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5. Rassegna stampa dal 6 al 19 marzo 2022

A cura di Simone Polidori ed Enrico Serventi Longhi

Stampa Estera: The Times (UK); El Pais (ES)

Il periodo preso in esame è stato caratterizzato dalla preminenza di articoli, approfondimenti e osservazioni intorno all’invasione dell’esercito russo dell’Ucraina. A prevalere sono state le letture che hanno posto in evidenza il ritorno del ‘900[1], tradottosi nelle narrazioni giornalistiche in continui parallelismi[2] ritenuti utili al più ampio tentativo di spiegare le cause della guerra[3]. Parimenti importanti sono state le valutazioni in merito al ruolo che l’Unione Europea dovrebbe svolgere in tale situazione, in particolar modo in riguardo alla difesa di alcuni valori cardine delle democrazie occidentali.[4] 

La storia dell’Ucraina – ma anche delle regioni russofone[5] – diviene oggetto di vari contributi[6], che approfondiscono in alcuni casi anche le analogie storiche con crisi umanitarie e violenze sui civili accadute nel passato, soprattutto per mano sovietica e staliniana[7]. Diverse analisi si concentrano conseguentemente anche sui risvolti giuridici della guerra, con attenzione ai precedenti storici di crimini o delitti contro l’umanità[8]. La guerra sul campo è stata invece descritta soprattutto dal punto di vista dell’impatto nella società ucraina, con la distruzione morale e materiale del tessuto umano in modo drammaticamente simile ad episodi passati[9]. 

Dal punto di vista militare, alcuni autori hanno sondato le analogie tra l’esercito russo e l’armata rossa da un lato[10] e tra la difesa ucraina ed episodi resistenziali e risorgimentali dall’altro[11]. Un esempio è quello della lunga e certo non priva di semplificazioni rubrica “Patrioti per un’altra patria”, curata da Aldo Cazzullo e tesa a sottolineare il peso delle milizie volontarie straniere – a partire da quelle garibaldine – in vari contesti nazionali di oppressione e liberazione[12]. 

Il mancato sostegno all’epos resistenziale ucraina è stato invece alla base di aspre critiche rivolte alla cosiddetta sinistra “né-né”[13] e più in generale al movimento pacifista italiano, definito soprattutto dagli editorialisti del “Corriere della Sera” con vari epiteti – quali cinico, ipocrita, nostalgico, arrendevole[14] – propenso persino ad abusare del termine “antifascista”[15]. 

La crisi energeticainflattiva diventa occasione di una riflessione sulle opportunità perdute diverse decadi or sono nel rendere l’Italia (e l’Europa) autosufficiente[16]. Si tratta di una tematica che sul versante dell’aumento dei prezzi viene ripresa anche dal “Times”, che ricorda con un ampio articolo l’equivalente situazione degli anni Settanta e lamenta l’assenza di una prospettiva liberista capace di affrontare con piglio e autorevolezza le turbolenze dell’economia, come ai tempi ebbe modo di illustrare la parabola di Margaret Thatcher[17].

Il quadro diplomatico si allarga al ruolo della Cina[18], con asimmetrici parallelismi apparsi sul “Times” intesi a rappresentare il Dragone o come una possibilità, come ai tempi della diplomazia del ping-pong, o come un irriducibile nemico dell’occidente, in riferimento addirittura al patto Ribbentrop-Molotov[19]. Il quadro generale oscilla tra una visione sconsolante, che sottolinea l’impossibilità che la Cina possa rappresentare un valido alleato in termini culturali e ideologici – dal momento che al suo imponente progresso capitalistico non ha corrisposto un’evoluzione in termini liberaldemocratici – e più ottimistiche riflessioni – come quella di Agostino Giovagnoli – sul possibile isolamento di Putin e della sua opera di sacralizzazione della patria di fronte a una rinnovata prospettiva globale[20].

Sotto il profilo culturale, la guerra viene descritta in vari interventi come un conflitto di simboli ed icone, nonché anche uno scontro esplicito tra memorie contese e divise[22]. Anche dal punto di vista dei rapporti tra enti accademici e di ricerca, tra istituti di cultura e di spettacolo, non mancano prospettive storiche tese ad illustrare la perdita di un patrimonio prezioso di collaborazione e condivisione. La questione dell’esclusione della cultura russa passa invece in secondo piano, dopo le note polemiche attorno alle lezioni su Dostoevskij[24] e altre forme più o meno velate di boicottaggio, ma riaffiora in alcuni contributi tesi a sottolineare ancora l’assurdità di qualunque forma di censura e persino la natura antimilitarista di alcuni “padri” della letteratura russa, come Tolstoj[25].

Le varie ottiche – politico, sociale, militare, diplomatico, economico, culturale – compongono un ampio e polifonico mosaico che ben illustra le ragioni dell’Ucraina e del blocco ‘occidentale’ che la sostiene, anche se non mancano pochi, ma significativi casi, che si propongono illustrare la prospettiva russa. Si distinguono sotto questo profilo due interviste di Marco Imarisio del “Corriere della Sera” allo storico Roj Medvedev e al nipote di Antonio Gramsci, nato e cresciuto in Russia[26]. Le letture delle scelte di Putin e dell’aggressione russa ucraina slittano continuamente tra analogie con lo stalinismo e l’era sovietica in generale da un lato, con il nazismo e con lo zarismo dall’altro. In alcuni casi, viene rivendicata l’urgenza di atti di diserzione e di presa di distanza da parte dei militari russi rispetto alla politica imperialista del loro esercito[27]. È un approccio coerente con l’appoggio e la valorizzazione di ogni atto di dissidenza anche individuale capace di rompere la monolitica immagine proposta dal regime putiniano della società russa, non lesinando riferimenti anche a esperienze passate di opposizione al potere sovietico[28].

Il fantasma del comunismo, inteso non come processo di trasformazione della realtà presente ma come specifica realtà geopolitica e militare del Novecento, si fa concreto in virtù della continuità anche generazionale fra esponenti del passato regime socialista e dell’attuale sistema repubblicano e autoritario. D’altro canto il nuovo autoritarismo imperialista putiniano viene declinato come un attacco ancora più diretto e violento ai valori liberali e democratici, traducendosi in una sorta di revanscismo autocratico inteso ad alimentare miti e paure antioccidentali[29].

Nella narrazione della guerra in corso si rilevano conseguentemente altre linee interpretative più sensibili alla crisi di autorevolezza dell'”Occidente”– si segnalano in particolare gli interventi di Giulio Tremonti[30] – che tengono conto dei processi storici alla base dell’indebolimento della cultura liberale dopo il crollo del regime sovietico. Si afferma la consapevolezza di come la tragedia possa essere l’occasione per ristabilire alcuni dei principi cardine della democrazia liberale e definire nuove relazioni tra sfera politica e sfera militare dentro l’Europa, nonché fra l’Europa e altre potenze in un sistema multipolare che metta in conto il fallimento degli organi sovranazionali[31]. 

Sulla stampa inglese, in particolare, il tema del risveglio occidentale da una sorta di torpore che avrebbe favorito l’ascesa di Putin e le sue mire espansionistiche è ripreso in vari commenti editoriali di indubbio interesse[32]. Tale ripresa dell’iniziativa occidentale è intesa innanzitutto come presa d’atto della fine della logica della deterrenza nucleare e della necessità di prepararsi, anche e soprattutto in ottica militare, a nuovi conflitti ben più imponderabili del passato[33]. La necessità di affinare le armi sul breve, medio e lungo periodo chiama in causa direttamente il ruolo della cultura, della propaganda e più specificatamente di quella psychological warfare che vide prevalere nel passato le forze angloamericane in altri conflitti globali[34]. In alcuni casi limite, la mobilitazione politica, militare e culturale dell’occidente liberale e democratico assume in altri interventi una torsione verso l’interno, attraverso l’individuazione di un nemico interno – di stampo neutralista – da isolare, indebolire ed escludere dal processo decisionale[35]. 

Altri interventi si situano nel medesimo tentativo, anche se dalla prospettiva differente, più determinata a cogliere il peso delle ‘colpe’ occidentali, con esiti anche opinabili dal punto di vista storiografico, come nel caso di un contributo del direttore del “Fatto Quotidiano.it” Peter Gomez, uno dei pochi a trovare analogie con la Prima guerra mondiale, da lui definita “ineluttabile” e “scoppiata senza che nessuno realmente la volesse”[36].

Ricorrenze 

Il conflitto in Ucraina si esteso anche alle cronache in riguardo alla Festa della donna dell’8 marzo, con analisi in merito al ruolo di opposizione a Vladimir Putin che le femministe russe hanno svolto e stanno tutt’oggi svolgendo[37], mentre nell’Europa occidentale si segnala per la prima volta una divisione interna a uno dei movimenti femministi più avanzati quale quello spagnolo, con sensibilità differenti in merito al tema dell’abolizione della prostituzione e, soprattutto, al definitivo riconoscimento dell’”agenda queer” e della libera opportunità di decidere il proprio genere[38].

Il periodo considerato ha coperto gli anniversari delle uccisioni di Aldo Moro e Marco Biagi, eventi che hanno consentito di riproporre analisi sulle stagioni del terrorismo rosso e sugli anni di piombo, contesto quest’ultimo nel quale maturò anche la morte di Giangiacomo Feltrinelli, mentre si segnala una scia attorno al ricordo di una delle figure più importanti del panorama culturale italiano quale Pier Paolo Pasolini, di cui è ricorso il centenario della nascita il 5 marzo. 

Si segnalano infine un ritorno del dibattito concernente la stagione di Mani Pulite e le scomparse di Antonio Martino, ricordato attraverso un articolo di Francesco Perfetti[42] e di Mario Terán Salazar, il soldato bolivariano che giustiziò Ernesto Guevara[43].

Interesse storiografico

Per quel che concerne le novità storiografiche si segnalano, a mo’ di lista, l’anniversario delle Cinque Giornate di Milano[44] e articolo di Alberto Maria Banti su matrice nazionalista dell’Unità d’Italia[45], un articolo sull’archivio fotografico[46], un libro sulla compagnia delle Indie[47], Treno della Memoria ad Auschwitz e memoria del lager[48], celebrazioni di Mazzini[49], articolo su Tomaso Monicelli[50], proposta per un museo dell’Italia al Quirinale[51], un ricordo del Circolo del Ministero degli Affari Esteri[52], libro sul boia di Praga Reinhardt Heyndrich[53], una Storia della Monarchia Inglese[54] e, per concludere, un ricordo sugli insegnamenti di Rosario Romeo.[55] 

 

1 Ezio Mauro, Se la Storia va in frantumi, la Repubblica, 14/03/2022

2 Antonello Guerrera, Putin studia da Stalin ma vuole superarlo, la Repubblica,14/03/2022; Maurizio Crippa, La vita artificiale dell’URSS di ieri che ancora respira nei putinisti di oggi, Il Foglio, 8/03/2022; Rossella Tercatin, Sharansky: Così si torna all’Unione Sovietica, la Repubblica, 7/3/2022

3 Andrea Marinelli, Perché c’è la guerra in Ucraina?, Corriere della Sera, 15/03/2022.

4 Máriam Martínez-Bascuñán, La democracia que defendemos, El Pais, 6/3/2022; Timothy Garton Ash, Ecco perché l’UE deve accogliere Kiev, la Repubblica, 11/3/2022

5 Alessandro Michelucci, Dove i russi sono minoranza: la mappa dell’eredità dell’Urss, Avvenire, 13/03/2022.

6 Gianni Santamaria, Letteratura. 1932-1933: la voce strozzata della fame ucraina (poi titolo cambiato in Samchuk, la Grande Fame ucraina raccontata in presa diretta), Avvenire, 6/03/2022; Alessia Rastelli, Safran Foer: Una famiglia ucraina salvò mio nonno ebreo. A loro devo la vita, Corriere della Sera, 13/03/2022.

7 Bruno Waterfield, Ukraine invasion sparks biggest refufee crisis since Second World War, The Sunday Times, 6/03/2022; The Times Leading Articles, The Times view on the UK response to refugees from Ukraine: Give Them Shelter, The Times, 7/03/2022; Roberto I. Zanini, Le monache che dissero no ai soldati sovietici, triste simbolo di guerra, Avvenire, 9/03/2022; Larisa Brown, Russia seeking to impose ‘Stalinite police states’ in Ukraine, The Times, 15/03/2022.

8 Sabino Cassese, Russia fuorilegge per il diritto internazionale: ecco le violazioni, 7/03/2022; Michele Farina, Putin può essere processato per crimini di guerra in Ucraina?, Corriere della Sera, 11/03/2022; Tonia Mastrobuoni, Berlino prepara contro i russi una nuova Norimberga, la Repubblica, 9/3/2022; J.G. Vásquez, ¿ Un tribunal para Putin?, El Pais, 17/3/2022

9 Antonio Carioti, In Ucraina esodi, fango, rovine come nella Seconda guerra mondiale: il confronto, Corriere della Sera; 11/03/2022; Richard Spencer, Survivors of Hitler and Stalin move for no dictator, The Times, 18/03/2022.

10 Fabrizio Dragosei, Colonna d’invasione ferma fuori Kiev: ma l’esercito russo è debole?, Corriere della Sera, 6/03/2022;

11 Alfonso Piscitelli, Oggi come ieri Disco Risorgimento a chi lotta per la libertà, Cultura e Identità, 6/03/2022; Corrado Zunino, La grande armata sorpresa dalla resistenza ucraina, la Repubblica. In merito a questo tema si è aperto anche un dibattito in merito alle similitudini o alle differenze con la Resistenza italiana. Si vedano Concetto Vecchio, Smuraglia Gli ucraini? Partigiani come eravamo noi. Mandiamogli le armi, la Repubblica, 19/3/2022 e Alessandro Portelli, Perché è sbagliato il paragone con la Resistenza, il manifesto, 11/3/2022

12 Si vedano le puntate di Patrioti per un’altra patria apparse sul Corriere della Sera a partire dal 15/03/2022.

13 Massimo Recalcati, L’errore storico della sinistra né-né, la Repubblica, 19/3/2022; Concetto Vecchio, Da Rovelli a Canfora i teorici del né né:L’Europa si pentirà, la Repubblica, 13/3/2022

14 Paolo Mieli, Il cinismo di quei pacifisti che dicono no a Zelensky, Corriere della Sera, 7/03/2022; Paolo Lepri, Javier Marías: Pacifismo ipocrita: comunque la Russia finirà a pezzi, Corriere della Sera; 11/03/2022; Antonio Polito, Nostalgici dell’Urss e partito della resa umanitaria: in Italia la nuova alleanza dei putiniani, Corriere della Sera, 12/03/2022.

15 Ernesto Galli della Loggia, Antifascismo, l’uso e l’abuso per screditarlo, Corriere della Sera, 10/03/2022.

16 Gian Antonio Stella, L’occasione perduta dell’austerity di 50 anni fa (quando già era tutto chiaro), Corriere della Sera, 13/03/2022.

17 Robert Colville, It’s back to the Seventies, and this time we haven’t a Thatcher to handbag inflation, The Times, 12/03/2022; Si vedano anche Antonio Maqueda, Los setenta dan lecciones contra la inflación, El Pais, 14/3/2022 e, per l’Italia, Filippo Ceccarelli, Austerity amarcord. L’Italia al buio e in bicicletta di 50 anni fa, la Repubblica, 11/3/2022

18 Antonella Guerrera, La Cina avrà l’ultima parola, intervista allo storico scozzese Iall Ferguson, la Repubblica, 6/3/2022

19 Rispettivamente William Hague, Xi is the only leader who can stop the war in Ukraine, The Times, 7/03/2022 e Dominic Lawson, Putin is haunted by the loss of ‘real’ Russian, The Times, 13/03/2022.

20 Massimo Gaggi, Usa-Cina, la prova più difficile, Corriere della Sera, 14/03/2022. Più ottimista è Agostino Giovagnoli, Biden e Xi si parlano, Putin straparla. La solitudine dell’aggressore, Avvenire, 19/03/2022.

21 Andrea Marinelli, Marta Serafini, Guerra in Ucraina, la foto del Cristo di Leopoli portato in un bunker, Corriere della Sera 6/03/2022; Federico Garau, Come nella seconda guerra mondiale. Che fine fa il Crocifisso, Il Giornale, 6/03/2022.

22 Francesca Galici, La mappa sbagliata: scoppia il caso sul libro a scuola, Il Giornale, 6/03/2022; Lorenzo Vita, Guerra e storia. Quando tutto diventa un simbolo, Il Giornale, 7/03/2022.

23 Massimo Sideri, Il Cern caccerà gli scienziati russi?, Corriere della Sera, 7/03/2022; Andrea Capocci, La guerra a colpi di Big Science, il manifesto, 13/3/2022

24 Nel periodo considerato, il principale protagonista di tale vicenda è apparso sui quotidiani con i seguenti articoli su Il Foglio: Paolo Nori, Una Russia da amare, 7/3/2022, Urgono lezioni di russo, 8/3/2022, Un giallo storico chiamato Russia, 14/3/2022 

25 Francesco Giubilei, Censurare gli autori russi rende l’Occidente come l’Urss, Il Giornale, 15/03/2022; Gian Antonio Stella, L’indiano e l’inglese, la lezione di Tolstoj, Corriere della Sera, 15/03/2022.

26 Marco Imarisio, Lo storico Medvedev: Putin vuole i confini di Pietro il Grande, Corriere della Sera, 6/03/2022; Marco Imarisio, Il nipote di Gramsci che sostiene Putin: Voi non capite, il Paese è con lui, Corriere della Sera, 7/03/2022. Di Imarisio segnaliamo anche Marco Imarisio, Da Mosca a San Pietroburgo, come cambierà la vita in Russia (con code da Unione Sovietica), Corriere della Sera, 8/03/2022. Sulle posizioni del nipote di Gramsci si veda anche Edoardo Sirignano, Il nipote di Gramsci con Putin: Voi non capite…, Il Giornale, 8/03/2022. Per altri punti di vista, si segnala l’intervista all’ideologo Aleksandr Dugin in Luigi Mascheroni, L’ideologo di Putin: La Nato e gli Usa non entrino in campo o useremo l’atomica, 14/03/2022.

27 Goffredo Buccini, I soldati e il senso dell’onore. Disobbedire diventa un dovere, Corriere della Sera, 15/03/2022.

28 Blanca Schofield, Iconic protests: rebellions that went around the world e David Aaronovitch, The lonely courage of standing up to tiranny, The Times, 16/03/2022; Maria Stepanova, La notte buia dell’immaginazione, Corriere della Sera, 17/03/2022.

29 Dominic Lawson, If there’s any fascist here, it’s the Russian dictator, The Times, 6/03/2022; Walter Veltroni, Vittime e valori di una guerra, Corriere della Sera, 13/03/2022; Giulio Meotti, Putin vuole fermare l’occidentalizzazione Parla Gastineau, Il Foglio, 15/3/2022

30 Giulio Tremonti, Paura sì, ma soprattutto speranza, Corriere della Sera, 7/03/2022 e Un mondo esteso di valori per il futuro dell’Occidente, Corriere della Sera, 13/03/2022; si veda poi Federico Giuliani, La profezia di Tremonti: Sono le nostre sette piaghe, in futuro…, Il Giornale, 14/03/2022.

31 Marco Gervasoni, Perché serve l’esercito europeo, Il Giornale, 14/03/2022; Maurizio Ferrera, Quello che lega gli europei, libertà contro aggressione, Corriere della Sera, 6/03/2022; Giorgio Ferrari, Il consiglio dell’Onu paralizzato dalla storia, Avvenire, 14/03/2022.

32 Matthew Syed, The war has woken the West to its own decay. Let’s pray it’s not too late, The Sunday Times, 6/03/2022. In questa linea, per l’Italia, si segnala Roberto Vivaldelli, Così le democrazie in guerra con se stesse hanno sottovalutato lo Zar, Il Giornale, 9/03/2022.

33 Daniel Finkelstein, We need to start talking about nuclear war, The Times, 8/03/2022; Ian Bremmer, Abbiamo imboccato la strada per una nuova guerra fredda, Corriere della Sera, 11/03/2022.

34 Edward Lucas, It’s time we used cyber dark arts to foil Putin, The Times, 14/03/2022; James Marriott, Culture war dwarfed by real clash of values, The Times, 16/03/2022.

35 Angelo Panebianco, L’Ucraina e le nostre debolezze, Corriere della Sera, 12/03/2022.

36 Peter Gomez, Rispetto alla Russia, l’unica vera certezza sono i (troppi) dubbi, Il Fatto Quotidiano, 9/03/2022. Sempre sulla medesima prospettiva storica ‘colpevolista’ Angelo Cannatà, Ucraina, Putin va condannato ma mi sembra pazzesco attribuirgli tutte le colpe e Massimo Rocca, Con la Russia siamo senza parametri. Prima dell’89 avremmo saputo come comportarci, Il Fatto Quotidiano, 9/03/2022. 

37 Kamila Renzi, La resistenza delle femministe, il manifesto, 12/3/2022

38 Isabel Valdés, El feminismo caminará separado el 8-M por primera vez en la historia, El Pais, 7/3/2022

39 Simona Lorenzetti, Anni di piombo: Mio padre carabiniere fu ucciso dalle Br, ma non so ancora chi gli sparò e Aldo Cazzullo, Aldo Moro, la libertà scomoda, Corriere della Sera, 16/03/2022; Gianluca Zanella, Non era in via Fani. Quella teoria su Aldo Moro, Il Giornale, 16/03/2022. Su Biagi, Giovanni Bianconi, I brigatisti del delitto Biagi al 41 bis. Il silenzio dei killer sconfitti dalla storia, Corriere della Sera, 17/03/2022; Gian Paolo Valcavi, Marco Biagi aveva anticipato i tempi, ingiusto considerarlo ‘il padre della precarietà’, Il Fatto Quotidiano, 19/03/2022.

40 Aldo Cazzullo, Vi racconto chi è stato mio padre Giangiacomo Feltrinelli, Corriere della Sera, 8/03/2022; Stefania Limiti, Giangiacomo Feltrinelli morì 50 anni fa: su quel mistero un documento getta una luce sinistra, Il Fatto Quotidiano, 14/03/2022; Stelio Solinas, Chi ha ammazzato Feltrinelli? La sua ossessione rivoluzionaria, Il Giornale, 15/03/2022.

41 Aldo Cazzullo, Dacia Maraini: Parlo in sogno con Pasolini. Era innamorato della Callas, ma la respinse: in ogni donna vedeva la madre, Corriere della Sera, 6/03/2022

42 Francesco Perfetti, Quel figlio d’arte inflessibile sull’atlantismo e contro il fisco, Il Giornale, 6/03/2022.

43 Laura Zangarini, Mario Terán Salazar, morto il soldato boliviano che giustiziò Che Guevara, Corriere della Sera, 11/03/2022.

44 Giovanna Maria Fagnani, Le Cinque Giornate di Milano: cosa successe tra il 18 e il 22/03/1848, piccolo compendio di storia, Corriere della Sera, 18/03/2022.

45 Alberto Mario Banti, L’Unità d’Italia si è costruita sull’ideologia nazionalista: celebriamola consapevolmente, Il Fatto Quotidiano, 17/03/2022.

46 Marco Ferri, Il macchiaiolo, la brigantessa e gli altri 5 milioni di immagini su com’era l’Italia: l’archivio fotografico più antico del mondo compie 170 anni, Il Fatto Quotidiano, 6/03/2022.

47 Eleonora Barbieri, Compagnia delle Indie. Navi, cannoni… ed esattori per rubare un continente e Matteo Sacchi, Fare la brutta fine del regno Moghul non è poi difficile, Il Giornale, 6/03/2022.

48 Riccardo Michelucci, Luigi, il bambino di 90 anni che ha provato a dimenticare il lager, Avvenire, 9/03/2022; Paolo Giordano, Il Treno della Memoria ad Auschwitz: le immagini, Corriere della Sera, 11/03/2022

49 Alberto Mario Banti, Mazzini era repubblicano e perciò passò la vita in esilio: una coerenza che merita celebrazioni, Il Fatto Quotidiano, 10/03/2022.

50 Francesco Perfetti, Tomaso Monicelli, il socialista che unì rivoluzione e nazione, Il Giornale, 12/03/2022.

51 Andrea Carandini, Apriamo il Museo dell’Italia nel Palazzo del Quirinale, Corriere della Sera, 13/03/2022.

52 Carlo Franza, Il Circolo del Ministero degli Esteri di Roma. Storia e attività dell’oggi, Il Giornale, 15/03/2022.

53 Seba Pezzani, Binet a caccia della bestia bionda, Il Giornale, 17/03/2022.

54 Luigi Ippolito, La Regina Elisabetta lascia per sempre Buckingham Palace. Da adesso vivrà a Windsor (e farà smartworking da lì), Corriere della Sera, 6/03/2022; Francesca Rossi, Addio Buckingham Palace. Svolta storica: dove andrà a vivere la Regina, Il Giornale, 6/03/2022.

55 Matteo Marchesini, Rosario Romeo insegna: la storia è davvero sempre contemporanea, Il Foglio, 9/3/2022