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Appello dei docenti della scuola secondaria

                        supervisori del tirocinio nella SSIS del Lazio

Al Presidente della Corte Costituzionale – Ai Presidenti della Camera e del Senato – Agli Organi di Stampa – Al Ministro della Pubblica Istruzione – Al Presidente del Consiglio
Riguardo alla mozione del 17/11/2000 con oggetto “Istituzione Commissione di esperti sui testi scolastici” votata al consiglio Regionale del Lazio

PREMESSO

che la nostra è una Repubblica democratica fondata sull’antifascismo e nata dalla Resistenza, i principi e i valori scaturiti dalla nostra storia collettiva e individuale, sono sanciti dalla Costituzione e sono – non certo di parte – ma parte essenziale del patrimonio comune fondante la nostra democrazia, perché frutto di un’esperienza drammaticamente comune, e del vissuto nazionale e documentati dalla storia attraverso un dibattito sempre aperto il rispetto dei principi della Costituzione è presupposto indiscutibile e irrinunciabile di qualsiasi atto istituzionale e politico, perché su essi si fonda il patto sociale tra i cittadini di questa Repubblica il rispetto della Costituzione è dovere di ogni cittadino di questa Repubblica tanto più se ricopre cariche pubbliche e istituzionali la libertà di opinione e di espressione è uno dei valori e principi costituzionali fondamentali la libertà di insegnamento sancita dalla costituzione è diritto insindacabile proprio in virtù di tale diritto la scuola pubblica garantisce il pluralismo di opinioni e culture che in essa trovano un luogo prezioso di incontro e confronto

ESPRIMIAMO

profonda indignazione e forte sdegno per la mozione votata dal Consiglio regionale del Lazio perché lede i diritti fondanti una effettiva democrazia. La mozione, inoltre, rivela una non conoscenza della normativa vigente in merito alla adozione di libri di testo, mai “valutati unilateralmente” – come in essa si dice – ma scelti in sede collegiale con la presenza e partecipazione di studenti e genitori: le istituzioni che la scuola si è data sono garanzia di pluralità e diversità. Che i libri di testo, poi, siano valutati “dai singoli docenti”, come la mozione afferma, è proprio ciò che deve avvenire: sono la professionalità e la competenza dei docenti soltanto a guidare scelte – non eliminazioni. E’ tanto più grave che la giunta “si impegni a studiare forme di incentivazione” per finanziare pubblicazioni di “nuovi libri” da distribuire “gratuitamente” e destinati quindi ad essere “obbligatori”. Dalle premesse esplicitate nella mozione, si deduce che i nuovi testi dovranno corrispondere il più possibile a una lettura della storia riveduta e corretta secondo i canoni e gli usi di quella parte politica. Per di più il denaro di cui ci si avvarrebbe per i propri fini è pubblico, proveniente dalle tasse versate da noi cittadini. Questa sì sarebbe costruire una “verità di Stato” demagogica e incompatibile con la verità della storia, e con i valori della democrazia.
I docenti della scuola secondaria, supervisori del tirocinio nella SSIS del Lazio:
Marina Romano; Anna Lepre; Claudio Senni; Gabriella Polano; Anna Pannega; Rina Godoli; Micaela Ricciardi; Ester Cerbo; Maria Urso; Emilia Degennaro; Antonio Cadeddu; Paolo Cardoni; Anna Brancaccio; Emma Fortunato; Giovanni Olivieri; Mario Bellipanni; Maddalena De Carlo; Daniela Proia; Giovanna Mayer; Donata M.Panzini; Cristina Ipsevich; Frances McDonald.