismo internazionale 9.

Affirmative action

Uno dei temi al centro del periodo oggetto della presente rassegna è la decisione della Corte suprema di dichiarare incostituzionale l’affirmative action, ovvero la discriminazione al positivo che porta le università americane a prediligere membri delle comunità etniche svantaggiate10. Quella che viene definita una «rivoluzione conservatrice», non necessariamente in termini negativi, scatena un dibattito denso anche di riferimenti storici che riverbera nelle colonne dei giornali europei 11.

 

Rivolte in Francia e crisi della sinistra occidentale

La riflessione sui caratteri della crisi delle società occidentali investe ancora il problema della pace, con riferimento esplicito al nuovo ordine internazionale post ’89 12. Le convulsioni della democrazia sarebbero, secondo una prospettiva liberalconservatrice, piuttosto causate da una cultura economico-capitalistica che sembra perdere la capacità di trasformarsi per superare i processi di crisi. Inseguendo il wokism e i nuovi attivismi, tra cui quello ecologista, la cultura liberale cederebbe a passioni collettive che avrebbero invece un’intima e inconciliabile natura anticapitalista. Il gran peccato della sinistra progressista, secondo l’opinione apparsa su Le Figaro, è la sua incapacità di ammettere che il progresso sia avvenuto, prima della crisi attuale, in una società compiutamente liberale: la sinistra si vestirebbe femminista come al tempo delle suffragette, antirazzista come al tempo della schiavitù, contro il capitalismo come al tempo di Germinal 13. Finirebbe quindi per porsi fuori dal tempo e per legittimare anche forme di lotta anacronistiche. Partendo dal caso della dissoluzione del gruppo ecologista Soulèvement de la Terre, appare sempre su Le Figaro una riflessione sul doppio standard che porterebbe gran parte della società francese a chiedere una vigilanza estrema verso l’estrema destra, mostrando un’indulgenza altrettanto estrema verso l’ecologismo radicale, sottacendone la natura violenta e finanche terroristica 14.

La denuncia degli errori storici della sinistra liberale e democratica nella crisi dell’autorità statuale ritorna con ancora maggior forza dopo le tensioni e le polemiche per la morte del giovane Nahel Merzouk. Tra richiami all’anno zero della Francia ed all’«éternel retour» della questione della banlieue, non mancano numerosi contributi anche caratterizzati da una densa prospettiva storica, declinata soprattutto in termini sociali e culturali 15.

Vista dall’Italia, la questione rimanda, con diverse sfumature, ad alcuni nodi irrisolti dell’integrazione 16. La destra francese sembra invece determinata a paventare il collasso dello Stato repubblicano, addebitando al gauchisme culturel la principale responsabilità delle violenze, in nome di principi ideologici, come l’antirazzismo, che storicamente avrebbero impedito di cogliere la profondità del malessere sociale e culturale 17. Una parte del mondo conservatore francese si scaglia contro la «gauche caviar», ma anche contro una cultura liberale passiva e arrendevole, sin dal ’68

«hypnotisée par le gauchisme culturel omniprésent dans le médias» 18. Ne emerge un quadro drammatico, che necessiterebbe, seguendo il punto di vista neo-gaullista, il ritorno a pratiche repressive tipiche degli anni ’50, secondo una logica securitaria che finisce per mettere sullo stesso piano lo stress fiscale a cui è sottoposta l’economia e l’assenza di tutela dell’ordine pubblico 19. Risulta evidente l’intenzione di contendere alla destra radicale temi ed espedienti retorici, nel timore di un ulteriore slittamento del corpo elettorale, in linea con una radicalizzazione della maggioranza silenziosa iniziato da decenni, almeno secondo alcune interpretazioni 20. Si tratta, invero, di un processo di dimensioni europee, come dimostra l’elezione del primo sindaco dell’AfD in Turingia, dove il partito di estrema destra vola nei sondaggi, nonostante leader che, come sottolinea sul Corriere della Sera Paolo Valentini, attingono regolarmente al vocabolario delle SA: nel precipuo contesto tedesco, l’ascesa dell’estrema destra sarebbe l’«ennesima conferma della profonda faglia che spacca la Germania, più di 30 anni dopo la riunificazione» 21.

Italia in chiaroscuro

I sussulti della politica estera si riverberano sulla politica italiana. In prospettiva storica, Angelo Panebianco traccia una riflessione sulla frammentazione del panorama politico del paese come causa e, insieme, conseguenza anche delle divisioni sulla politica estera 22. È in questo campo che sembrano non essere superate alcune faglie divisive delle culture politiche, anche per la difficoltà, secondo Antonio Polito, di sciogliere prospettive sovraniste dentro un più adeguato e moderno contenitore post-nazionalista, che dell’afflato patriottico colga l’elemento di identificazione popolare senza rinunciare alla collocazione atlantista ed europea 23.

Le tensioni nel governo Meloni generano diverse riflessioni sullo stato della democrazia italiana e sulle possibili riforme istituzionali atte a puntellare un sistema altrimenti soggetto, da tempo, a fibrillazioni che ne minano credibilità e funzionamento. Ritorna al centro il dibattito sulle riforme istituzionali, con uno sguardo rivolto al periodo postbellico, ma anche al periodo berlusconiano, caratterizzato dallo scontro tra potere politico e giudiziario 24. Persino i temi scelti per le prove di maturità diventano elementi di dibattito sull’ambigua e incerta identità culturale del nuovo governo 25; ambiguità che ritorna anche in un contributo dedicato invece alle varie anime del Partito democratico, interpretate con uno sguardo attento alle evoluzioni nel tempo 26.

Segnalazioni storiche

Nel quadro della storia d’Italia, spiccano contributi su Antonia Brico (la prima direttrice d’orchestra), Rossana Rossanda, Enzo Ferrari, Luigi Pirandello, Gianni Minà e don Giuseppe Beotti – beatificato a Piacenza perché ucciso in odium fidei dai nazisti 27 In linea con la retorica del ‘paese delle stragi’, si segnalano l’intervento istituzionale di Mattarella su Ustica, accompagnato da alcune ricostruzioni storico-giudiziarie che tengono conto degli ultimi sviluppi 28, e alcuni approfondimenti su Paolo Bellini, «il nero per tutte le stagioni» indagato anche per le stragi del 1992 e 1993 29. Sul Fatto quotidiano trova spazio un nuovo saggio di Gianfranco Borrelli, che partendo dal delitto Moro illustra un’interpretazione, evidentemente non priva di riflessi dietrologici, della «ragion di stato» nell’Italia unitaria 30.

Un forte ritorno d’interesse va segnalato sulla stampa di sinistra per l’anniversario della rivolta del luglio 1960, valorizzato anche come evento periodizzante della vicenda dell’antifascismo di età repubblicana 31; così come è ricorrente, sulle stesse testate, l’attenzione per il golpe cileno del 1973, stavolta ripercorso in termini di tenuta della memoria democratica 32.

Si segnala poi un’opera sui rapporti tra Chiesa argentina e dittatura e il ricordo di Agostino Giovagnoli del professore cinese Ren Yanli, il «grande italianista» – morto il 30 giugno – convinto che la normalizzazione dei rapporti tra Cina e Santa Sede avrebbe aiutato la modernizzazione del suo paese 33. Paolo Valentini sul Corriere della Sera ricostruisce la vicenda della foto di tre bambine ebree giunte a Londra nel 1939 34, mentre in Francia si piange la morte di Leon Gautier, l’ultimo membro vivente del Comando Kieffer, un battaglione di 177 fucilieri marini che sbarcarono sulle coste della Normandia il 6 giugno 1944 35. Su Le Figaro compare anche un articolo che ricostruisce il Tour de France organizzato dal 28 settembre al 4 ottobre 1942 da un giornale collaborazionista e voluto dall’occupante nazista e dal regime di Vichy come evento di propaganda 36.

Sotto il profilo museale, si segnala un’aspra diatriba attorno al progetto del nuovo Museo della Resistenza, giudicato il cavallo di troia per un’operazione di speculazione immobiliare 37; poi l’esposizione della più importante collezione militare privata d’Europa al Museo MM Park di Strasburgo 38 e una mostra sul futurismo all’Archeologico di Napoli; infine gli Uffizi propongono da qualche settimana una ricognizione nelle riviste italiane del primo ‘900: iniziative, queste ultime due, che valgono un plauso del Corriere della Sera al ministro Sangiuliano, capace di innovare, non senza polemiche, l’approccio espositivo 39. Su tutt’altra linea si muove il manifesto, che tratta della mostra per il quarantennale del Circolo Mario Mieli 40.

La morte di Arnaldo Forlani è l’occasione per ricostruirne la biografia e delineare, tra luci e ombre, il contesto storico della sua attività politica 41. Rimanendo in Italia, viene data notizia dello stanziamento di un indennizzo per le vittime del Reich 42, mentre su Repubblica il focus sulla storia del ventennio appare costante, con due lunghe ‘cronache storiche’ di Ezio Mauro e un longform sugli ufficiali nazisti responsabili di stragi nella penisola rimasti sostanzialmente impuniti nel secondo dopoguerra 43, più limitato appare in questo periodo l’interesse per la storia del regime, comunque non certo assente. Antonio Carioti ritorna sui Patti Lateranensi e sull’attentato Zamboni44, e il Fatto quotidiano dà spazio a un nuovo saggio di Giorgio Sacchetti su Otello Gaggi 45.

Vincenzo Grienti dedica infine sull’Avvenire un contributo all’anniversario dello sbarco alleato in Sicilia, forse solo il primo di una lunga serie di articoli dedicati al fatidico 1943 che ci accompagneranno nei prossimi mesi 46.

Note

1 Marco Imarisio, Purghe e cambi ai vertici. Il futuro incerto di un leader indebolito, Corriere della Sera, 28/06/2023.

2 Id., Lo spettro dei «selvaggi ‘90». Putin spaventa i russi con «l’era dell’anarchia», Corriere della Sera, 6/07/2023.

3 Paolo Valentino, La «pugnalata» che richiama il nazismo, Corriere della Sera, 26/06/2023.

4 Walter Bruyère-Ostells, D’Alaric à Prigojine, le gran classique historique du soulèvement des mercenaires, Le Figaro, 26/06/2023.

5 Gianluca Di Feo, Il destino di Prigozhin nel Paese che non ama i generali al potere. Oggi come nel passato dell’Unione Sovietica, in Russia le forze armate non fanno i golpe ma arbitrano nell’ombra i momenti critici, la Repubblica, 26/06/2023; Enrico Franceschini, Stalin il Terribile che inventò le purghe per domare il dissenso, la Repubblica, 30/06/2023; Roberto Persico, Autocrazia e sacralità del potere: Putin ci sta tutto nella storia della Russia, ilfoglio.it, 8/07/2023; Charlotte Higgins, History’s lesson. Like Caesar, Prigozhin crossed the Rubicon in an act of war, The Guardian, 27/06/2023.

6 Isabelle Lasserre, Quels sont les effets de la guerre en Ukraine sur l’espace ex-soviétique?, Le Figaro, 3/07/2023; Federico Rampini, L’erede di Mandela: «Il mio Sudafrica: che grande errore stare con Mosca», Corriere della Sera, 30/06/2023.

7 Laure Mandeville, Débats autour du monde: comment réarmer l’Europe et la démocratie, Le Figaro, 30/06/2023.

8 Sergio Romano, Il nuovo duello con l’impero cinese, Corriere della Sera 26/06/2023.

9 Claire Bommelaer, Les Ètats-Unis retrouvent le chemin de l’Unesco, Le Figaro, 29/06/2023.

10 Massimo Gaggi, «La razza non è un criterio per accedere ai college». La marcia indietro della Corte Suprema, Corriere della Sera, 30/06/2023.

11 Favorevole per diversi motivi alla decisione è Le Figaro: Adrien Jaulmes, La Cour suprême poursuit sa révolution conservatrice, Le Figaro, 1°/07/2023; Alexis Carré, Dicrimination positive: quand la Cour suprême américaine met fin à l’hypocrisie, Le Figaro, 1°/07/2023. Più problematiche alcune riflessioni che emergono sui giornali nostrani, tra cui Massimo Gaggi, «Decisioni ideologiche e gravi, ci si rassegna alle disuguaglianze», Corriere della Sera 1°/07/2023.

12 Andrea Riccardi, Andrea Riccardi e quel grido di pace che interpella tutti, Avvenire, 4/07/2023.

13 Eugénie Bastié, De la religion du travail au culte des loisirs, Le Figaro, 29/06/2023.

14 Bernard Bruneteau, Extrême gauche, extrême droite: un double standard fruit d’une longue histoire, Le Figaro, 26/06/2023.

15 Massimo Nava, Periferie, una deriva di paura. L’anno zero dell’altra Francia, Corriere della Sera, 1°/07/2023; Maxime Tandonnet, Comment éviter l’éternel retour de l’embrasement des banlieues, Le Figaro, 30/06/2023.

16 Massimo Nava, Francia: nelle periferie come indiani in un mondo di Gary Cooper, Corriere della Sera, 5/07/2023; Daniele Zaalà, Rivolta a Parigi. Le 1.500 banlieue francesi: cosa non ha funzionato (e cosa vuol dire), Avvenire, 4/07/2023. Si veda anche: Francesca Maffioli, Stato di emergenza francese: una storia lunga e coloniale, ilmanifesto.it, 1/07/2023.

17 Stefano Montefiori, «È una crisi dell’autorità. E l’Islam ha preso troppo spazio», Corriere della Sera, 2/07/2023; Alexandre Devecchio, «Le déni nourri par le “gauchisme culturel” est largement responsible de la situation», Le Figaro, 3/07/2023.

18 Renaud Girard, La France n’est plus un exemple en Europe, Le Figaro, 4/07/2023.

19 Ivi.

20 Faïza Zerouala, «Dal 2005 stesso gioco. E il paese va a destra», Il Fatto quotidiano, 2/07/2023.

21 Paolo Valentini, Xenofobi, antisemiti e vincenti. Il boom dell’AfD spaventa la Germania, Corriere della Sera, 7/07/2023.

22 Angelo Panebianco, Il multipartitismo esasperato e le nostre fratture, Corriere della Sera, 27/06/2023.

23 Antonio Polito, Dove sta l’interesse nazionale, Corriere della Sera, 3/07/2023.

24 Andrea Manzella, La Costituzione da “completare”, Corriere della Sera, 26/06/2023; Piercamillo Davigo, Nordio, B. e le leggi ad personam, il Fatto Quotidiano, 27/06/2023.

25 Nando Dalla Chiesa, Sovranisti. Ma davvero vogliamo regalare Mazzini (e Mameli) alla destra meloniana, Il Fatto Quotidiano, 26/06/2023.

26 Angelo Panebianco, Identitari e pragmatici (a sinistra), Corriere della Sera, 5/07/2023.

27 Giuseppina Manin, La prima donna sul podio: una sfida vinta contro i tabù, Corriere della Sera, 26/06/2023; Massimo Novelli, La Spoon River di Rossana Rossanda, Il Fatto Quotidiano, 26/06/2023; Daniele Sparisci, Apocalisse alla Mille Miglia. L’ora più nera di Enzo Ferrari, Corriere della Sera, 29/06/2023; Piero Flecchia, Pirandello. «È sbagliato inquadrarlo come fascista. Un saggio lo dimostra», Il Fatto Quotidiano, 29/06/2023; Massimiliano Castellani, Gianni Minà, il bracconiere di storie che ha fatto la Storia della Tv, Avvenire, 30/06/2023; Barbara Sartori, Don Beotti martire del nazismo beato a Piacenza il 30 settembre, Avvenire, 7/07/2023.

28 Lirio Abbate, Ustica, le carte segrete «Missile, non bomba. La Francia dica la verità», la Repubblica, 26/06/2023. Emanuele Beluffi, Strage di Ustica: fu una bomba?, ilgiornale.it, 27/06/2023

29 Marzio Breda, Mattarella: una cappa oscura su Ustica, strage senza verità, Corriere della Sera, 28/06/2023; Valeria Pacelli, Stragi 1992-’93: indagato Bellini: «Suggerì le bombe a Cosa Nostra», Il Fatto Quotidiano, 30/06/2023; Gianni Barbacetto e Sarah Buono, Il nero per tutte le stagioni che voleva vendicarsi della condanna a Bologna, Il Fatto Quotidiano, 30/06/2023; Valeria Pacelli e Giuseppe Pipitone, «Le tappe sospette di Bellini in Sicilia nei giorni delle stragi», Il Fatto Quotidiano, 1°/07/2023.

30 Maurizio Viroli, Dal Duce alla Dc, la ragion di Stato è antidemocratica, Il Fatto quotidiano, 7/07/2023.

31 Antonio GIbelli, 63 anni fa la rivolta del Luglio ’60, l’antifascismo è più attuale che mai, ilmanifesto.it, 30/06/2023; Checchino Antonini, Quella memoria ribelle che si scorge meglio da lontano. «Io c’ero. Dal luglio ’60 al crollo del Muro: i comunisti romani si raccontano», il nuovo libro di Pino Santarelli, ilmanifesto.it, 8/07/2023.

32 Enrico Calamai, Le ambiguità della memoria sul golpe dell’11 settembre 1973 a Santiago, ilmanifesto.it, 8/07/2023.

33 Lucia Capuzzi, Fonti eccezionali. Un’opera indaga sulla Chiesa argentina, Avvenire, 30/06/2023; Agostino Giovagnoli, Cina. Addio a Ren Yanli, ponte culturale e diplomatico tra Pechino e Vaticano, Avvenire, 3/07/2023.

34 Paolo Valentino, Una foto, tre nomi: risolto il mistero delle bambine ebree, Corriere della Sera, 4/07/2023.

35 Cyril Hofstein, Leon Gautier. Le dernier héros français du débarquement, Le Figaro, 4/07/2023.

36 David Reyrat, Automne 1942, le Tour de France de la honte, Le Figaro, 1°/07/2023.

37 Gianni Barbacetto, Leonardo Bison, Museo della Resistenza. Nella gara da 24 mln, fondi solo per costruire, Il Fatto Quotidiano, 27/06/2023.

38 Yolande Baldeweck, La flamme ravivée des ‘éclaireurs’ du 6 juin 1944, Le Figaro, 8/07/2023.

39 Vincenzo Trione, Musei, il ‘900 rompe i recinti tradizionali, Corriere della Sera, 7/07/2023.

40 Francesco Paolo Del Re, Rivoluzionari3, quarant’anni di orgoglio. Al Mattatoio di Roma si festeggia il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, ilmanifesto.it, 8/07/2023.

41 Virginia Piccolillo, Addio all’ex premier Forlani, l’ultimo leader della Dc, Corriere della Sera, 7/07/2023; Antonello Caporale, Arnaldo, il ‘coniglio mannaro’ maestro della noia del potere Dc, Il Fatto quotidiano, 8/07/2023.

42 61 milioni per le vittime del Terzo Reich, Corriere della Sera, 4/07/2023. Si vedano anche Massimo Pisa, «Vogliamo un risarcimento per nostro padre internato in un lager nazista», la Repubblica – Milano, 27/06/2023; Angelo Melone, Papà e gli altri. I soldati italiani internati nel lager per un no a Hitler, la Repubblica, 3/07/2023.

43 Ezio Mauro, La caduta. Cronache dalla fine del fascismo. 1. L’ultima udienza al cospetto del re, la Repubblica, 27/06/2023; Id., La caduta. Cronache della fine del fascismo. 2. La diarchia del Ventennio, la Repubblica, 4/07/2023; La doppia vita dei nazisti, la Repubblica, 9/07/2023. Sul fronte della storia dell’antifascismo, si veda Umberto Gentiloni, Vittoria Nenni nelle tenebre di Auschwitz, la Repubblica, 6/07/2023.

44 Antonio Carioti, I Patti Lateranensi: così Mussolini, ex mangiapreti, si accordò col Vaticano, Corriere della Sera, 1°/07/2023 e Bologna 1926, un ragazzo spara al Duce e lo manca di poco. I misteri dell’attentato di Zamboni, Corriere della Sera, 26/06/2023.

45 Massimo Novelli, Otello Gaggi. Anarchico, vittima del fascismo, ucciso dallo stalinismo (e ignorato da Togliatti), Il Fatto quotidiano, 3/07/2023.

46 Vincenzo Grienti, Anniversario. Sicilia, 10/07/1943: lo sbarco che cambiò la guerra mondiale, Avvenire, 8/07/2023.