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4. Rassegna Stampa dal 19 febbraio al 3 marzo 2024

A cura di Alessandro Barile ed Emanuela Lupo

Stampa estera: Libération (FR) e El País (ES)

Le due settimane prese in considerazione hanno visto la stampa italiana – in linea con quella internazionale – particolarmente impegnata sul fronte che riguarda la guerra israelo-palestinese. Non mancano, come da cinque mesi a questa parte, molti riferimenti ai fatti del 7 ottobre, ma tante sono le riflessioni circa la dura risposta di Israele nei confronti della popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania 1. Nelle diverse analisi proposte si avverte un limite di “presentismo”: pochi, infatti, appaiono gli approfondimenti storici. In queste due settimane tanto si è parlato anche dell’altro fronte di guerra in Europa, quello in Ucraina, in occasione dei due anni dallo scoppio del conflitto 2. Molti articoli, poi, hanno ricordato la scomparsa dell’oppositore russo Alexei Navalny, le cui cause della morte – poco chiare – hanno evocato la morte di altri oppositori della storia: Matteotti, reo di avere avuto idea opposte a quelle di Mussolini, o di Trotsky raggiunto sino in Messico dai sicari inviati da Stalin 3. Rilevante è stato anche il dibattito sulla situazione nel mondo del lavoro in Italia, soprattutto dopo l’incidente nel cantiere fiorentino di una nota catena di supermercati 4. Infine, va segnalata l’attenzione posta alle fasi finali dell’appello al processo di Julian Assange, che ha mobilitato l’opinione pubblica a livello globale 5.

Dibattitto sulla guerra israelo-palestinese

Gli articoli sulla guerra in corso dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre sono sempre copiosi. Alcuni tra storici e giornalisti si sono sbilanciati immaginando una possibile soluzione al conflitto. Tra questi Ernesto Galli della Loggia ha provato ad immaginare la formazione di due stati distinti, secondo la formula “due popoli, due Stati”. Tuttavia, lo storico sembra essere molto critico nei confronti della controparte palestinese, affermando che quest’ultima non renderebbe sicura l’esistenza e la sicurezza dello Stato di Israele 6. Tra le pagine dei giornali consultati, vi sono critiche verso l’attacco di Hamas, mettendo insieme, forse confondendo, antisemitismo e antisionismo. Su Il Foglio, Fiamma Nirenstein fa una cronaca molto dettagliata delle violenze di Hamas ai danni dei coloni israeliani. L’autrice dell’articolo sostiene che negli anni l’antisemitismo si sia trasformato in “israelofobia” e lo fa ripercorrendo gli stigmi sugli ebrei nel corso della storia 7. Su il manifesto, Lorenzo Kamel fa una ricostruzione dell’espressione “striscia di Gaza”, nata 76 anni fa dopo l’importante transito di rifugiati palestinesi verso l’Egitto a seguito dell’operazione Yoav del 1948. Insieme a ciò, lo storico ricorda altre operazioni dello stesso tipo, come quella del 2004 che non venne mai attuata, dando seguito a forti violenze da parte dei coloni che avevano il controllo delle fonti idriche dell’area 8. Altra voce critica nei confronti di Israele è quella de il manifesto, che in un articolo a firma della redazione, sezione “Visioni”, ricorda come alcuni intellettuali e artisti abbiano chiesto con 7000 firme che Israele venisse allontanata dalla Biennale di Venezia. Soprattutto, questa richiesta ha dei precedenti come quello del 1968 (fino al 1993) in cui venne chiesto – e attuato – che fosse escluso il Sudafrica per il regime di apartheid e come avvenne due anni fa per la Russia 9. Infine, una qualche attenzione è stata posta sia in riferimento alle divisioni interne alla società israeliana 10, sia all’uso e abuso della parola “genocidio” in merito all’attuale guerra a Gaza 11.

Per il rovescio della medaglia, è accaduto che il regista israeliano, Yuval Abraham, in seguito alle dichiarazioni fatte nell’ambito del festival del cinema di Berlino, abbia ricevuto minacce di morte. Yuval, insieme al collega palestinese, Basel Adra, hanno raccontato in un lungometraggio “No other land” ciò che da decenni accade ai danni dei palestinesi della striscia di Gaza, del sistema di apartheid esistente, della mancanza di voto e dell’impossibilità di muoversi liberamente. Le accuse ad Abraham e Adra hanno fatto sì che i genitori del primo fossero costretti a lasciare la propria città perché minacciati con atti intimidatori da uomini di estrema destra; il secondo, rischierà ogni giorno di essere arrestato, poiché palestinese 12.

Omicidio Matteotti, fascismo e antifascismo

Il Fatto Quotidiano riserva molta attenzione al centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti da parte della squadra fascista capeggiata da Amerigo Dumini, con un’inchiesta divulgativa pubblicata in otto puntate 13. In concomitanza con la presentazione della mostra su Giacomo Matteotti presso Palazzo Braschi a Roma, Paolo Mieli, riprende il volume di Mirko Grasso edito per Carocci, L’oppositore. Matteotti contro il fascismo (Roma, 2024, 216 pp.). L’interesse del volume di Mirko Grasso è tanto sul violento rapimento e uccisione del politico socialista, quanto della sua idea di partito, ma soprattutto di democrazia. Di quest’ultima ne parlò in Parlamento pochi giorni prima del rapimento, il 30 maggio 1924, denunciando la violenza dilagante in Italia. Il parlamentare fu intimato dall’allora presidente della Camera, Alfredo Rocco, di parlare prudentemente di certe questioni 14.

Un’inchiesta di Federico Fubini, firma e vicedirettore del Corriere, riporta alla luce la storia di Niccolò Introna, nel volume L’oro e la patria (Milano, Mondadori, 2024), funzionario della Banca d’Italia nel Ventennio. Grazie ad alcune omissioni di carte ed escamotage (anche prelevando e nascondendo nella sua abitazione alcuni documenti), Introna evitò che i nazisti depredassero il tesoro italiano 15. Antonio Carioti, invece, nel presentare il volume di Gabriele Polo, ex direttore de il manifesto, Assalto a San Lorenzo (Roma, Donzelli, 2024, pp. 109), ricorda l’eccidio fascista del 30 ottobre 1922 che portò un centinaio di fascisti a scatenare il terrore in un quartiere di Roma, quello di San Lorenzo, che prima di quella data era stato capace di limitare le scorribande delle camicie nere16.

Infine, attenzione dalla stampa estera è stata data all’apertura – lo scorso luglio – della “Mostra permanente sull’ultimo fascismo 1943-1945” a Salò. Il rischio paventato da alcuni commentatori è quello di favorire, anche attraverso operazioni di memoria storica di qualità come in questa occasione, sottili forme di revisionismo storico connesse ad alcune tendenze presenti nell’attuale maggioranza politica del paese 17.

Novità editoriali e cinematografiche

Il Corriere della Sera segnala la pubblicazione del volume di Augusto D’Angelo, edito da Polistampa in collaborazione con la Fondazione Giorgio La Pira, «Bisogna smettere di armare il mondo». Giulio Andreotti-Giorgio la Pira. Carteggio (1950-1977). I due politici democristiani, differenti per atteggiamento e vocazione, non interruppero mai il loro dialogo. Al contrario, le lettere danno un’interessante prospettiva sull’Italia a partire dagli anni Cinquanta 18.

Con prefazione di Aldo Cazzullo, sono stati ripubblicati due importanti documenti del Ventennio fascista: Il manifesto degli intellettuali fascisti e Il manifesto degli intellettuali antifascisti (Firenze, Passigli, 80 pp.). La ripubblicazione ripercorre anche i mesi che precedettero le due pubblicazioni, passando per il rapimento e l’assassinio di Matteotti, la pubblicazione dei due manifesti nel 1925, uno nel giorno del Natale di Roma, il 21 aprile, l’altro nel giorno della Festa dei Lavoratori, il 1° maggio19. Sempre inerente al Ventennio, è stato pubblicato anche il quinto volume del carteggio tra Benedetto Croce e Giovanni Gentile, a cura di Cinzia Cassani e Cecilia Castellani (Torino, Aragno, 990 pp.) 20.

Sul Corriere della Sera, Gian Antonio Stella ha recensito il volume di Gianni Oliva 45 milioni di antifascisti (Milano, Mondadori, 228 pp.). L’autore ripercorre il periodo compreso tra il 25 luglio e la fine della guerra e la mancata epurazione di molti fascisti dal sistema amministrativo, burocratico e governativo italiano, citando alcuni dei nomi più significativi di coloro i quali ebbero ruoli di rilievo nel corso del Ventennio e che molto agilmente vennero riabilitati nel post-guerra 21.

In poco più di 700 pagine, Sergio Luzzato ci descrive Genova negli anni di piombo, come laboratorio delle “folli formule dell’alchimia politica” delle Brigate Rosse, recensito da Matteo Sacchi su Il Giornale 22. L’autore descrive la cellula ligure delle Br come qualcosa di eccezionale rispetto al resto delle altre, intrisa di marxismo-leninismo, terzomondismo, ma anche di territorialità, invitando tutti quindi a scoprire la storia dei quartieri genovesi, per poter comprendere appieno la diversità delle Br a Genova. Francesco Benigno, ripercorrendone la vicenda, ha recensito su Il Manifesto, il nuovo volume di Clotilde Bertoni sull’affaire Dreyfus 23. Si segnalano anche le recensioni dei libri di Claudio Rabaglini su Umberto Terracini (Roma, Donzelli, 270 pp.) 24, e della presentazione della nuova edizione della Storia dell’Italia contemporanea 1943-2023 (Bologna, il Mulino, 464 pp.) di Umberto Gentiloni 25.

Molto apprezzato dalla critica per l’impatto quasi distopico (il film è girato con la tecnica della termografia) è stato il film di Jonathan Glazer, La zona d’interesse, film che narra della vita del generale delle SS, Rudolf Hoss. Egli, insieme alla sua famiglia, condusse una vita tranquilla, vivendo in una villetta accanto al luogo teatro degli orrori più tremendi della Seconda guerra mondiale, un campo di sterminio. Tra i familiari, solo la suocera comprese quello che accadeva al di là del muro che divideva la casa dal campo, così decise di non fare più ritorno presso i parenti 26.

Vincitrice dell’Orso d’oro a Berlino, Mati Diop porta sul gran schermo uno spaccato del colonialismo e dei suoi effetti. La regista franco-senegalese, partendo da un fatto di cronaca, ovvero la restituzione da parte francesi di alcuni manufatti sottratti allo Stato del Benin, ha fatto una precisa scelta stilistica, quella dunque di evitare le amnesie degli effetti del colonialismo europeo in Africa 27.

Note

1 Michele Giorgio, Inchiesta sulla strage del pane. Israele tace, Il Manifesto, 02/03/2024

2 Salvatore Cannavò, 190mila morti ucraini e russi. 160mld buttati e zero progressi, Il Fatto Quotidiano, 23/02/2024; Barbara Spinelli, La falsa memoria dell’Occidente verso un futuro di morte, Il Fatto Quotidiano, 23/02/2024; lo speciale a cura di Maurizio Molinari, Gianluca De Feo, Paolo Brera, Fabio Tonacci, Paolo Garimberti, Due anni di guerra in Ucraina, Repubblica, 24/02/2024; Fabio Mini, Il pantano dell’ultimo azzardo e i trent’anni contro la Russia, Il Fatto Quotidiano, 24/02/2024; Fernando Vallespín, De Kant a Putin, y viceversa, El País, 25/02/2024.

3 Marco Imarisio, L’ecatombe di dissidenti, Corriere della Sera, 19/02/2024; Sonie Delesalle-Stolper, Mort de Navalny. En Russie, la répression franchit un deuil, Libération, 19/02/2024; Antonio Carrioti, E Lenin mostrò il vero volto del bolscevismo, Corriere della Sera, 20/02/2024; Antonio Politoc, Gli «avvocati» italiani dello zar, Corriere della Sera 22/02/2024

4 Giusi Fasano, I morti sul lavoro e quell’eterna promessa di più sicurezza, Corriere della Sera, 19/02/2024

5 Stefania Maurizi, Assange, web e fonti anonime: così il mondo conobbe Guantanamo, Il Fatto Quotidiano, 2/03/2024.

6 Ernesto Galli della Loggia, Domande scomode su Israele, Corriere della Sera, 19/02/2024

7 Fiamma Nirenstein, Gli smemorati che non capiscono cosa vuol dire essere uccisi in quanto ebrei, Il Foglio, 19/02/2024 (estratto del volume 7 ottobre 2023. Israele brucia, Cesena, Giubilei Regnani, 2024)

8 Lorenzo Kamel, Nata con Israele quella Striscia da ripulire, Il Manifesto, 24/02/2024; Tommaso Di Francesco, Il rogo del soldato Aaron Bushnell, Il Manifesto, 27/02/2024

9 Redazione Visioni, Una lettera chiede l’esclusione di Israele dalla Biennale di Venezia, Il Manifesto, 27/02/2024

10 David Neuhauss I., Cinque crepe capitali spaccano Israele, Il Fatto Quotidiano, 29/02/2024; Luis De Vega, La guerra reabre el debate sobre el rechazo ultraortodoxo a alistarse, El País, 3/03/2024.

11 Najat El Hachmi, El fin del Holocausto, El País, 1/03/2024; Lluís Bassets, Genocidio o crimen contra la humanidad, El País, 3/03/2024; Mar Padilla, Viaje a los orìgenes del concepto de genocidio, El País, 3/03/2024.

12 Micol Meghnagi, La mia famiglia, vittima della Shoah, fuggita per le accuse di antisemitismo, Il Manifesto, 29/02/2024 13 Nel periodo di competenza della rassegna, segnaliamo unicamente Claudio Fracassi, Le urla di Matteotti e i colpi di clacson, Il Fatto Quotidiano, 23/02/2024; Id., Matteotti è morto e va fatto sparire, Il Fatto Quotidiano, 1/03/2024.

14 Paolo Mieli, Matteotti europeista, Corriere della Sera, 26/02/2024; Redazione, Oggi dibattito a Milano sul libro di Breda e Caretti dedicato a Matteotti, Corriere della Sera, 20/02/2024; Guido Calderon, Un ordine che venne da Mussolini anche per celare la corruzione, Il Manifesto, 01/03/2024

15 Aldo Cazzullo, Introna, l’eroe dimenticato che osò sfidare i nazisti per salvare l’oro degli italiani, Corriere della Sera, 19/02/2024

16 Antonio Carioti, San Lorenzo: l’eccidio fascista dimenticato, Corriere della Sera, 19/02/2024

17 Daniel Verdù, Salò convierte en museo los ùltimos dìas del fascismo, El País, 3/03/2024.

18 Redazione, Domani la presentazione del libro sulle lettere tra Andreotti e La Pira, Corriere della Sera, 25/02/2024

19 Aldo Cazzullo, La bugia del Duce salvatore dell’Italia, Corriere della Sera, 29/02/2024, Corriere della Sera, 29/02/2024

20 Giancristiano Desiderio, Croce e Gentile: due incompatibili idee di libertà, Corriere della Sera, 27/02/2024

21 Gian Antonio Stella, Il colpo di spugna del 1946, Corriere della Sera, 01/03/2024

22 Matteo Sacchi, Il «Dolore e furore» della Genova dilaniata dagli anni di piombo, Il Giornale, 03/03/2024 23 Francesco Benigno, Clotilde Bertoni, garbuglio e cuore nero di un processo farsa, Il Mnaifesto, 25/02/2024 24 Gad Lerner, Terracini, compagno e rompiscatole, Il Fatto Quotidiano, 22/02/2024.

25 Umberto Gentiloni, La lezione della storia, Repubblica, 22/02/2024.

26 Antonello Catacchio, «La zona d’interesse», il crimine assoluto dell’indifferenza, Il Manifesto, 22/02/2024; Sara Frisco, La villetta di fianco al lager. Il Grande Fratello di Glazer, Il Foglio, 27/02/2024

27 Cristina Piccino, Dahomey, gli itinerari del colonialismo e l’anima degli oggetti, Il Manifesto, 20/02/2024; Luc Chessel, «Dahomey» de Mati Diop remporte l’ours d’or à la Berlinale: la guerre des mondes, Libération 2502/2024; Lucrezia Ercolani, Mati Diop: «Rifiuto di dimenticare e di accettare l’amnesia come metodo», Il Manifesto, 25/02/2024